Ciao!
Premesso che io adoro Hunger Games, c’è da dire che non adoro Nagisa – mea culpa! – ma nonostante ciò leggo volentieri di ogni pairing e personaggio, come dimostra questa mia recensione, purché l’autrice sia in grado di trattare l’argomento della propria narrazione e la propria narrazione stessa. Il tuo caso è associabile al mio pensiero: oltre ad aver deciso per una crossover interessante come questa, hai voluto contestualizzare un’edizione della memoria con più di un tributo per sesso in ogni distretto; a tal proposito, però, mi viene subito da pensare che, forse, la storia delle fiamme poteva essere evitata. Sarà per il discorso di Katniss – alias ragazza di fuoco – sarà per l’idea che Nagisa e Rei attorniati dalle fiamme mi ha un po’ confusa, ma sono andata a controllare il sesto distretto. È quello dedicato ai trasporti, perciò non è bello che non sia stato ben contestualizzato l’elemento delle fiamme dalla loro stilista – oh, lo so, sembra che io stia cercando il pelo nell’uovo, ma giuro che non è così! D:
L’idea mi è piaciuta, anzi, e non ho trovato neppure troppo sgradevole l’inserimento dei puntini di sospensione nella narrazione stessa – io tendo a preferirli nel dialogo per dare una sospensione, non nel testo in sé; tuttavia sei stata brava e non mi sono pesati poi molto, perciò ci tengo a dirtelo!
La caratterizzazione dei personaggi la trovo pertinente sin dall’inizio, forse un po’ troppo estremizzata per il contesto in cui si trovano, perché ho sempre pensato che nagisa abbia un potenziale più tenace, ma ho adorato il fatto che tu abbia puntato lo sguardo su di lui con una spiegazione nel momento della Mietitura, adottando il punto di vista iniziale di Rei. Forse sarà che gran parte della storia ricalca Hunger Games e non ha troppe differenze dall’incipit che si vede nel primo film, per dire, ma apprezzo comunque l’idea, essendo di per sé una crossover – anche se, come detto, avresti potuto portare elementi più innovativi.
Ammetto che uno dei motivi che non mi fa amare Nagisa è proprio questo: il suo comportamento che, per citarti, è una grande scocciatura – e io detesto i caratteri come il suo, gomen!
Se da un lato avrei preferito sondare nel dettaglio le loro disavventure lungo il tragitto dalla Mietitura al termine degli Hunger Games, dall’altro non so se tu abbia davvero fatto la scelta giusta: racchiudere una storia tanto complessa in così poche pagine, in una sola OS, è un po’ azzardato, però Nagisa e Rei sarebbero stati parecchio difficili da mantenere per capitoli e capitoli. Ammetto, però, che sarebbe stato ugualmente interessante.
L’ambientazione in sé (il fatto che ci sia stata una foresta e altri riferimenti come il cibo velenoso o i ragazzi che fuggivano da una valvola degli strateghi che potrei paragonare alla nebbia velenosa – anche se si tratta della lava – e altre circostanze) non l’ho trovata particolarmente innovativa e un po’ mi dispiace, anche perché parecchie delle situazioni ricalcano le principali di Hunger Games; sono conscia del significato della parola crossover, ovviamente, ma tendo sempre a preferire laddove l’impronta dell’autore si nota di più – prendi ad esempio la storia della vegetazione colorata: ecco, quella è stata un’innovazione nel suo duplice aspetto letale, perché non mi ha ricordato le bacche, bensì un contesto quasi equatoriale.
Carina l’idea della farfalla, comunque (delle, rettifico) che ha leggermente sostituito gli aghi inseguitori, ma finisco con il chiedermi molte cose sul finale. È angst, certamente, e io adoro l’angst, ma non riesco quasi a comprendere se tu hai voluto lasciare un finale aperto per lasciare la scelta al lettore o perché lo preferivi in questo modo (?) – vuoi per fluffosità interiore, vuoi per sadismo verso i personaggi che ti piacciono XD (in tutti i casi, comunque, posso capirti)
Ad ogni modo, quantomeno, differisce dai progetti di Rei e questo mi è piaciuto!
In conclusione, la storia è stata scorrevole e l’ho trovata anche ben strutturata, ma alcuni tratti mi sarebbe piaciuto leggerli in modo più approfondito e meno superficiale (per esempio la colata di lava dal monte/vulcano, giusto per renderla meno dispersiva) per non avere un’esagerazione di potere da parte degli strateghi. Conoscendo Capitol City, credo che agli spettatori sarebbe piaciuto vedere più sangue e violenza tra un compagno e l’altro, cosa che per un’edizione della memoria a doppi protagonisti sarebbe d’obbligo.
Complimenti, comunque, hai fatto un buon lavoro ♥
Alla prossima,
xoxo |