Recensioni per
Il viaggio
di Flora

Questa storia ha ottenuto 24 recensioni.
Positive : 24
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
22/03/16, ore 12:53
Cap. 1:

Ciao!
Che dire, non avevo dubbi che mi sarebbe piaciuta anche questa storia. È emozionante e coinvolgente, scorrevole nello stile. Non ho molto da dire, non ho trovato eventuali errori di punteggiatura o distrazione. Nel processo di lettura, ci si immedesima nel personaggio ferito e morente, hai saputo creare la giusta atmosfera. Ho solo da gridarti 'Brava!'.

Baci **

Recensore Master
24/02/16, ore 00:42
Cap. 1:

Ciao!
Sono sconvolta, piacevolmente sconvolta! E questa volta comincerò dalla fine a recensire. Alessandro è magnifico, io l'ho sempre pensato e, questa volta ho notato tutto il suo amore e la sua fede in Efestione quando, esausto resiste per accertarsi della sua salvezza e, una volta certo, cede, invece, ai malori subiti dalla freccia.
La narrazione è cadenzata, nel leggerla ho percepito tutta l'angoscia di Alessandro, tutto il tumulto intorno a lui. Le molte descrizioni credo che siano state usate da te, proprio per farci percepire tutta la confusione che c'era intorno a lui e tutta la sua paura e il suo smarrimento, perché insomma, lui può anche essere Alessandro il grande, ma in fondo anche lui conosce la paura. Io non sono amante delle molte descrizioni, l'ho già detto, ma non mi hanno infastidita anche perché tu sai usare molto bene le parole e il tutto diventa omogeneo.
Ho apprezzato che tu abbia usato i nomi originali, non so davano un senso di veridicità al racconto. Quindi, perdonami se li scrivo in italiano i nomi, ma non credo di riuscire a imparare a scrivere quelli originali in breve tempo. XD
Alessandro ed Efestione sono una delle prime coppie storiche che ho amato, come quella di Achille e Patroclo, però, non so Alessandro ed Efesfione mi toccano più nel profondo. Ricordo che quando ero in prima liceo e studiavo storia, epica o letteratura era sempre alla ricerca di qualche segreto come quello di un amante maschio, per esempio. La cosa divertente è che ancora non conoscevo lo slash o lo Yaoi, ma ho sempre cercato le cose particolari, quindi anche nei libri di storia XD poi più erano drammatiche e più mi rimanevano in testa LOL XD
Ad ogni modo, sproloqui a parte, la storia mi piace e credo proprio che proseguirò con gli altri capitoli!
Alla prossima!

Recensore Junior
17/02/16, ore 18:38
Cap. 1:

Eccomi qui, pronta a riprendere la lettura dei racconti dedicati ad Alessandro ripartendo da questa mini-long – ammetto candidamente che non ricordo mai il giusto ordine cronologico dei tuoi pezzi sul tema, ma per quanto mi riguarda non è affatto un problema perché, tutto sommato, ognuno di loro può leggersi anche come storia a sé stante.
Il momento da te scelto per questa nuova avventura alessandrina è decisamente interessante: forse le ultime ore – anche se noi sappiamo già che non morirà adesso! ùù – di un grande re, un conquistatore e uno stratega come pochi altri nella Storia del mondo. È interessante perché è comunque un uomo – quasi! – come tutti gli altri, che amava e sognava e soffriva quanto ogni altro essere umano, lontano dalla divinità; è bello, ogni tanto, dimenticare la leggenda e guardare oltre, alla persona dietro un tal grande nome. Così com'è interessante che la vita di questo eroe non sia stata messa in pericolo da un'entità superiore o da un evento che, al tempo, la forza dell'uomo non poteva sconfiggere – penso alle varie malattie incurabili – ma, invece, da qualcosa di così piccolo – la punta di una freccia – e scagliato da mano umana sconosciuta, ben lontana dalla celebrità della sua vittima: credo che sia un qualcosa che possa far pensare, e molto.
Lo stile è curato, preciso – quegli errorini di distrazione e le ripetizioni che ti avevano già segnalato sono state già corrette e questo non può che portarti altro plauso: purtroppo non tutti gli autori poi si prendono la briga di sistemare il testo dopo i consigli ricevuti dai recensori, per pigrizia o, peggio ancora, per tracotanza – e pure elegante, al solito: apprezzo molto la ricerca del lessico, generalmente molto variegato. Le uniche cose che, ogni tanto, a mio avviso non sono gestite alla perfezione sono – non lo immagini da sola? – le nostre amate lineette che qua e là generano un po' di confusione durante la lettura, alcune maiuscole mancanti – se non erro – quando fra le lineette inserisci sprazzi di frasi e, proprio in quella zona, un doppio "ma".
Cose da poco, insomma, soprattutto la ripetizione e le maiuscole: so quanto sia facile in un testo appena più lungo di una cortissima flash fare errori di distrazione – non importa quante volte si sia controllato il testo! XD
Sull'introspezione non metto bocca: ahimè, lo sai, non conosco bene i personaggi storici di cui parli... però, dato che ho avuto già modo di testare altrove la tua perizia, come al solito do per scontato che tu abbia fatto il miglior lavoro possibile quanto a caratterizzazione – di Alessandro, ma anche degli altri: ovviamente mi riferisco all'aderenza, per quanto possibile, alle controparti storiche dei personaggi – e precisione circa l'ambientazione, gli usi e i costumi dell'epoca.
Forse un po' troppo spazio, secondo il mio modesto parere, è stato dato al rincorrersi di luci e ombre – nella mente e nel cuore di Alessandro – dopo il colpo ricevuto al nostro conquistatore: anche snellendo il pezzo, magari tenendo solo le parti più intense – operazione difficile, me ne rendo conto: tutte le frasi sono belle, ottimamente scritte –, si manterrebbe il senso e l'atmosfera del racconto e, in più, si eviterebbe così di appesantire un po' la lettura – perché mi è parso come se si fosse ripetuto dove non necessario ciò che, in fondo, era già stato scritto appena prima; capisco che sia il fulcro di questo primo capitolo, ma nulla vieta di far un testo più corto quando occorre: se ti preoccupasse la disparità di lunghezza con i pezzi a seguire, potresti semplicemente considerare questo come una sorta di prologo, che per tradizione è più breve rispetto ai capitoli veri e propri.
In ultimo, mi è spiaciuto un pochino non vedere le amate note che forse, qua e là, avrebbero chiarito meglio un paio di passaggi per i meno avvezzi alla storia alessandrina.
In ogni caso la bandiera verde è giustamente meritata e, quanto prima, continuerò la lettura – e la recensione, naturalmente! – dei capitoli rimanenti.
Un bacio!!!

Recensore Master
16/02/16, ore 21:53
Cap. 1:

Eccomi qui :-) Allora io sono appassionata di Alessandro Magno fin da piccolissima e scoprire che qualcuno ha scritto su di lui, mi ha fatto giubilare di infinita gioia...okay, a parte questo mio delirio pre-recensione, ho amato leggere questo primo capitolo e quello che ho apprezzato di più è come tu sia riuscita a esprimere la tensione della battaglia, Alessandro e i suoi commilitoni che combattono con coraggio e ardore, l'inizio carico di emotività, la fine con Alessandro che cerca disperatamente Efestione e non lo trova e lui che lo rassicura dicendogli che lì accanto a lui, un uomo che è stato all'avanguardia nel suo periodo, Efestione, un amico, un collega, un compagno d'armi, il quale non lo molla e gli rimane accanto fino alla fine...si vede che hai un grande amore per il personaggio e davvero sono molto contenta di questo :-))) Molto brava, i miei complimenti :-)

Recensore Junior
14/01/16, ore 01:08
Cap. 1:

Eccomi qui ad imbarcarmi anche in questa avventura! L'ultimo racconto su Alessandro firmato da te che mi resta da leggere. E allora andiamo. ù.ù

Di questo capitolo mi è piaciuto in primis... l'uso dei trattini. L'ho trovato geniale, un modo per spezzare la scena e renderla frammentaria, come potessi vedere la concitazione degli eventi del ferimento di Alessandro prima e poi i flash di immagini di cui è preda poi. Penso che abbia velocizzato moltissimo l'azione, senza renderla un elencazione di meri fatti ma mantenendo una continuità forsennata.
Bello stratagemma.

Di solito ti soffermi di più sulle ambientazioni, ma qui ho trovato adatto dare solo un vago accenno. Avrebbe stonato con l'atmosfera, soffermarsi sui dettagli, mentre lo scopo era far vivere la battaglia assieme ad Alessandro. Ho trovato pregnante il momento in cui rivede i visi dei suoi cari - morti e non - che lo fissano l'uno dopo l'altro, maschere grottesche di quanto sono stati in vita.

Il paragonare le operazioni del medico a dei morsi è coerente con la personalità di Alessandro, che ha una "bestia" dentro di sé, che convive con la grandezza; e anche il suo continuo ripensare ad Efestione, a cui si aggrappa ma che non riesce a riportarlo indietro dall'incubo che sta vivendo. Il fattore ship è sempre alto con questi due (nonostante BAGOA), e in particolare, il tuo Alessandro è davvero realistico per quanto riguarda l'importanza di Efestione nella sua vita, la sua roccia e punto di riferimento.

Anche il suo chiamarlo ossessivamente alla fine del capitolo, trovandosi perso nell'atmosfera da incubo di luce del fuoco che viene tanto spesso nominato come un timore lontano, la fiamma che consuma Alessandro da dentro e che finalmente lo ha trovato, è toccante e per nulla stucchevole o mieloso. Trasmetti tutta la disperazione di Alessandro nel sentirsi perduto e solo, impossibilitato a combattere (e quanto gli brucia, questa sconfitta senza battaglia), e cali il lettore nella sensazione di angoscia che lo pervade.

Per il resto, lo stile è il solito che amo - molto visivo, soprattutto nella prima parte mentre descrivi le figure nella mente di Alessandro. Giochi molto sui sensi e qui in particolare sui sensi ingannati dal sogno, dalla confusione della mente data dal corpo ferito. Eccellente, non vedo l'ora di sapere cosa accadrà in seguito (cioè, lo so perché mi sono spoilerata u.u ma devo fare scena).

Bravissima. <3



Le mie solite note finali, davvero pochine stavolta:

"E al di sopra.... e per un istante" --> La congiunzione usata in modo così ravvicinato crea un po' di ripetitività; eliminerei la prima "e".
"rami" - "rami" --> Piccola ripetizione: metterei "fronde" per variare.
"penombra" - "ombre" --> Come sopra: userei "semioscurità".
"rovente" - "rovente" --> Arroventato?
"mormori" --> Refuso: "mormorii".
"respirare" - "respiro" --> Anche qui: "prendere fiato"?
"affonda sul fondo" --> Eliminerei "fondo".
"braccio" - "braccio" --> "Si aggrappa a..." (eliminerei il secondo "braccio").
"freddo" - "freddo" --> Anche qui, cambierei con "gelido".

Recensore Master
12/12/15, ore 14:30
Cap. 1:

Eccomi qui.
Questa storia credo mi fosse sfuggita, nella ricca e interessante selva delle tue storie, ma ora possiamo riparare al danno.
Humm, che la tua passione per Alessandro e per il suo mondo fosse grande si era compresa da tempo, tuttavia è difficile trovarla coniugata ad un linguaggio così ben strutturato.
Per esempio, io a volte penso di essere troppo diretta, o comunque confusionaria: mi faccio prendere da ricordi e sensazioni, e scrivo a manetta senza fermarmi. A volte, però, gran parte del lavoro è da rivedere: troppo magmatico e caotico. E spesso, anche se rivisto, corretto e variato, non mi sembra il massimo.
Qui invece devo dire che non ho niente da ridire, anzi: mi è piaciuto un sacco come hai trattato il ferimento di Alessandro, e la conseguente stasi tra Morte e Vita, con i personaggi che ha mandato a morte che vengono a trovarlo, come a volerlo portare via con loro, in un confronto a cui non si può sfuggire; con le visioni dei luoghi più importanti e carichi di suggestione e mistero, come l'oasi di Siwa e il suo oracolo; e con le altre percezioni distorte di un mondo che corre troppo velocemente, mentre quello interno è fermo intorno a lui, su di lui.
Aver deciso di dedicare un intero capitolo a questo l'ho trovato azzeccato: si ha il tempo di assaporare bene tutte le sensazioni "al limite", spesso tutto è descritto in poche righe e in fretta.
Complimenti per come hai gestito il tutto, scene del genere non sono facili da ideare e sistemare.
Non mi hai deluso neanche questa volta, brava :)

Manto

Recensore Master
06/12/15, ore 17:40
Cap. 1:

ciao sono passata per lo scambio di recensioni su fb.
per prima cosa ti faccio i copiment per l'idea. hai celto un momento abastanza trascurato nella vta di Alessandro. tutti, quando pensano a lui, lo immanignano a sentire le lezini di Aristotele, a sconfiggre i Persiani, lo vedono entrare trionfalmente a Babilonia, oppure pensano allo sfrzo per andare incontro all'ignoto. come per tutti i grandi generali si tendono mettere in secondo piano le sconfitte e le ferite.
passando al testo devo dire che non ho trovato errori e che le prime righe mi sono sembrate quasi lo storybord di un film. 
l'unica cosa che non ho apprezzato è l'assenza di dialoghi. ma si tratta di un gusto personal e capisco perfettamente le esigenze della trama.
complimenti anche per aver messo un specchietto cn la traduzine dei nomi greci, da persona che non ha fatto il liceo classico ho apprezzato molto.
a presto Aris