Ho detto a mia madre che non andavo all'open-day perché ero stanca e dovevo (appunto, dovevo) studiare.
Però mi sono svegliata superfrustrata sempre per la questione di ieri, quindi naruhina angst che nessuno ha scritto in nessuna lingua (mi toccherà cercare in portoghese, a questo punto... ma dubito) e il fatto che io non sappia scriverci sopra perché sono la prima nei fandom ad essere una drogata e riesco a fare quattromila parole solo di SasuSaku. Inoltre (dato che siamo in ballo, balliamo) mi dispiaceva la tua frustrazione per questa storia. Perché so quando ti sei scervellata per farla (oddio, mica tanto ewe) e hai fatto scervellare me per i prompt. Ma ti ho sostenuta e aiutata perché volevo davvero che tu scrivessi. Perché le fiction SS trovate nel fandom sono state belle, sì, ma un po' diverse dalla nostra versione (e c'è sempre quella virgola di NH detta all'inizio che non voglio riprendere per non essere petulante...).
Alla fin delle finite, mi dispiaceva vederla così malcagata, questa storia. E dato che magari recensione porta alla recensione, se qualcuno vede che una storia a qualcun altro interessa.... chissà. E poi è dedicata a me, non potevo non recensire.
Passiamo alle cose importanti (che sarà nient'altro che un rewind delle cose che ti ho già detto).
Il prologo è molto introspettivo, ma necessario. Secondo me, come ti dissi già, poteva essere messo ogni pezzo all'inizio di ogni capitolo/stagione. Ma anche così è bello sia da vedere (ma questo è un complimento a me ahahah) che da capire. Appunto: capire.
Cosa c'è da capire? Che non è la solita associazione stagione -> personaggio. Con questa storia che Sakura sono i fiori di ciliegio è tipo il collegamento più superbanale che uno può fare. Sakura la primavera, Naruto l'estate, Sasuke l'autunno e Hinata l'inverno (gli ultimi due sono intercambiabili, forse, ma sai che posizione ho riguardo a loro e quindi taccio).
Qui no, qui è diverso. Le quattro pseudo-drabble riprendono fedelmente il titolo. Fuubutsushi. Ogni personaggio trova qualcosa, intorno o dentro di sé che gli ricorda una stagione, e questa stagione - per un motivo o per l'altro - la ricollega ad una persona. E' in quel ricordo, quel momento preciso in cui la stagione viene cristallizzata nello spirito (che si fa nella storia secondo un processo di tesi antitesi e sintesi SCUSAMI) della persona a cui si pensa.
Sasuke guarda i fiori del mandorlo appassire e quelli del ciliegio sbocciare e pensa a lui, ma sopratutto a Sakura. A quanto lei rende la sua vita monotona ma tutto sommato felice. Sakura ha ridato vita al giardino immenso degli Uchiha e anche a lui, anche se sono troppo diversi per incontrarsi.
Sakura, che si divide tra lavoro e casa, sente il cambiamento del tempo tutte le volte che esce dall'ospedale e non può far altro che notare che l'estate è alle porte. E' una scena così vivida che mi ci ritrovo: sembra me tutte le volte che esco di casa per andare a scuola, sclerando contro il freddo che aumenta ogni volta o la luce del sole che non arriva mai e mi fa brancolare in una città stile Silent Hill. A Sakura piace l'estate, perché ci si ritrova tutti assieme e, anche se condivide gli aggettivi quali dobe e assurde di Sasuke nei confronti delle gite di Naruto, in fondo è felice di andare al mare o in montagna con loro.
Naruto (♥) è triste perché è finita l'estate, e soffre l'autunno come lo soffrirebbe ogni persona (se imparasse a mettere i pantaloni lunghi, per esempio, avrebbe meno freddo). Guarda le foglie ingiallirsi e pensa alla sua Hinata (finalmente innamorato per davvero, non come in The Last che sembra un illuminato perché vede che Hinata ha scritto il suo nome sul fogliettino) - e chissà, magari anche Hinata, in quel momento, durante qualche missione, stava guardando anche lei le foglie ingiallirsi. Rubando alla SS, sono sotto lo stesso cielo, in fin dei conti, no?
E si conclude tutto con Hinata, la dolce e gentile Hinata. Con questa storia della sciarpa che, nonostante in The Last sia stata tinta e ritinta, qui è sopportabile (apprezzabile solo perché l'hai scritta tu, eheh). Concentrata anche lei nel suo lavoro, nel quanto lei è disposta a fare per migliorare la vita di Naruto, che nonostante tutta la fama e tutti gli amici si sentirà solo in quelle quattro mura. E forse qualcosa di lei, qualcosa che ha fatto lei, potrebbe alleviare la sua solitudine, i buchi che il suo cuore ancora ha. Hinata non aspetta nessuno, perché il solo pensare di essere vicina a Naruto le riempie il cuore di gioia. E' la conclusione al cerchio: sta arrivando l'inverno. Una nuova stagione, un nuovo anno. E lei non può far altro che aspettare e sperare che sia fantastico come quello precedente, e che la mano calda di Naruto stringa ancora la sua.
Beh, ora che ho ripetuto il contenuto del prologo a parole mie con un'analisi che sembra fatta sotto allucinogeni, sarebbe il momento di soffermarmi sull'impaginazione e sul banner... ma dato che li ho fatti io non saprei cosa dire.
Potrei fermarmi qui, anche perché non so cosa dire.
Non ricordavo che scrivere recensioni fosse così soddisfacente... ma lo sono solo se la storia è bella, degna di nota... che mi faccia uscire quello che ho da dire con facilità, ecco. Potrei dire tutte queste cose belle anche su una poesia di Leopardi, domani, eh, sia mai che mi da 9...
Insomma, io qui ho finito. Volevo dare un esempio di recensione a chi magari voleva recensire questa storia ma non sapeva cosa scriverci. Se qualcuno si soffermerà a leggerla, magari scoprirà cose che non aveva colto (e che io ho puntualmente inventato, dato che non so se era tua intenzione scrivere certe cose).
Detto questo, vado a lavarmi che sono arrivati gli Hokage di casa, va.
Buona dormita e buona linguistica
radioactive
♥
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