Recensioni per
Something in the way
di Nikush

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/11/14, ore 10:10

Tristezza? Dolore. Nicoletta hai scritto un pezzo bellissimo sapendo cogliere ogni momento più intimo dell'anima di Kate. Ma quello che descrivi è il dolore di ogni persona che perde la persona amata, un dolore accompagnato dai rimpianti e dai ricordi. Ricordi delle cose belle e soprattutto accompagnato dai gesti. Una gestualità e una serie di abitudini cambiate, abitudini nuove che servono a interrompere quel flusso di ricordi così dolorosi. E quello che non serve alla persone che provano questo dolore è il compianto e il parlottio delle persone che le stanno accanto. Ma nel vuoto terribile della casa, Kate cerca di capire dove sia finito Rick, cosa gli sia successo, se sta meglio, se è cambiato ma soprattutto se la pensa ancora.
Una serie continua di flussi di pensiero che davvero mi hanno lasciato senza fiato per la loro intensità.
Spero di leggerti presto ancora.
Monica

Recensore Junior
21/11/14, ore 00:40

Cara Nicoletta, questa ff è una pugnalata dritta al cuore... ma è bellissima!!
Dopo quattro mesi Rick non è stato ancora ritrovato e Beckett deve convivere con la solitudine, la tristezza e i giudizi di persone a lei vicine e non.
E' cambiata nell'aspetto e nelle abitudini, tutti lo possono vedere e se ne rende conto anche lei, ma l'unica soluzione per andare avanti è l'apatia.
Quella che ci racconti non è la sofferenza del "il mio fidanzato mi ha piantato in asso all'altare" ma quella del "in pochi secondi tutto il mio mondo mi è caduto addosso e non so come farò a sopravvivere da ora in poi"... dire che è triste è riduttivo.
Ti faccio ancora i miei complimenti :)
Alla prossima!

Recensore Master
21/11/14, ore 00:06

Devono essere stati giorni non solo di angoscia, ma di quella solitudine che ti fa cambiare senza che uno se ne rende conto. Due mesi o più, come dici tu, mesi che non abbiamo visto, tranne che per le indagini che Kate non ha mai abbandonato, ma che tu hai descritto con maestria e soprattutto con la voce di Kate… sembra quasi che gli stia scrivendo una lettera, un diario giornaliero in cui appunta il dolore che cresce ogni giorno, i cambiamenti che gli altri le fanno notare, cambiamenti nel viso che il dolore “rende più vecchio” di quello che è.
Gli racconta della loro canzone che non ascolta più, dei dubbi sul fatto che lui possa essersene andato di sua volontà lasciandola… mi è venuto il magone, quella domanda finale “ti ho già chiesto se mi peni?” fa capire il dolore e i dubbi e la speranza che lui “ci sia ancora”.
Molto bella, triste e da nodo in gola (che a me è venuto) ma molto bella *-*
Alla prossima!

Recensore Veterano
20/11/14, ore 22:30

Molto bella, forse hai mostrato quello che nel film è stato troppo 'veloce', hai mostrato quello che ovviamente ci può essere solamente in un libro.
Comunque dovresti mettere SPOILER settima stagione per chi non la sta seguendo!! Come me ad esempio che per sfizio ho guardato le prime puntate ma poi, non sapendo bene l'inglese, ho deciso di aspettare che arrivi in Italia.

Recensore Junior
20/11/14, ore 20:22

Piango..... Mi hai riportato ai quei momenti. Quei momenti che Kate ha affrontato ma che non ci Son stati fatti vedere. Perche Sei riuscita a costruire in un modo così... "Così che non trovo le parole" attimi importanti che per tempi di sceneggiatura non han costruito, perché i sentimenti di due mesi li han fatti scorrere facendoci vedere lei davanti ad una scrivania, al telefono, accanto alla lavagna e ricordandoli dopo il ritrovamento di Castle con i suoi racconti per tenere viva la sua immagine. Per sentirlo più vicino di quanto non lo fosse mai stato prima ma che in quella situazione drammatica sembrava perso oer sempre. Mentre tu hai scritto, raccontato, toccandoci nel profondo. ❤️❤️❤️
E adesso, malgrado siamo alle 7x07, fa ancora emozionare ripensare a quei momenti.

Recensore Master
20/11/14, ore 19:22

Vediamo una Kate distrutta, devastata dal dolore. Hai descritto il suo cambiamento sottolineando alcune poccole ma altrettanto importanti cose. Le frasi dei libri, il suo sorridere di meno e piangere di più. Quei capelli tagliati troppo corti in un momento di follia dettato dall'alcol.
I suoi amici si preoccupano per lei. Ed è tenerissimo che Ryan le passi sottobanco il caffè.
E per finire c'è quel letto vuoto, quel tavolo solo per lei che cerca di vedere il meno possibile tornando a casa dopo cena, il profumo che può trovare solo su quella federa nascosta e custodita gelosamente, la sua voce che a volte dimentica... lei le manca? Quella domanda continuerà a tormentarla finché lui non tornerà e finalmente lei si riapproprierà della sua vita e quegli sguardi di compassione al distretto cesseranno.
Complimenti, davvero bella!
Alla prossima
Diletta