Recensioni per
Lucifer
di workingclassheroine

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/12/14, ore 16:30
Cap. 1:

Eccomi.
Sei super attiva in questo periodo, con mio grande piacere. :3
Prima di tutto, ieri non ho potuto recensire perché ero arrabbiata con te. <_< Insomma, comprendimi, in meno di 24 ore hai pubblicato prima una fluff, rendendomi molto, molto felice. E poi questa, che è angst. e può essere bella quanto vuoi, ma è angst. Prima mi hai illusa con quel fluff stupendo e poi mi spezzi il cuoricino con la angst. E’ stato come vedere l’inizio della loro storia e la fine in così breve tempo. No, no, non si fa. Troppi feels. ç_ç
Tra l’altro non riesco neanche a essere arrabbiata con te, perché mi è piaciuta moltissimo come angst.
Oceano mare non l’ho letto, me l’hanno regalato, ma è ancora nella mia libreria, in attesa di essere letto e penso che recupererò subito questo libro, visto che ha ispirato la tua os.
Devo dire che a differenza delle altre tue storie, questa ho dovuto rileggerla due volte, per capirla bene. All’inizio è risultata un po’ confusionaria, più che altro perché non si capiva bene chi fosse il narratore. la seconda lettura è andata meglio e ho potuto apprezzare appieno la storia.
Come appunti non ho molto da dire, la frase sulle torri gemelle ti è già stata segnalata e quoto quanto detto dall’altra utente.
Per il resto mi è piaciuta moltissimo.
L’inizio con Yoko che si intromette e Paul che fa quella battuta… ahaha, l’ho adorato. Vabbuò, io Yoko proprio non la digerisco e non tanto perché dicono sia stata la causa del loro scioglimento, cosa che non è vera (almeno non al 100%), quanto piuttosto per come ha allontanato John dal suo mondo, da come ha allungato le sue manine su di lui e da certi comportamenti pre- e post-morte che poteva benissimo evitare. Tutta questa manfrina per dire che non ci vuole molto per farmela trovare ancor più antipatica. XD
Comunque, lo stile che hai usato è molto bello e molto particolare. Mi sono piaciuti da morire quei passaggi dove si alternavano frasi di odio e di amore. Penso che sia stata una trovata perfetta per spiegare al meglio cosa stesse succedendo in quel periodo molto brutto della loro vita. E proprio questi passaggi hanno reso straziante la storia. Non tanto l’ambientazione, ma tutti questi momenti dove John e Paul dicevano che ormai era finita tra loro e tra i Beatles, quando in realtà avrebbero voluto fare ben altro. Io ero lì, con il cuoricino in mano, sperando stupidamente che John cambiasse idea, e invece… :’(
"Non guardarmi così, Paul. Mi fai venire voglia di baciarti"
Dio, è stato un colpo al cuore questo, una pugnalata alla schiena con questa lama fredda che non ha fatto altro che provocare una ferita che bruciava. Ah, diamine, ti odio e ti amo per questo. Sappilo. ç_ç
Oddio, ho così tante cose da dire, che non mi vengono le parole. Ah, il paragone tra Paul e Lucifero. Sì, è perfetto, sono d’accordo. Così bello eppure così indisciplinato. Aww, mi è piaciuto da morire.
Insomma, complimenti davvero, sei sempre una bellissima sorpresa.
A presto
kia

Recensore Junior
13/12/14, ore 00:19
Cap. 1:

Ah, è tanto tempo che non passo in questa sezione, sebbene i Beatles siano il mio gruppo preferito. E dire "preferito" è assolutamente riduttivo, sai. Tutto questo per dirti che sono passata nella sezione e la tua oneshot era l'ultima fanfic caricata, così mi sono fondata subito a leggere. Che dire? Sono stata davvero fortunata.

È una bella fic. Si percepisce tutta la tensione che c'era in quel periodo nel gruppo, che hai trasformato in poesia, una mossa davvero azzeccata per una storia su una delle band migliori nella storia della musica. Non so, immagino che gli artisti vivano in questo modo più di altri la loro vita; e per loro che sono gli artisti per eccellenza, non può essere altrimenti. Non ho letto Baricco, ma si capisce che vi è una sorta di citazione nell'elenco, che dà un senso di oppressione e di sconforto ancora più grande: è quasi come se Paul stesse tenendo a mente tutti i passi che lo portano alla fine del suo rapporto con John, e credo che sia una reazione realistica nel suo caso. Non mi è stato difficile, insomma, immaginate Paul mentre pensava tutte quelle cose, dalle accuse nei confronti di Yoko alle battute sarcastiche: il che è un'ottima cosa, perché vuol dire che (almeno per me) hai reso complessivamente bene la sua personalità. Il finale, poi, in cui si susseguono i suoi ricordi con lui e che si conclude con un ultimo, disperato abbraccio, fa arrivare al culmine l'angoscia per un tempo che non tornerà mai più. Né quello dei Beatles, né il loro.

Insomma, credo proprio che ti seguirò, d'ora in poi! Sono felice di averti letta. Ah, un ultimo appunto: cambia l'immagine sulle Torri Gemelle; è azzeccatissima come metafora, ma dato che ci troviamo ancora negli anni 60', Paul non potrebbe mai pensare ad una cosa del genere. Potresti fare lo stesso esempio con un edificio qualsiasi, anche se ho capito che vuoi intendere il senso di smarrimento e di orrore che ha provato qualunque persona in ogni parte nel mondo. È un'immagine molto forte, ma ti suggerisco lo stesso di cambiarla, ripeto, solo per una correttezza temporale.

Spero di poter leggere qualcosa di tuo molto presto! Alla prossima!

~ Val