Recensioni per
Ἐλευθερός - Libero
di aturiel
Come promesso ecco la prima delle mie recensioni. La storia, a livello formale, si presenta molto bene, con grammatica corretta (non mi stancherò mai di elogiare questa cosa) e uno stile davvero ricco. Passi dalla descrizione all'introspezione sviscerando con sapienza e, sebbene a volte davvero lunghi ed articolati, in linea di massima tutti i tuoi paragrafi si fanno leggere molto volentieri. L'unico consiglio che mi sento di darti è quello di guardarti dalle ripetizioni, che in questa storia sono rare, ma che potrebbero inficiare storie future più lunghe. Proprio per la tua attenzione ai dettagli il rischio è dietro l'angolo... L'ambientazione è resa sufficientemente bene da far andare in visibilio una classicista, sebbene ci sia una leggera imprecisione nel tuo primo citare l'efebia (nel capitolo successivo aggiusti il tiro, quindi onore a te!) Non ho potuto fare a meno di notare che hai ambientato gli eventi bello stesso anno della pace di Nicia e, da brava classicista rompiscatole, non posso non chiederti se sia stato un caso o una volontaria beffa del destino. Venendo poi alla trama e ai personaggi: tutto perfetto. Collocati nei ruoli giusti, con un loro background all'interno dell AU (non buttati li tanto per, insomma) e inseriti senza distruggerne l'IC. Mi è piaciuta soprattutto l'idea di trasferire la libertà di Haru...Aruse, dall'acqua al campo di battaglia. Strana idea, ma ben riuscita, complimenti. Rin spartano è perfetto (ed ammetto che mi ha fatto un poco fangirlare) così come il rapporto tra Aruse e Machise (perdonami, sono una MakoHaru shipper ^^"). Mi piace il modo in cui sei riuscita a gestire il triangolo sentimentale, senza snaturare il contesto (per esempio descrivendo Aruse che si preoccupa del fatto che Rinitodo sia un nemico...). Ai fini della mia challenge questa storia c'entra e non c'entra... non ho trovato nulla che mi facesse intuire dei riferimenti a qualche fandom (ma magari non li ho colti io, non conoscendo Cloud Atlas), ma la fic nel complesso mi è piaciuta così tanto che l'avrei recensita comunque. Saluti IMma |
Stile&lessico: 9/10 Okay, da dove comincio nel costruirti la statua? Scherzi a parte, hai usato uno stile che mi ha letteralmente incantata. Sei riuscita a calarmi perfettamente nell'atmosfera di un'antica Grecia fatta di guerra e di soldati, utilizzando toni altisonanti e termini ricercati: il tuo stile mi ha conquistata subito, sei stata eccezionale! Anche la lunghezza dei periodi ha influito nel rendere ancora più vivida l'immagine dell'ambientazione che hai voluto ricreare. Inoltre ho seriamente adorato come sei riuscita a inserire tutti quei termini in greco: Paideia, efebia... e anche quell'Apoznéske moi, in greco, mi ha fatto accapponare la pelle. Insomma, hai usato uno stile invidiabile, coinvolgente, solenne e incredibilmente adatto al contesto. L'unica cosa che ti posso far notare è che a volte i periodi si sono fatti fin troppo lunghi: capitava che non si vedesse un punto fermo per più di cinque righe filate! Ma ovviamente questi sono gusti, ed è innegabile che con questo mezzo tu abbia reso ancora di più l'idea di uno stile antico e altisonante. Niente da fare, ho adorato la tua storia! Ah, ho notato anche che una volta hai scritto “paideia” non in corsivo, probabilmente è una svista visto che di solito tendevi a scrivere tutti i termini in greco con il corsivo. E proprio all'inizio hai scritto “lungo le Lunghe Mura”, che è un po' una ripetizione (a proposito, stupenda anche l'idea delle Lunghe Mura, ha dato un tono ancora più altisonante e coinvolgente). A parte queste piccole cose, davvero, hai usato uno stile favoloso! Originalità: 9,5/10 E qui non ci piove: tutto mi sarei aspettata meno che questo! Sei riuscita a sorprendermi in ogni scelta narrativa, e il finale è una cosa che non mi sarei mai aspettata. C'è da ammettere che il connubio prigioniero-carceriere non è tra i più originali del mondo, ed è solo questo che ti ha precluso il punteggio pieno: tutto il resto mi ha sorpresa e tenuta incollata allo schermo fino alla fine. A parte tutte le scelte stilistiche che hanno dato alla storia un'aria diversa, originale, hai svolto l'AU in una maniera che non mi sarei aspettata, a cominciare dalla profezia intorno a cui ruota un po' tutta la storia e per finire con la morte di Rindoto, così struggente e inaspettata (a dire la verità, credevo che avrebbe ucciso Aruse, o meglio che questo si sarebbe fatto uccidere pur di farlo fuggire). Ah, e la faccenda dei nomi! È la prima volta che trovo un'AU in cui si faccia caso a questa faccenda, perché diciamocelo: i nomi originali non si addicono praticamente mai al contesto, ma la gente di solito fa finta di niente e va avanti. Tu invece mi hai davvero colpita, anche in questi dettagli che rivelano l'attenzione che hai messo in questa storia: complimenti davvero! Caratterizzazione: 9/10 Anche qui, non posso che farti i complimenti, sul serio. Ho trovato tutti i personaggi molto fedeli all'anime, e allo stesso tempo credibili rispetto all'ambientazione bellica e tanto diversa da quella originale. Partiamo dai personaggi principali. Ho trovato Haru (o meglio, Aruse) molto simile a quello presentato dall'anime: ogni tanto se ne usciva in comportamenti un po' forzati, come quando risponde in malo modo o si mostra seccato-imbarazzato dalle provocazioni di Rin, ma forse è soprattutto perché io ho di lui un'immagine davvero statica: già faccio fatica a pensarlo impegnato in una relazione che comporti, non so, dei sentimenti per qualcuno che non sia l'acqua... Però sei riuscita a gestirlo bene, nel complesso è decisamente meglio di moltissime storie che leggo nel fandom. Per quanto riguarda Rinodoto, lui mi è sembrato semplicemente perfetto: forse un pelo troppo malvagio e sanguinario, ma d'altronde questo è dovuto a tutto il suo background Spartano, ed è assolutamente giustificabile. Le sue frecciatine, le sue risposte, i suoi ghigni... Era lui, punto. Anche alla fine, il suo ultimo desiderio è stato esattamente da lui. Passando a Machise, non posso che levarmi il cappello di fronte alla tua grandezza: è probabilmente il personaggio che più mi è piaciuto e mi ha colpito in questa storia. Tutto di lui ricalca alla perfezione il personaggio che ci è stato mostrato nell'anime. Nella frase “Non aveva paura che Aru – il suo Aru – lo abbandonasse, quanto più che lo abbandonasse per poi non trovare la felicità.” ho visto Makoto, punto. Esattamente lui, è come se tu avessi colto il succo di tutto il suo essere. Per quanto riguarda gli altri, poi, hai fatto comunque un lavoro egregio: il cicaleccio continuo di Naghise, l'accenno a Rei, quello “con problemi di vista”, e a Sosuke, compagno di Rin... Okay, ho finito, scusa il papiro: caratterizzazione eccellente, ancora tanti complimenti! Credibilità dell'AU e attinenza alle indicazioni: 14/15 Niente di nuovo da dire, penso di essermi già espressa ampiamente: ho letteralmente amato ogni tua scelta che ha contribuito a farmi calare nell'ambientazione antica che hai scelto. Sembrava quasi di respirarla, quella Grecia scossa dalle guerre. Poi ho apprezzato tantissimo come sei riuscita a mettere una cura incredibile anche nei particolari più insignificanti, come i vestiti o i sintomi del morbo. Si vede che ti sei informata, che non hai buttato giù la storia in dieci minuti senza pensarci troppo: tra lo stile, le scelte narrative e i giusti termini, sei riuscita a calarmi perfettamente nell'ambientazione giusta, rendendo più che credibile l'universo in cui si muovono i protagonisti. Hai rispettato appieno le prime due condizioni, e mi è sembrato anche che la frase posta alla fine fosse ben inserita. Non ti ho dato il punteggio pieno solo perché mi aspettavo magari che venisse un po' più approfondita questa faccenda, cioè, un po' più di riflessione sulla morte in sé, ma la storia andava bene lo stesso, tranquilla! Ottimo lavoro per tutto! Gradimento personale: 5/5 Mi sembra che qui non ci sia niente da aggiungere: hai scritto un vero gioiello, quel tipo di storia da mettere assolutamente tra le preferite! Ora è meglio che smetta di scrivere prima di fare notte, ma davvero, ho amato questa storia: complimenti per essere riuscita a scrivere un capolavoro simile! Punti bonus: 1/1 E non te lo toglie nessuno. Totale: 55,53/61 |
Grammatica: 15/15 Presto arriveranno le recensioni premio! ^^
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Ciao! E' passato davvero troppo tempo prima che io riuscissi a passare a recensire, ma finalmente ho letto tutto! Innanzitutto: la prima cosa a cui ho pensato, una volta conclusa la storia, è stato: "Rin. Perché Rin?" Sul serio, hai ucciso anche me. Il modo in cui hai descritto il dolore di Haru per la sua morte ha fatto in modo di trasmettermi i suoi stessi sentimenti, e mi sono ritrovata a rileggere due volte le stesse righe tentando di illudermi di essermi sbagliata. Scusa questa povera fangirl. Proseguiamo: come gli scorsi capitoli, la storia si dipana in modo sciolto e lineare: abbiamo l'attrazione di Haru per Rin (e come rimproverarglielo?) (Chiedo perdono, Mako), che sfocia nella passione e poi, come in ogni tragedia, nella morte, annunciata già da tempo con la metafora (stupenda) della farfalla insanguinata. Oltre ai due personaggi principali degli ultimi capitoli (Rin e Haru) abbiamo anche un'ottima caratterizzazione di Makoto, pronto a soffrire perché la persona amata possa tentare di ritrovare il suo equilibrio: ecco, forse avrei voluto vedere più sviluppato questo tema, che viene accennato a inizio capitolo, ma poi la storia si sarebbe forse appesantita, per cui va bene comunque. Lo stile, beh, è ottimo come sempre: devo averlo già scritto, ma lo ripeto, ho letto ogni riga con piacere, anche le descrizioni più insignificanti sono piacevoli da leggere. Nessun errore evidente di grammatica, come negli scorsi capitoli. (poi non sono molto fiscale su questo campo). Ed ecco tutto: la fine mi ha colpito, anche se potevo aspettarmi la morte di Rin, e come già detto mi son trovata a fissare lo schermo del computer a vuoto. Se scriverai altre storie su Free a sfondo storico, mi fionderò a leggerle, perché questa mi è piaciuta moltissimo. Per cui, alla prossima, e grazie di aver scritto questa storia stupenda! |
Buona Vigilia alla mia prima classificata! :D |
bene. da dove posso cominciare ad insultarti? sappi che non ti perdonerò mai per quello che hai fatto far morire rin?!?! l'unico "essere" sulla terra degno di dover "vivere"?! imperdonabile,ineccepibile!!! |
Salve di nuovo! Questo secondo capitolo non ha tradito le mie aspettative.(ed erano piuttosto alte dopo il primo, sai? ^^) Dunque, come ho già detto l'ambientazione greca mi piace molto, e anche qui le descrizioni (che sono tra le tue parti migliori in questa storia) non mancano, e delineano bene una società complessa come quella in cui vivono i protagonisti. L'entrata in scena di Nagisa/Naghise è stata perfetta, lui è IC come non mai, e sono impaziente di vedere come si comporterà sia in battaglia che con gli altri. Haru e Mako sono talmente canon che non dirò nulla sul fatto che sono troppo pucci assieme. XD Rin è IC pure lui, l'unica cosa è che non ho trovato del tutto logico che i due, nemici divisi da una guerra in cui sono morti commilitoni di entrambi gli eserciti, abbiano una conversazione tranquilla come quella descritta. Ma comunque un bel capitolo! :) |
sinceramente pensavo di essere l'unica scema a scrivere rinharu ambientate in antica grecia *.*!!! ti avevo già scritto una recensione al primo capitolo... ma sembra che non si sia mai inviata e me ne sono accorta solo adesso.. scusa! Questa storia è perfetta perchè comprende il bellissimo amore tra rin e haruka e un periodo storico affascinante! devi sapere che io amo tutto dell'antica grecia, la mentalità, la cultura, gli uomini atletici che giravano mezzi nudi... come ho accennato anche io sto scrivendo una fanfic e avevo pensato di ambientarla durante la guerra del Peloposseno, tuttavia ho fatto le guerre persiane, ma avrei scelto fare di Haruka un laconico spartano e di Rin un "emancipato" ateniese. apparte questo, trovo che tu sia molto preparata e non penso di aver trovato contraddizioni con la storia reale. Tuattavia non sono molto sicura del fatto che quando gli spartani attaccano le lunghe mura combattessero quasi ogni giorno. La battaglia nel primo capitolo non era narrata in modo eccezzionale, magari in modo un po' troppo sbrigativo, ma nel secondo invece ti sei proprio superata!!! E' coinvolgente, drammatica e anche quando parli della "peste" sale un sacco l'angoscia! dal punto di vista stilistico devo dire che apprezzo molto il tuo modo di scrivere. Il tono drammatico che hai dato alla storia penso che calzi a pennello con la situazione! ci sono molte descrizioni ma non risulti mai logorroica e trovo che sia difficile! amo il carattere di Aruse (non avevo pensato a grecizzare i nomi :3) non si discosta molto dall'originale e in particolare amo molto l'impulsività che dimostra nel terzo capitolo, che è davvero uno spettacolo!!! Rinidoto forse lo preferisco anora di più perchè di fronte ad aruse riprende tutta la naturalezza e tranquillità che la prigionia sembrava avergli tolto. questo mutamento di comportamento sottolinea il legame che c'è tra loro! il messaggio premonitore della farfalla (psuke, immagino che volessi intendere quello) é davvero affascinante e rende bene l'idea dell'emozioni discordanti che aruse prova per rinidoto. voglio sorvolare su machise... |
Oh, un AU antica Grecia! (Amo quest'ambientazione^^) Devo prendere confidenza con i nomi, che giustamente hai grecizzato, ma per il resto questo primo capitolo mi ispira molto, soprattutto le descrizioni, e la metafora della farfalla è stupenda.Appena ho un minuto recensiro' anchr gli altri capitoli!:) |