Mi ritrovo, dopo aver letto questa storia, a guardare il monitor senza saper cosa scrivere.
Sembra come se le parole non trovassero una giusta combinazione per formare una frase decente che possa almeno descrivere l'emozione che ho provato leggendo questa meravigliosa storia.
Nel mio cervello si accalcano tanti pensieri, tante immagini che mi si sono presentate alla mente grazie a tutte le dettagliate descrizione che sono state inserite. Tutte che aspettano di essere commentate a dovere, perché l'entusiasmo di leggere questa storia è stato tanto e soprattutto è stata tanta la delusione nel vedere che la storia era finita. Ma sinceramente, non rrovo le parole. Mi sembra tutto troppo scontata da dire. La storia è bellissima. Nell'insieme si percepisce una dolcezza unica nel suo genere, dolcezza che non viene neanche interrotta nel momento del dialogo con Castiel nel quale Lys si rende conto che sarebbe troppo riuscire a spiegare all'amico il perché del suo attaccamento a un taccuino tanto logoro e vecchio.
Eppure forse sono proprio queste caratteristiche a conferirle unicità. E devo dire che per la prima volta da quando conosco il gioco, Lys non mi sembra poi fuori luogo con il suo abbigliamento principesco. Anzi direi che ad essere inadeguato qui e Castiel. Non ci sta proprio nell'insieme dolce e pacato che si respira nella storia.
Complimenti davvero!
Sei riuscita a creare una sorta di favola. All'inizio non avevo capito neanche che si trattava di un sogno, anzi pensavo che stavi descrivendo la sua infanzia e il modo in cui aveva trovato il taccuino. E poi il finale lascia come una nota sospesa. Come se la ricerca continui anche dopo, una volta che la storia si è conclusa.
Bravissima davvero!
Un saluto
-Ina |
