E allora dillo che me lo fai apposta! Non puoi scrivere un capitolo meravigliosamente intenso, attraverso cui posso riconciliarmi con il mondo, e poi "rovinarlo" con della CATTIVERIA pura (perché di questo si tratta) concentrata in una riga e mezza!
Ovviamente credo non ci sia neanche bisogno che io specifichi a quale riga e mezza mi riferisco... ti dico solo che da ora a QUANDO SISTEMERAI LE COSE meriti di sorbirti un nuovo tormentone: LUNGA VITA AD ABRAHAM!
Anzi, sai che ti dico? Ti meriti un doppio tormentone, perciò aggiungo pure: GOD SAVE ABRAHAM!
Bene (cioè male!), nonostante la tua riluttanza a darmi una speranza concreta per un piccolo storpio di nuovo sorridente e saltellante (ok, va bene, ti concedo che volerlo saltellante sarebbe chiedere troppo!), questa volta non posso esimermi dal commentare: questa volta voglio parlarne! E voglio parlarne perché, anche se ormai dovrei essere ampiamente abituata al tuo stile impeccabile, rimango sempre piacevolmente affascinata dal tuo modo di descrivere gesti, emozioni e sentimenti.
Qui, a partire dal banner, ci hai mostrato e sviscerato le due facce di una stessa medaglia: il dolore e la morte, rappresentate dal corpo freddo di Dunn, e la gioia e la vita, rappresentate dal piccolo Robert Lowell.
E ci hai fornito anche tanti spunti interessanti e su cui riflettere attraverso i modi dei protagonisti di rapportarsi con questi due aspetti ed in particolare con l'aspetto più doloroso. Non credo che per affrontare e superare le avversità della vita, ma la stessa cosa vale anche per le gioie, ci sia un metodo giusto e valido per tutti, perché ognuno ha una propria personalità, che non è né giusta né sbagliata, è solo personale e, in quanto tale, va rispettata. Ho compreso, quindi, il bisogno di Kate di tornare a guardare il corpo senza vita di Dunn, così come ho compreso che lo stesso bisogno l'abbia sentito anche Jessica, ancora scossa per la perdita della sua migliore amica e per la terribile esperienza del rapimento subito in prima persona: qualunque sia stata la forza che le ha spinte a ritrovarsi entrambe all'obitorio, è stato giusto che l'abbiano assecondata, perché solo così e con il tempo e soprattutto grazie all'amore ed al sostegno delle persone a loro care potranno voltare pagina ed andare avanti.
E ho amato anche il fatto che la stessa forza che ha guidato Kate verso l'obitorio l'abbia indirizzata anche verso la nursery, a ritrovarsi a sorridere davanti a delle "persone in miniatura che dormivano, urlavano e si rannicchiavano dentro le culle, con le manine strette a pugno, pronte a fare a botte con la vita": immagine più bella e parole più efficaci per descrivere quel momento credo davvero che non potevi trovarle.
Ora, non vorrei azzardare un'ipotesi troppo fantasiosa (come se non lo facessi mai! :D ), ma non è che questa involontaria voglia di ritrovarsi davanti alle persone in miniatura, in aggiunta all'ondata di nausea, magari non dettata solo dalla necessità del doversi riabituare ad ingerire cibo, nasconda in realtà qualche bella novità in arrivo dopo 9 mesi circa? Non lo so, ma, se così fosse, sia nel caso di fiocco azzurro che pure di fiocco rosa, il nascituro dovrà chiamarsi necessariamente Abraham, su questo non transigo! :D
Mi è piaciuto molto, poi, come hai raccontato un altro aspetto della gioia: quello di Kate di ritrovarsi, finalmente, vicino a Rick e poter condividere con lui tutti gli ultimi avvenimenti. Al momento, infatti, non credo sia fondamentale che lui non sia ancora fisicamente cosciente e che non siano stati completamente fugati tutti i dubbi su una sua completa ripresa; quello che è importante per lei è vederlo e saperlo lì, che lotta per non darla vinta a Dunn, tanto è vero che, finalmente, ha cominciato a mostrare i primi segni di miglioramento, e che, anche senza poter replicare, sta sicuramente assimilando tutte le notizie di cui lei sente il bisogno di renderlo partecipe. E sono certa che lui abbia intimamente iniziato a gongolare quando la compagna, improvvisamente diventata pettegola ed impicciona quasi quanto lui :D , lo ha informato di aver beccato i "tontoloni in erba" in teneri atteggiamenti!
Ben e Claire mi sembrano proprio una coppia perfettamente assortita ed è stato molto divertente assistere, insieme alle tre donne di Castle, al loro battibecco riguardo i tempi ed i modi di comunicare i miglioramenti dello scrittore!
Eh sì, caro Ben, la dottoressa è proprio un bel tipetto ed ormai il "danno" è fatto: che sia colpa o merito di Castle, d'ora in avanti avrai decisamente una bella gatta da pelare! Ed ora aspettiamo tutti che Rick riapra i suoi begli occhioni azzurri, in modo che tu possa rimproverarlo, o ringraziarlo, per averti spinto a creare il momento giusto con lei!
Adesso, invece, io sono costretta a rimproverare te, perché, per colpa tua, mi è venuta voglia di infuso ai frutti rossi e di biscotti di pasta frolla alla marmellata di mirtilli... ahhhhh!
Al prossimo! |