Ciao! Premetto che il titolo e l'introduzione della tua storia mi hanno molto incuriosita, per questo ho deciso di leggerla. Ne sono rimasta molto colpita, in senso buono ovviamente.
Seppur sia molto breve, una flash-fic appunto, è carica di tensione e molto incalzante e coinvolgente.
Non sono sicura di averne bene afferrato il significato, per questo mi astengo dal fare commenti inopportuni, ma mi è parso di cogliere una sorta di follia nel protagonista, sbaglio?
L'inizio della storia sembra molto tranquillo, una giornata come tante di uno studente universitario. È alla stazione della metro che accade qualcosa di strano, un anomalo silenzio, un silenzio assordante.
Ho apprezzato molto le frasi in corsivo e in maiuscolo; se il tuo intento era colpire il lettore, ci sei riuscito.
Non ho notato errori grammaticali di alcun genere, se non qualche "é" che, in realtà, vuole l'accento grave. Una vera banalità, in parole povere.
Riassumendo, la storia mi è piaciuta molto, così come il modo in cui è scritta. Mi ha lasciato un gran senso di inquietudine, specialmente quel "silenzio assordante". Sarà che il silenzio in luoghi altrimenti molto caotici è qualcosa che di per sé mi inquieta, sarà l'ultima frase che mi ha lasciata di stucco, sarà che semplicemente la tua storia ha svolto bene il suo compito.
Fatto sta che questa storia mi è piaciuta davvero tanto, ha colpito nel segno.
Non posso che lasciarti una recensione positiva e farti i miei complimenti.
Un bacio,
Clarice |
