Stavo scorrendo la lista dei preferiti, e per caso è rispuntato fuori il tuo nome, così ho deciso di dare un'occhiata ai tuoi ultimi lavori. Naturalmente, non sono rimasta delusa. Innanzitutto, conosco poche persone capaci di creare una musicalità non banale con uno schema costituito prevalentemente da rime baciate. Invece tu hai saputo dosare abilmente pause e cesure per creare una suggestione anche ritmica: la cadenza è perlopiù regolare, quasi ipnotica, nelle prime tre strofe, poi rallenta di colpo sulle ultime due, come spingendo il lettore alla riflessione. Mi fa pensare al movimento del mare. Che avanza e arretra con velocità simile ma mai del tutto uguale. Al rumore della risacca, che ti solleva e ti trascina via da te stesso... portandoti in una dimensione eterea da cui il mondo sembra avere la stessa consistenza di un sogno.

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Molto suggestivo, hai saputo cogliere molto dell'essenza del mare, i viaggi del passato, la libertà, l'essere il mare quasi un universo parallelo in cui ti immergi sperando di ritrovare almeno una parte di te, e questa parte di te il mare te la restituisce. Complimenti.

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