Recensioni per
La solitudine.
di Ale Conte

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
21/11/14, ore 03:29

Il testo, in sé, è ben scritto e strutturato bene. Sono certamente d'accordo con la parte che dice che nessuno ci potrà mai essere sempre essere per te. Perché nessuno è indovino e non gliene si puo' fare una colpa. Pero' c'è chi fa sul serio del proprio meglio per voler bene nel modo migliore ed essere un buon amico, e trovo che questo sia già moltissimo. Ad una certa uno deve aprirsi e trovare il coraggio di chiedere aiuto quando se ne ha bisogno. Facile a dirsi... Difficilissimo a farsi. Per questo penso che la solitudine vada bene fino ad un certo punto... Puo' essere il cammino più difficile, come puo' essere quello più facile. Dipende dalle situazioni.
Meglio soli che mal accompagnati... Ma meglio lottare per una buona compagnia che nascondersi direttamente dentro una bolla inespugnabile. Poi, se uno non vuole esserci per nessuno, certo, dimostra una certa onestà scegliendo di non lasciare che qualcuno possa esserci in certi momenti... Pero', non so, trovo che il mondo sia un miscuglio di un po' di tutto, e che sia solo una strana fissa umana quella di dividere le cose in opposti, sinonimi, etc... I momenti (ed anche i periodi, certe volte) di solitudine sono importanti, perché ti aiutano ad accettarti e a riscoprire il mondo. Pero', escludendosi da ogni contatto con gl'atri ci impediamo, allo stesso tempo, di crescere e d'imparare a cambiare punto di vista.
...
Ok. Tornando allo scritto. Il tono maliconico e duro al tempo stesso si percepiva a meraviglia. Giusto una cosa: "No avevo mai pensato a me come il primo", ti è sfuggita la "n", un errore di svista insomma! Il punto di vista è stato espresso in modo chiaro e conciso. Detto questo, mi sa tanto che me andro' a dormire. Ciriciao!

Recensore Junior
20/11/14, ore 17:51

Ciao, ho appena letto la tua storia e devo dirti che sinceramente mi è piaciuta molto più delle altre:) non so se possa centrare il discorso che abbiamo fatto ieri o la mia storia che hai letto, comunque mi piace il finale in cui (in tutta la malinconia generale dei tuoi racconti introspettivi) mi pareva di vedere qualcosa di 'positivo'...non era il classico 'siamo soli su questa terra', anche perché hai parlato di 'solitudine' in termini di 'amica', semplicemente così senza altri aggettivi che ne suggerissero un altro significato! 'Meglio soli che mal accompagnati' sì, hai proprio ragione...però è anche vero che bisogna conoscere gli altri senza farsi troppi pregiudizi;) quelli in fondo, sia buoni che cattivi, ci fregano sempre:) penso che però tu stia uscendo dai tuoi 'momenti no' adolescenziali, se sei arrivata a scrivere una cosa di queste, oppure ci stai arrivando:)... La cosa che sinceramente non capisco è la tua scelta di descrivere il tutto da un punto di vista maschile..cosa pensi di un ragazzo? Nel senso, cosa vedi quando immagini un ragazzo? Praticità ? Incapacità di esprimersi? Malinconia? O stupidità anche?XD non è un'accusa:) magari vuoi solo cercare di capire questa 'figura' che molte non sanno neppure da che parte cominciare a studiare:)scherzo;) ah ah
Ci sentiamo presto allora:)
Ciao ciao:)
Carlo