QUARTA CLASSIFICATA, CON UN TOTALE DI 40/50
Promise me you ‘ll live, di Elisaherm
Grammatica, Lessico e Stile: 6,5/10 (3,75/5 di g. e 2,75/5 di s.)
Trama e Originalità: 9,5/10
IC: 9,5/10
Titolo e Introduzione: 6/10 (4/5 di t. e 2/5 di i.)
Gradimento Personale: 8,5/10
Per quanto riguarda la grammatica, ti ho assegnato questa penalità per uno scorretto utilizzo della maiuscola dopo i puntini sospensivi (che deve esserci solo quando essi concludono una frase, mentre in casi come ***John... Le probabilità che io sopravviva sono—*** deve esserci la minuscola; anzi, ho scelto volutamente questa frase fra le altre errate perché l’uso del trattino è scorretto per indicare la reticenza – servirebbero invece i puntini sospensivi, ancora una volta – ). Infine, ci sono vari errori con i dialoghi.
***«Ascoltami, Sherlock,» disse guardandolo dritto negli occhi. «Ora devi…*** Qui ,“ora” deve essere mi minuscolo, mentre in ***…signorina Falk, ovviamente,» fece…*** la virgola è un errore, e non dovrebbe esserci nulla dato che la frase non continua.
Passando allo stile, invece, devo dire che non mi ha preso quasi per nulla: ha le potenzialità per trasmettere al massimo l’emotività, essendo semplice e non molto strutturato, ma quando sei giunta al climax (ovvero da ***Lì, riverso a terra davanti al camino, vicino alla finestra, si trovava il corpo di Sherlock Holmes, gli occhi semiaperti, un enorme squarcio sanguinante***) ti sei molto persa con i connettivi. Ad esempio, tendi a usare moltissime volte la virgola al posto di preposizioni semplici o altri segni di punteggiatura (prendendo il caso precedente, la virgola dopo “Holmes” doveva essere sostituita con i due punti o con il “con” vista la grande quantità della stessa all’interno della medesima frase. Oppure, quando invece ci vorrebbe una virgola tendi a spezzare eccessivamente il ritmo con un punto fermo ogni poche parole, e se la cosa può far parte del tuo stile alla lunga dà fastidio. Infine, la canzone (per come è inserita) lascia davvero il tempo che trova: poteva essere utilizzata per esprimere l’evoluzione dei pensieri dei protagonisti, magari in chiusura, ma l’espediente degli auricolari è davvero abusato. Ciò influisce anche sull’originalità, ovviamente, ma in generale posso dire di aver apprezzato questo parametro: mi è piaciuto molto il collegamento che hai deciso di fare con una delle puntate delle serie, così come la piega che hai deciso di dare alla vicenda dopo la promessa che John “estorce” a Sherlock. In questa parte posso dire che sei stata ineccepibile, dettagliando al punto giusto sia le descrizioni che l’evolversi della storia; anche se la situazione iniziale non è originalissima è comunque abbastanza plausibile data la serie, e in questo caso la tua storia pare sia un what if che un missing moment, cosa che apprezzo tantissimo: per cui, il punteggio sulla trama è massimo, ma devo necessariamente sottrarti qualcosa per l’originalità. Parlando invece del titolo, non posso che chiederti: perché in inglese? A mio parere sarebbe stata molto più d’impatto una citazione diretta dal testo, piuttosto che tradurre la frase che perde così d’immediatezza, anche se guadagna forse un po’ di scorrevolezza in più. L’introduzione, invece, è davvero troppo breve, ed è costituita soltanto da una frase tratta dal testo; certo, a me piacciono molto questi riferimenti, ma non accenni nemmeno alla tematica principale della storia, che sembra così parlare di tutt’altro (dal titolo e dall’introduzione avevo pensato a una storia totalmente romantica, persino!)
Sull’IC, invece, non ho grandi obiezioni da porti: una parte fondamentale della serie, oltre ai comportamenti dei personaggi, sono i dialoghi, e credo che tu li abbia resi al meglio. Ti riporto un paio di esempi:
***John... Devo aver calcolato male il tempo che avrebbe impiegato la metropolitana*** Qui, tralasciando l’errore nell’utilizzo della maiuscola dopo i due punti, ho potuto rivedere molto Sherlock. Quando si scrive una fanfiction che lo abbia come protagonista si tende sempre a inserire questo tipo di frasi, che dopo un po’ risultano cliché e fastidiose, ma sei stata molto brava a limitarti nella loro ripetizione, inserendole soltanto in momenti molto forti come questo, che rappresenta la spannung del racconto: qui la frase ha l’apparente funzione di alleggerire la scena, ma dal mio punto di vista ne ha ben ricalcato invece l’aspetto drammatico, seppure tu faccia capire che Sherlock si salverà. Ottimo anche il riferimento al fastidio che Sherlock prova nei versi delle ragazze con cui John esce, che fa da preludio all’esordio.
*** …e, se non avesse incontrato Sherlock, probabilmente le cose più eccitanti della sua vita sarebbero state ancora il suo blog e la visita dalla psicologa.*** Qui, invece, sono davvero dubbioso: perché nomini il blog, se in esso John scrive di Sherlock? Sinceramente non ricordo se ce lo avesse anche all’inizio della serie, prima di conoscerlo, e potrebbe anche essere vero, ma sinceramente dubito che esso potesse rappresentare una fonte d’interesse senza le avventure del detective… mentre la psicologa c’è sempre XD In ogni caso, questa frase è il motivo per cui il punteggio dell’introduzione non è ancora più basso.
Per finire, non posso negare che la storia mi sia piaciuta, e in alcuni tratti sia anche riuscita a coinvolgermi, ma purtroppo lo stile che hai utilizzato ha davvero limitato l’impatto emotivo del racconto, interrompendo ogni volta il ritmo “giusto” che si era andato a creare. In ogni caso, l’IC molto buono e l’idea che ha dato avvio alla trama mi sono piaciuti e mi hanno convinto, per cui il punteggio resta comunque positivo. In conclusione posso dire che la tua è una storia bella, ma ugualmente migliorabile. |