Recensioni per
Il Morso del Serpente.
di Kary91

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
02/04/16, ore 10:05

A distanza di quasi tre mesetti, eccomi qui a recensire un nuovo – per lo meno per me, ecco! XD – pezzo, un'altra drammatica ma anche coraggiosa storia di Tobia, piccolo e ingenuo eroe, e della sua famiglia: soprattutto la madre Rosa e Mattia, suo fratellino e, per certi versi, anche specchio.
Ci tengo a informarti subito, e non senza una buona dose di vergogna, che non ho letto l'opera di Antoine de Saint-Exupéry... benché, ovviamente, ne conosca la sostanza di fondo e sia mia intenzione di rimediare prima possibile a questa imbarazzante mancanza. ùù Ti chiedo perciò scusa in anticipo se non dovessi, per questo motivo, cogliere tutte le sfumature presenti nel tuo pezzo!
Prima di parlare del contenuto del testo, molto apprezzato e che ho trovato senza errori, ci tenevo molto a spendere due parole per le fantastiche le note... interattive? XD Era da un po' che pensavo a qualcosa del genere, io che ne metto un trilione per pezzo, ma non pensavo – sarà che sono una frana con l'HTML! Anzi, se mi perdoni la sfacciataggine, credo che ti chiederò un aiutino in proposito... – si potesse fare ciò che, invece, vedo qui perfettamente e meravigliosamente funzionante. ùù
Passando alla storia, come forse avrai già intuito, ho gradito davvero questa breve storia: mi piace come in poco spazio tu sappia condensare tanto; mi piace il modo ingegnoso che hai di giocare con le idee e i riferimenti ad altrui opere. Insomma, sono contenta di aver letto il pezzo e l'ho recensito con piacere: hai un modo particolare di trattare temi difficili con grande semplicità, senza svilirli. In particolare, è qualcosa che ti riesce al meglio quando entri dentro la testa e il cuore dei più piccoli: non che non sia emozionante il resto, ecco, ma concordo su quanto espresso al tempo – ho spulciato fra le recensioni, sì! ù.ù – dal giudice; il meglio di te lo esprimi, ribadisco, quando ti cali nei panni dei più piccoli... o per lo meno a giudicare da quel poco che ho letto – ma prima o poi leggerò qualcos'altro di tuo che abbia per protagonisti solo, o per la maggiore, gli adulti e saprò dirti. ùù
Ti lascio una bella bandierina verde e la promessa di beccarci nuovamente, presto.
Un saluto!

Recensore Master
19/12/15, ore 11:13

Sono il to Babbo Natale Segreto 5.0

Bello il modo in cui hai sviluppato questo racconto. La storia è molto bella. Hai saputo raccontare in modo semplice, scorrevole e soprattutto renderlo emozionante. E questo è un grtande pregio.
Lo stile è eccellente e la soria realistica. Il rapporto tra i personaggi molto dolce. Per esempio tra la mamma e Tobia è di una dolcezza tremendamente meravigliosa, devastante. C'è tutto l'amore della donna per suo figlio.
La storia è molto toccante, e la povera donna si rimbocca le maniche perchè un'altro figlio da prendere in considerazione, anche lui è importante e bisognoso di affetto.
Veramente una bella storia, complimenti.
Auguri Buon Natale
Francesco


Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 5.0" del gruppo Facebook HPeace@Love

Recensore Junior
08/04/15, ore 15:36

è stupenda. Non ho avuto in mente altre parole una volta finita di leggere questa storia. 
Avevo capito che il nome della madre non era stato scelto a caso tra i tanti possibili, e una volta lette le note finali ho scoperto di aver pensato bene, perché poco prima dell'operazione era il proprio il Piccolo Principe steso sul lettino a rassicurare la sua rosa, piuttosto che il contrario...
L'ho trovata meravigliosa.

"Mamma."
"Non ti lascio".


Mi stavi portando alle lacrime.
Ho dovuto rileggerla due volte, e non scommetterei sul fatto che non ci sarà una terza. 
Sei stata bravissima, ti faccio i più sentiti complimenti.
A presto!
.a.
 

Recensore Master
02/02/15, ore 08:59

Prima classificata al contest “Poesie, Drabble e Flashfic a tutto spiano”: Il morso del serpente, LilyLuna
 
Grammatica e sintassi: 10/10.
Dare un dieci mi emoziona sempre, perché di fatto non lo do mai. Forse è davvero il primo. In ogni caso, complimenti!
 
Stile e lessico: 9/10.
Lo stile mi piace molto, perché sei stata abile a mischiare il punto di vista dei bambini a quello degli adulti. In particolare, avendo adottato un narratore onnisciente, è stata un’ottima accortezza quella di immedesimarti nei personaggi che di volta in volta esploravi. Sembra difficile, visto che si parla di una flashfic, ma oggettivamente lo hai fatto. E, in così poco spazio, è davvero una cosa degna di nota.
Ci sono alcune cose che, però, non ti fanno raggiungere il punteggio pieno. Prima di tutto, a volte utilizzi virgole anche quando potrebbero non esserci. Non sono errori, perché di fatto sono un segno distintivo del tuo stile, però a volte rallentano la lettura. Lo stesso discorso si potrebbe fare con i punti e virgola, che danno una pausa più lunga della virgola stessa, per cui in alcuni casi sono forse un po’ troppo forti.
Ho poi un piccolo appunto da farti, ma è una cosa davvero di poco conto:
“... suo padre lo chiama “il Piccolo Principe”.”
Io direi che l’articolo non ci va. Anche dopo, dici che il papà chiama Mattia “volpe”, non “la volpe”, e sono più d’accordo con quel caso che con questo.
 
Originalità: 9/10.
La vicenda in sé non è particolarmente originale – te lo accennerò anche dopo – però mi ha molto colpita il modo in cui hai deciso di svilupparla. Prima di tutto, il fatto che sia stato un incidente a compromettere la vita di Tobia, anziché un tumore o un’altra malattia “facile”, è sicuramente un punto a tuo favore. E, in secondo luogo, il fatto che la mamma non riesca a raggiungere Tobia: mi piace il fatto che riesca a farsi forza per l’altro figlio, perché non c’è solo chi va, ma anche e soprattutto chi resta. Questo aspetto è molto importante quando si compiono certi gesti. E l’ho trovato originale, perché hai posto l’accento su una cosa che spesso non viene considerata.
Inoltre, questo infinito parallelismo con il Piccolo Principe è qualcosa di fantastico: hai dato una sfumatura nuova e molto particolare a una storia che altrimenti sarebbe stata poco sorprendente, per cui di nuovo ti faccio i complimenti.
 
Gradimento personale: 8/10.
Non è forse la tua storia migliore, questo me lo concederai. Non sei a tuo agio quando scrivi di adulti, e in questa storia il punto di vista dei bambini è solo una parte. Non sei a tuo agio nemmeno quando scrivi cose così corte, e forse tutto ciò si nota un po’ nella storia. O forse lo noto io perché ho letto vari tuoi lavori.
Fatta questa premessa, è comunque una storia molto bella. Hai saputo raccontare in termini nuovi qualcosa di già visto e mi piace sempre leggere rielaborazioni del genere. Inoltre, apprezzo molto il Piccolo Principe e anche i parallelismi. Per cui, i lati positivi di questa storia superano di gran lunga quelli negativi – sempre che di negativi si possa parlare. È un peccato che in questo periodo le storie così tristi non facciano bene al mio spirito, altrimenti di sicuro avresti guadagnato un punteggio più alto.
 
Punti bonus: 3/5.
Storia più romantica
Storia più originale ✓
Storia più triste ✓
Miglior coppia
Banner ✓
 
Totale: 39/45.

Recensore Veterano
15/01/15, ore 18:37

Prima classificata al contest 'I'd die to be where you are'
Grammatica e sintassi: 20/20 
Stile e lessico: 15/15 
Attinenza al tema/utilizzo della citazione: 10/10 
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale: 10/10 
Approfondimento dei personaggi/IC: 10/10 
Totale 65/65 
Grammatica e sintassi 
La grammatica è perfetta. Non c’è alcun errore, di nessun genere. Non c’è una singola sbavatura, né di ortografia né di battitura. 
La punteggiatura è impeccabile, così come la sintassi. Non c’è un singolo segno di punteggiatura fuori posto, non una virgola di troppo. Ogni frase è costruita con abilità e precisione. 
Stile e lessico 
Lo stile è eccellente: adoro il modo in cui vari il registro a seconda del punto di vista e a seconda di chi parla. Lo trovo estremamente efficace, perché rende la storia realistica e le battute efficaci. Per questo, trovo perfetto il linguaggio di Tobia e Mattia che contrasta con quello della madre e del narratore. 
Non solo questo: lo stile è scorrevole, estremamente piacevole da leggere, fluido. Ogni frase scorre con il giusto ritmo, senza risultare mai né frettolosa né pesante. Apprezzo moltissimo il fatto che la lunghezza dei periodi vari a seconda del messaggio che quella frase in particolare vuole trasmettere, perché questo rende la lettura dinamica e avvincente, anche se la scena è statica. 
Il lessico è perfetto: ogni immagine è costruita con abilità e precisione che permettono al lettore di visualizzare perfettamente la scena, pur senza infarcire la storia di dettagli superflui. Riesci a trovare l’equilibrio perfetto fra scorrevolezza e completezza, trovando la perfetta armonia fra descrizione e introspezione. 
Hai un vocabolario ampio e vario, e sai esattamente quale parola scegliere per la frase. Come per lo stile, apprezzo moltissimo il fatto che le parole utilizzate dai bambini siano differenti da quelle utilizzate dalla madre e dalla voce narrante. Per questo, non c’è mai una parola fuori posto, non c’è mai un termine che potrebbe essere sostituito con un altro più adatto. 
Attinenza al tema/utilizzo della citazione 
La citazione è utilizzata in modo eccellente. Soprattutto, adoro il modo in cui la introduci: la storia parte con una tale quantità di speranza che, quando il lettore si rende conto di cosa è successo davvero e la frase viene introdotta, l’impatto è devastante. 
Apprezzo moltissimo l’idea di riferire la frase a una madre e a un figlio: il rapporto fra la donna e Tobia è di una dolcezza devastante, e la frase si adatta a loro in modo straordinario. Il tema è rispettato alla perfezione: c’è tutto l’amore della donna per il figlio, tutto il dramma devastante della perdita. C’è il desiderio disperato di ritrovare il bambino perduto, con l’ancor più straziante consapevolezza di non poterlo fare. La donna ci prova, ci prova davvero. Farebbe di tutto per poter essere di nuovo con suo figlio, ma non può. Ci prova, ma deve resistere, deve lottare. Non può arrendersi. 
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale 
Questa storia è completa sotto ogni punto di vista, dall’idea di base allo sviluppo. Il punto di partenza è eccellente, perché in pochissime righe riesci a ricreare il dramma improvviso che colpisce e devasta una famiglia. E lo sviluppo è incredibile, perché assolutamente realistico nella sua tragicità. È così, la vita: si spera che tutto vada bene, ci si convince che tutto possa andare per il verso giusto, e poi non succede. Il contrasto fra l’ottimismo di Tobia e la realtà è impressionante, e assolutamente efficace. 
I riferimenti al Piccolo Principe sono perfetti, perché completamente magnificamente il personaggio di Tobia e la sua famiglia: gli danno una passione, una storia personale, una peculiarità che li rende diversi da qualunque altro personaggio e da qualunque altra famiglia. E ogni riferimento è assolutamente accurato, perfettamente azzeccato. 
La divisione fra i due momenti è ottima: il passaggio fra i due momenti, anticipato dall’ultima frase del primo paragrafo, è effettuato con una naturalezza che distrugge il lettore. 
Approfondimento dei personaggi/IC 
Riesci a costruire dal nulla tre personaggi che hanno una personalità e un impatto emotivo assolutamente incredibili. Rosa, Tobia e Mattia sono personaggi completi, con un modo di muoversi, pensare e soffrire tutto particolare, unico. Ed è qusto che permette a chi legge di affezionarsi a Tobia, alla sua positività, al suo ottimismo, alla sua innocenza dalla prima riga, e di rimanere distrutto quando si rende conto che no, Tobia non ce l’ha fatta e no, non tornerà da sua madre. E la disperazione di Rosa è così assoluta, così realistica che il lettore è costretto a seguirla in ogni singolo passaggio, condividendo la sua sofferenza e la sua lotta. E Rosa non solo soffre: il dolore sembra ucciderla, ma lei non può arrendersi. Non può lasciarsi morire, perché ha una responsabilità verso la famiglia. Ed è questo il dramma più straziante: il dolore pare ucciderla, ma lei non può lasciarsi morire. Deve continuare a lottare, deve sopravvivere, deve andare avanti. Non ce la fa più, ma deve farcela. 

Recensore Master
10/01/15, ore 01:28

Ciao dal tuo Babbo Natale segreto.

Ho trovato questa storia molto toccante, ma per fortuna Rosa non si è suicidata, grazie a quel bimbo di quattro anni che le ha fatto capire che se anche ha perso un figlio, c'è ancora qualcuno che conta su di lei per crescere e per questo deve vivere.

Veramente una bella storia.

Ti auguro un buon 2015.

Baci.
SNeppy.

[Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 4.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love]

Recensore Master
20/12/14, ore 11:56

Questa non vedevo l'ora di vederla pubblicata *.* Uno, perchè è bellissima e perfetta! Due, perchè amo quando ti cimenti nelle originali, sei strabrava anche in questo campo <3
Questa storia è scritta troppo troppo bene: sei partita dal tuo libro preferito e hai costruito dei parallelismi eccellenti, hai intrecciato la storia del Piccolo Principe con la tua storia, hai creato un capolavoro! Mi sono piaciuti tutti i riferimenti che hai usato per collegare il libro alla tua storia, hai saputo rielaborare il tutto alla perfezione!
E hai narrato una storia non facile, una storia di coraggio, perchè una madre che decide di annullare la sua vita per il dolore troppo grande dovuto alla perdita del figlio,e che poi ci ripensa per amore dell'altro suo bambino, ha tanto tanto coraggio e anche spirito di sacrificio: una parte di se stessa, del suo cuore, della sua anima, non ci sarà più, ma capisce che deve farsi forza per l'altro figlio, non può abbandonarlo alla vita senza più un punto di riferimento.
La maestria e la dolcezza con cui hai descritto il tutto è da brividi: insomma, tutto sto mare di parole per dirti che ho amato questa storia, tantissimo <3 Così come avevo amato anche l'altra tua recente originale, la storia di Jack :')
Spero che scriverai qualche altra cosina originale, ti sto apprezzando sempre di più <3
A presto!

bacioni,Giraffetta

 

Recensore Master
18/12/14, ore 13:56

Ciao Kary!
Ora mi devi almeno un pacchetto di fazzoletti!!!!!!!!!!!
Che tristezza, uff, per colpa tua ora sto piangendo tutte le mie lacrime!
Bella, toccante, drammatica e penso tremendamente vera. La madre che non vuole sopravvivere senza il figlio, ma poi arriva l'altro suo piccolo, la Volpe e c'è anche lui di cui prendersi cura...e non può stare con tutti e due, finirà per lasciarne irrimediabilmente da solo uno...
Straziante, davvero!
Complimenti


Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 4.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love

Recensore Master
16/12/14, ore 10:43

[Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 4.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love].

Ciao Kary, innanzi tutto ti porgo il mio regalo,ti piace?
Io sono Faith e sono il tuo Babbo Panzone di Natale.

Adesso scartiamo il regalo: ho scelto questa flash perchè io adoro le storie originali, se posso le preferisco a quelle dei fandoms.
Quindi perdonami se non ho letto qualcosa a cui tieni particolarmente, ma ho spulciato per bene nel tuo profilo e mi sono fatta incuriosire da questa.
La vena drammatica ti viene molto bene, complimenti.
Il paralellismo con il "piccolo Principe" è dolcissimo e molto tenero, Tobia è quasi totalmente non descritto, se non per il colore dei capelli ma in poche righe ti ci affezioni tanto da capire il dolore della mamma.
Leggendola per bene non ho trovato niente da segnalarti, quindi complimenti davvero.
Buon Natale <3

Nuovo recensore
12/12/14, ore 16:51

Ho il diritto di piangere, vero?

Da sempre, il Piccolo Principe mi ha reso un po' malinconica.
Ma questa storia. Questa mi ha reso infelice nel profodo.Mi ha lasciato addosso tristezza e disagio.
E questo era il suo compito.
L'ho amata tantissimo, mi è piaciuto molto il fatto che non si dilungasse più di tanto in spiegazione o descrizioni inutili, perché , alla fine, non ce n'è bisogno.
Hai, però, curato molto i dettagli, come Mattia, che con i suoi capelli rossi assomiglia ad un volpe o l'idea di chiamare la madre Rosa.
La grammatica è perfetta, la lettura scorrevole.
Ti faccio i miei complimenti, è veramente una bella storia.

Alla prossima,
Acid City

Recensore Master
11/12/14, ore 00:03

Come iniziare una recensione? Partendo dalla sincerità, giusto, perciò ti dico già che non ho letto Il Piccole Principe quindi non so niente su ciò che hai spiegato riguardo il morso del cosiddetto serpente o volpe o altri animali.
L'ho letta perché adoro le storielle malinconiche di qualunque genere e poi perché mi attirava l'introduzione; quindi mi congratulo perché è una OS davvero splendida e pregna d'emozioni quasi come se saltassero fuori dalla storia.
Le ho incontrate, toccate e intanto m'immergevo nelle righe della tua OS e cercavo di comprendere il dolore di quella madre - anche se impossibile - ma facendo fatica perché non sono madre, però mi sono messa nei panni della donna ed ho provato una profonda agonia.
In tutta sincerità a me i bambini non piacciono, però di certo non vorrei vederli morire e non mi metterei mai a ridere in quelle situazioni, figuriamoci anche a scrivere queste cose, però non riuscirei a piangere. Sentire dolore, sì, però non oltre. Forse perché non sono ancora madre, non lo so, però ho immaginato di perdere i fratelli della mia più cara amica e sinceramente non ho approvato quella visione.
Quindi... sotto sotto riesco a percepire l'immensa sofferenza che quella madre stava provando così come la voglia di andarsene.

Infine, molto accurata.
Au revoir

Recensore Veterano
09/12/14, ore 15:31

Ho aggiunto questa storia alle preferite prima ancora che la recensissi perché credo meriti davvero ogni tipo di complimento *-*
Scrivi davvero bene, e anche se non ho ancora mai letto Il piccolo principe (è nell'eterna lista di classici che prima o poi divorerò) la situazione e i ruoli dei personaggi si comprendono bene. Soprattutto il dolore di una madre che ha perso il suo bambino, forse il dramma più terribile per ogni donna.
Ma anche la forza che le dá il figlio rimasto, un motivo per cui vivere e sopravvivere anche al dolore più grande.

Davvero, ti faccio moltissimi complimenti, un abbraccio :)