Ieri sera ero troppo provata dalla lettura per esprimermi al meglio, ma ora l'urgenza chiama e mi auguro di compensare almeno in parte le emozioni che, come sempre, mi regali.
Dire che questa sia la migliore hiddlesworth in circolazione non rende merito, a mio avviso, al lavoro che hai compiuto sui personaggi, perché pretenderebbe di collocarla sul piano delle ficcyne da due soldi. Qui dentro, invece, c'è una storia di uomini e c'è - FINALMENTE - una storia di emozioni. La tua scrittura pulita, precisa, chirurgica nell'esplorare la psicologia dei protagonisti mi ha convinta una volta in più che le storie d'amore non sono un male, se quell'amore è un'avventura e un percorso di crescita. Io, del resto, sto leggendo 'Field' quasi fosse un Bildungsroman.
In questo capitolo, Tom è chiamato a confrontarsi con i propri fantasmi, primo tra tutti quello che Chris l'ha costretto a guardare, a riconoscere, a metabolizzare: la relazione che hanno intessuto è, infatti, uno specchio che riverbera lo spettro di un io feroce, la paura viscerale non solo di non essere amato, ma di non meritare amore.
Inutile dire che voglio presto il resto (anche in via di spoiler orale: mi accontento) e che mi auguro Patato faccia il suo sporco lavoro, lo pieghi a squadra e, per la miseria, LO LIBERI (o lo esorcizzi, che sarebbe un po' la stessa cosa). |