Recensioni per
Paint you wings.
di Rallienbow_

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/03/15, ore 15:49

SESTA CLASSIFICATA

Al Contest: "Sangue di Drago"


Paint you wings

Di
Rallienbow__



Grammatica, Ortografia, Punteggiatura: 7,5/10

Beh direi che non sei andata così male in questo punto, anche se qualche rilettura in più avrebbe sicuramente giovato alla storia, questo perché la maggior parte degli errori sono state semplici sviste, che potevano essere facilmente colte e corrette. Questa non è una critica, è solo un mio consiglio e poi da che pulpito visto che io non rileggo mai le storie dopo averle scritte (ho il terrore che mi metterei a modificare troppe cose… ^^’’).
La punteggiatura era abbastanza corretta, forse un po’ troppo abbondante di virgole e punti fermi ravvicinati (ma di questo parleremo nel dettaglio nel prossimo punto).
Prima di passare agli errori veri e propri ho alcuni brevi discorsi generali da farti.
Quando scrivi i dialoghi lasci sempre uno spazio tra i trattini e il contenuto degli stessi: non che sia un vero e proprio errore visto che ci sono molte discussioni al riguardo (diciamo che dipende un po’ da casa editrice a casa editrice), però io sono per la forma in cui non si lascia lo spazio tra i trattini e le parole (esempio: -Max, vieni qui!-). A questo proposito, poi, vorrei dirti che alla fine di ogni dialogo hai quasi sempre lasciato un doppio spazio tra il trattino e l’inizio della frase successiva; ti consiglierei quindi di rivedere il testo per correggere queste sviste; non te le ho riportate tutte perché è stato un errore diffuso e comunque facilmente identificabile.
Un altro errore che non ti ho riportato puntualmente, ma che ho preferito indicarti qui, è il seguente: il termine “draghessa” non è propriamente corretto, sarebbe meglio usare “dragonessa” oppure “drago femmina”; di nuovo non te l’ho riportato perché questa parola era concentrata solo nei capitoli iniziali e in quelli finali e mi sembrava brutto riprendere l’errore ogni due righe.
Inoltre, per puro scrupolo personale, ti consiglierei, soprattutto quando scrivi in terza persona, di non abbreviare il nome dei personaggi, visto che il lettore potrebbe essere tratto in inganno (ovviamente questo è un mio parere e tu sei liberissima di seguirlo oppure no… u_u).
Per ultima una domanda… quando parli di Leo, ti riferisci alla razza Gatti dei Draghi; solo che qualche volta scrivi Gatti in maiuscolo e altre in minuscolo, non sapendo se era intenzionale o cosa ho preferito sorvolare e chiedertelo qui.

Stile e Lessico: 6/10

Mi dispiace molto dirlo, ma lo Stile che hai usato nello scrivere questa storia e il Lessico non mi sono piaciuti molto nel loro insieme e nel dirlo ripeto che è solo un mio parere personale, che è A ME che non è piaciuto, ok?
Partiamo dallo Stile: l’ho trovato un po’ troppo caotico e affrettato, fornisci una miriade di informazioni dei personaggi, e questo è un bene, però lo fai in maniera troppo confusionale per i miei gusti. Ricolleghi le informazioni a ricordi più o meno recenti dei personaggi, e questo va bene, ma le notizie sono esagerate per una scrittura in terza persona; se avessi scelto di scrivere una storia in prima persona, avrei capito l’eventuale disordine nei pensieri del protagonista visto che, in fondo, non sempre abbiamo il controllo sui nostri pensieri e quindi basta un semplice suono o un odore a scatenare i ricordi e a farli riemergere. Ma vista la terza persona, avresti dovuto calibrare maggiormente le tue scelte, decidere magari di omettere quell’informazione in quel punto, oppure solo accennarla, per poi riprenderla in seguito e approfondirla, però cercando di dare una sorta di logica alle informazioni fornite.
Te lo volevo far presente perché alla prima lettura, quella che faccio più velocemente per orientarmi sulla storia, non ci ho capito molto e sono dovuta tornare spesso sui miei passi per essere certa di aver o meno compreso quello che si stava dicendo o a chi era riferito quel dato pensiero.
Per questo motivo ti consiglio di rileggere il testo e riordinare un po’ i ricordi di Victoire e degli altri personaggi, perché, lo ammetto, c’è un po’ di caos… ^^’’
Un’altra cosa che ha appesantito un po’ la narrazione è stata in parte la punteggiatura: non è del tutto scorretta, ma l’ho trovata più simile a quella di una scrittura in prima persona piuttosto che per uno Stile che usa la terza. Ci sono troppe pause, troppi punti fermi che rendono la narrazione particolarmente veloce; poi, di colpo, arrivano dei periodi lunghissimi, dovuti alle descrizioni o alle spiegazioni, che ne sono totalmente o quasi privi e che quindi ti fanno desiderare una pausa nel mezzo, giusto per riprendere fiato, per assimilare le tantissime informazioni che si sono fornite fino a quel punto. Questo è quello che si potrebbe fare quando si descrivono i pensieri di qualcuno come se si fosse direttamente nella sua testa: prima un elenco di azioni, poi quando qualcosa ne cattura l’attenzione, lunghissime descrizioni.
E questo senza contare il fatto che ho avuto una lieve impressione di rapidità, di fretta nello far scorrere gli avvenimenti e quindi di concludere la storia: quello forse è colpa mia e del limite di parole che ho dato; ma leggendo ho avuto quest’impressione di fretta, di voler concludere rapidamente la vicenda, forse è sbagliata o forse no.
Come ti ho consigliato nel punto precedente, riprenderei in mano la storia e a mente fredda tenterei di darle una sistemata, provando a omogeneizzare le sue parti, tentando di cambiarne il ritmo, aggiungendo o togliendo descrizioni e informazioni, per rendere il tutto più fluido. Soprattutto nella parte finale, dove il ritmo diventa davvero incalzate e gli avvenimenti si susseguono con troppa rapidità: anche qui va bene che nei momenti d’azione i fatti vengano narrati con una rapidità maggiore, però tu l’hai fatto un po’ troppo, perché comunque bisogna dare tempo al lettore di immaginarsi la scena.
Spero di essermi spiegata abbastanza bene… ^^’’ … in caso contrario non esitare a chiedere.
Passando al Lessico, anche quello, purtroppo, non mi ha fatto impazzire: anche qui ho notato che passi da un Lessico semplice e di uso comune a uno molto più forbito, più aulico e non parlo di quando Victoire si relaziona con Xavier, ma proprio in generale; la ragazza fa delle affermazioni da adolescente qualsiasi (e questo va bene) e poi, ogni tanto, spuntano fuori delle parole che paiono fuori dalla sua portata. Anche qui ti consiglierei di omogeneizzare un po’: rendere o tutto di livello medio-alto oppure tutto di livello più comune altrimenti c’è troppa discontinuità da una frase all’altra. Nei dialoghi questa cosa va bene, visto che ci sono delle usanze particolari (come tu stessa hai sottolineato), ma anche in questo caso c’è da calibrare molto bene le tue scelte. Per farti un esempio lampante ed esplicativo prendo quello tra Xavier e il capo della sua Gilda: hai detto che quando ci si relaziona con qualcuno bisogna usare un certo linguaggio, invece quando Xavier parla con il re, usa un linguaggio di tutti i giorni (con affermazioni da adolescenti terrestri, tra l’altro) e questo mi suona strano… se bisogna mantenere un certo livello lessicale con degli sconosciuti, con il proprio re non bisognerebbe fare altrettanto se non ancora meglio?
Poi ci sono le ripetizioni che, in alcuni punti, erano fin troppo ravvicinate (“urlo-urlava” per fare un esempio) che potevano essere facilmente essere sostituite da dei sinonimi, anche perché a trovarsi di fronte sempre le stesse parole alla lunga ci si annoia.
E per ultimo, ma non meno importante, avrei da discutere proprio sulla forma di alcune frasi: alcune azioni sono date per scontato che si posizionano dopo altre, per esempio: “si avvicinò alla porta, poi l’aprì” … è chiaro che prima ci si avvicina alla porta e dopo la si apra, non è quindi necessario aggiungere quel “poi”, si potrebbe quindi scrivere semplicemente: “si avvicino alla porta e l’aprì”.
Altra piccola cosa, ci sono delle minuscole imprecisioni sparse per il testo… Candice e Victoire hanno ventitré anni, non sono ancora vere e proprie “donne”, sarebbe meglio definirle “ragazze”.
Con questo ho concluso questo punto: spero di essere stata chiara ed esaustiva nelle mie spiegazioni, ovviamente non ti obbligo e rivedere il tuo Stile solo perché a me non va troppo a genio, ognuno ha il suo; i miei sono semplici consigli, eh! ;)
Però qualche rilettura al testo, a mente fredda, gioverebbe molto alla narrazione, credimi… u_u

Caratterizzazione dei Personaggi: 10/15

Per quanto riguarda i personaggi hai fatto un lavoro mediamente buono: la protagonista e i coprotagonisti sono ben caratterizzati, ma lo stesso non posso dire dei personaggi secondari che non sono stati molto approfonditi e, soprattutto, sono stati affetti da contraddizioni sparsa che mi hanno fatto arricciare un pochino il naso, ma vediamo di andare con calma e con ordine (e sperando di non perdermi niente per strada).
Per prima cosa Victoire… quando ho letto che era una giovane universitaria al suo ultimo esame mi sono intenerita molto e il fatto che si agiti tanto quando poi, alla fine, riesce sempre a prendere dei bei voti mi ha ricordato molto me stessa. Fin qui, quindi, l’ho davvero apprezzata: sembra una ragazza molto semplice, i cui problemi non sono né più grandi né più piccoli di quelli di tutti i giovani della sua età (tranne forse il bruciare le tende! XD).
Ma quando viene catapultata nel mondo dal quale i suoi nonni giungono le cose cambiano: in pochissimo tempo Victoire muta drasticamente, diventando seria, determinata, ma non perdendo del tutto quella sua strafottenza che caratterizza molto i ragazzi di oggi (il suo fare battute, il continuo punzecchiare gli altri). Proprio a questo proposito vorrei farti notare una cosa che ho trovato un po’ stonata: è vero che Victoire probabilmente non ha altro da fare che concentrarsi sull’apprendere gli usi e i costumi di quella terra così nuova per lei, però mi sembra un po’ improbabile che riesca a gestire magia e linguaggio così in fretta, personalmente avrei fatto passare più tempo, magari un mesetto, così che si potesse ambientare un po’ meglio, che potesse davvero imparare a vivere come gli abitanti del luogo, non so se mi spiego… una settimana o poco più è un po’ troppo poco per assimilare così tante informazioni. È come se dovesse studiare per un esame, non basta appiccicarsi le cose nel cervello in una settimana e dimenticarsele qualche giorno dopo.
Alla vigilia della partenza scopriamo che la nostra protagonista è innamorata e non di una persona qualsiasi, ma della sua migliore amica e allo stesso tempo scopriamo che Leo e Xavier sono a loro volta amanti (una cosa che di nuovo non mi torna del tutto, ma ne parleremo dopo quando analizzerò anche quei personaggi). Come idea mi è piaciuta, perché a me piacciono molto le relazioni omosessuali e tutte le conseguenze che queste portano, però avrei dato degli indizi, invece di partire di punto in bianco con questa relazione: nel senso, se Victoire è così innamorata di Candie, forse era meglio parlarne anche prima, o almeno accennare che Candie oltre a passarle gli appunti era anche la sua amante, ma di nuovo è solo un’idea mia, però trovo che sarebbe stato carino e, soprattutto, avrebbe incuriosito ancora di più il lettore scoprire del loro amore un po’ alla volta. Tra loro, oltretutto, non mi è tornata del tutto nemmeno la loro riappacificazione finale: è vero che la situazione le ha sicuramente unite come amiche e come amanti, però è successo tutto troppo in fretta per i miei gusti, all’inizio c’è ancora la rabbia per quello che hanno fatto e che si sono dette quando hanno litigato, poi ci sono delle prese in giro, come se fossero semplicemente sedute al bar e alla fine fanno semplicemente pace? Non mi torna molto, anche perché tu stessa avevi scritto che per Victoire non era così facile dimenticare la loro litigata e poi basta un “ti amo” per tornare quelle di prima? Sarebbe stato meglio una riappacificazione momentanea e poi un testa a testa quando tutto era finito.
A parte queste incongruenze, il personaggio di Victoire mi è piaciuto… u_u
Passando a Leo, lui mi ha molto incuriosito come personaggio: all’inizio ho pensato subito che fosse una sorta di cattivo della situazione visto il “rapimento” di Victoire, poi ho pensato che fosse una sorta di creatura doppiogiochista, di quelli che usano le parole e le rigirano per obbligarti a dire a tutti i costi quel “” che tanto bramano, che desiderano solo tirarti dalla propria parte. Pian piano, ho iniziato ad apprezzarlo un po’ di più: perché è vero che riesce a usare le parole per farti fare un po’ quello che vuole, ma lo fa a scopo di bene, per portare quella pace che tutti mirano, ma che non riescono a ottenere per i motivi più svariati.
Alla fine sono perfino riuscita ad apprezzarlo, dimenticandomi per un attimo che fosse un Gatto (sì, io e i gatti non andiamo proprio d’amore e d’accordo… ^^’’), anche perché il suo comportamento così sincero e fedele mi ha ricordato più un cane che un gatto; in pratica, alla fine sono riuscita ad apprezzarlo ed è questo l’importante; anche se ci sono un paio di cose anche su di lui che non mi tornano, ma che riguardano soprattutto l’aspetto fisico. Alla sua prima comparsa scrivi che gli occhi di Leo sono verdi, in quello successivo sono blu… magari ho capito male io, ma ti consiglierei di controllare questo dettaglio. Inoltre accenni alle orecchie del Gatto, ma la coda…? Non avevi mai parlato di una coda e verso la fine, quando Leo parla con Iris per la seconda volta, questa spunta magicamente. Forse avrei aggiunto un piccolo accenno in precedenza così da non lasciare il lettore così spiazzato quando legge questi dettagli… ^^’’
Al contrario Xavier mi è piaciuto subito, sarà il modo elegante con cui si è presentato, sarà la sua pacatezza, o sarà semplice simpatia istintiva (come per Victoire), ma ha fatto breccia nel mio cuore. È un personaggio che racchiude tante belle qualità: dalla passione che mette in ciò che crede, dalla sua forza di volontà, alla sua gentilezza… ha davvero molte belle qualità, non per niente l’ho adorato.
Forse è proprio per questo, perché alla fine li ho amati tutti e due, che mi ha fatto strano la loro relazione: come ti ho già detto a me piacciono le coppie gay, però loro proprio non ce li avrei visti, sia perché erano entrambi troppo impegnati nella rivolta contro le creature del caos, sia perché il loro atteggiamento non me lo lasciava intendere, non così bene, almeno. Qui qualche lieve segnale che potessero essere amanti c’era, però, non so, forse ho cercato di ignorarli perché non ce li vedevo… senza contare la loro litigata finale (quella di quando Xavier era prigioniero), mi ha fatto credere che si sarebbero davvero separati e forse, lo confesso, un po’ ci speravo e un po’ no. Non so bene, sono stata molto combattuta sulla loro relazione e continuo a esserlo. Da una parte c’è la mia vena yaoista che m’impone di amarli, dall’altra non so, non riesco ancora a vederli assieme! >.<
Magari ad averli conosciuti meglio, ad aver avuto ancora più dettagli sulla loro storia (Leo accennava qualcosa sul loro incontro, ma è stato brutalmente stroncato a metà! >.<), mi avrebbe aiutato a prendere una decisione… diciamo che mi astengo da un voto sul loro rapporto, perché non riesco ancora a identificarlo. ^^’’
Per ultima, ma non meno importante degli altri, troviamo Candie, che all’inizio pare un semplice personaggio secondario e invece è la chiave per la salvezza, per vincere questa lotta tremenda contro le creature del caos. Ho avuto l’impressione che Candie fosse una ragazza solare, simpatica e disponibile, ma estremamente insicura, che teme i pensieri degli altri eppure, nel momento giusto, riesce a dimostrarsi forte e sicura, capace di mantenere il sangue freddo solo per amore.
È stato un personaggio forse un po’ troppo standardizzato proprio per questa sua capacità di mandare via la paura nel momento giusto, ma non mi è dispiaciuta per niente. Di nuovo, forse avrei speso qualche parola in più su di lei, ma poi ripenso al limite di parole imposto, quindi taccio… ^^’’
Passando ai vari personaggi secondari, come ti dicevo, non li ho trovati tutti così ben caratterizzati da darti il punteggio pieno per loro: alcuni personaggi compaiono per pochi capitoli e poi spariscono senza lasciare più traccia, come per esempio Linuil, la nipotina di Victoire, che non ho ancora capito se fosse una nipote biologica o cosa. Oppure altri che, alla fine, vengono liquidati (e passami il termine, please, non ne conosco di migliori! >.<) in poche righe, come Eneka, la madre della protagonista, pareva un personaggio importante visto che è stata più volte ripresa e poi è sparita di punto in bianco, una cosa che mi è dispiaciuta molto visto che pensavo a un rapimento, quando ho letto di Illith al fianco di Kristjian. Altri personaggi ancora vengono citati, ma poi non si sa che fine abbiano fatto, tipo Evar, il nonno di Victoire, il Metaforme da cui ha ereditato i poteri… lui viene citato all’inizio e poi non si sa più niente; è morto? È scappato? È sparito?
Tutte domande che mi sono posta (assieme a molte altre) che non hanno trovato alcuna risposta.
Per restare sulla famiglia, vorrei spendere anche due parole su nonna Iris: lei l’ho adorata per il suo bel carattere e proprio per questo le avrei lasciato più spazio (e le avrei dato maggior spessore, non so nemmeno quanti anni abbia… ^^’’), così come avrei lasciato più spazio a sua figlia Eneka, essendomi convinta che fosse davvero un personaggio fondamentale nella storia, e invece compare solo all’inizio e poi sparisce, per ripresentarsi solo alla fine… un vero peccato.
Ho lasciato per ultimi i cattivi perché io per loro sono davvero malata (ma proprio da manicomio, tifo sempre per loro in qualsiasi cosa legga o guardi), perché sono convinta che siano i personaggi più difficili da gestire proprio per via della loro complessità: non possono alzarsi un giorno e dire “che facciamo oggi? Massì, conquistiamo il mondo!” … no, devono esserci della cause dietro, delle spiegazioni che li portano a compiere certi gesti, che li portano a certe decisioni che influenzano non solo la loro vita, ma quella di tutti.
Forse è per questo che i due cattivi della storia mi hanno lasciata un po’ perplessa: non ho trovato un perché a questa loro cattiveria… sì, volevano avere il potere, ma deve esserci un motivo sotto no? Per questi motivi non li ho trovati molto caratterizzati, manca quel perché che è alla base di tutto, che ti fa comprendere i motivi delle loro azioni.
Di nuovo avrei speso qualche parola in più su di loro, cercando di approfondirne la caratterizzazione, rendendoli un po’ più personali, diversi dai soliti antagonisti che fanno una data cosa solo perché gli gira così (mi riferisco alla torture a Victoire e Xavier, per esempio).
Il materiale su cui lavorare era buono, ma non l’hai approfondito come avresti dovuto secondo me.

Caratteristiche del Mezzodrago: 3,5/5

Le caratteristiche di Victoire, la nostra Drekimannvera preferita (e unica! XD), sono diverse e tutte acquisite in particolare dai nonni, e poco dai genitori, una cosa che beh, un po’ mi ha fatto strano (sarà che ho da poco ripreso in mano genetica e quindi sono particolarmente puntigliosa su certi argomenti).
È per metà una dragonessa e in parte anche una Metaforme (creature che, in effetti, avrei voluto incontrare in prima persona), per questo riesce a confondersi molto bene come umana senza destare grandi sospetti a parte i suoi capelli curiosi e il fuoco che, qualche volta, lascia involontariamente le sue labbra. E qui vorrei fermarmi un momento visto che, nella parte finale della storia, Victoire riesce a sputare una fiamma particolarmente potente, e di tutti i colori dell’arcobaleno, mentre Leo stesso diceva che avrebbe dovuto allenarsi duramente e per molti anni prima di controllarla? È forse dovuto al suo essere una Drekimannvera? O a qualcos’atro?
Avrei cercato di trovare una spiegazione a questo dettaglio, magari anche ricollegandosi a qualche leggenda o qualcosa di simile.
Oltre a questo, Victoire ha anche acquisito una certa capacità di usare la magia, cosa che, penso, sia merito del padre (anche se lei nega, ma io ne sono certa, è una questione genetica) e di nuovo… è un peccato che non ci sia alcuna spiegazione del perché è in grado di usare quel tipo di magia; io sono curiosa per natura e tutte queste domande lasciate in sospeso mi hanno un pochino deluso.
In definitiva, Victoire era un materiale molto buono per inventare caratteristiche particolari, interessante e originali; hai fatto delle scelte che ti hanno portato a prediligere alcune caratteristiche su altre e, purtroppo, non tutte sono molto originali nel contesto, ma ho trovato carino il modo in cui hai deciso di gestirle quindi ho optato per un punteggio mediamente alto.

Descrizioni Generali & Ambientazioni: 7/10

Le descrizioni degli ambienti sono sufficienti a far immaginare al lettore l’intorno in cui si trovano in quel momento i protagonisti, però, purtroppo, per via dello Stile un po’ caotico come ti ho detto prima, non sono riuscita ad apprezzarle appieno. C’è troppo stacco tra la narrazione e le descrizioni che, in qualche modo, sembrano piuttosto forzate, immesse nel contesto in modo troppo violento e confuso, che obbliga il lettore a ritornare più volte su quelle parti per capire se ha davvero letto bene oppure ha saltato qualche passaggio.
Come ti dicevo per lo Stile, c’è ancora un po’ da lavorare, magari introducendo le descrizioni un po’ alla volta, con maggior calma, così che il lettore si senta in qualche modo trasportato e riesca a immaginarsi la scena con gli occhi della protagonista. Non so se riesco a spiegarmi bene su questo punto… ^^’’
Per quanto riguarda le descrizioni dei personaggi… nì.
Per alcuni hai fornito descrizioni di base per poterli identificare nel contesto, ma per altri non l’hai fatto (tipo per Kristjian, per Iris, per Eneka) e questo lascia un po’ un punto interrogativo sull’aspetto. Qualche pennellata avresti potuto darla qua e là, qualche tocco di colore, ma senza ricadere in errore: come è successo per gli occhi di Leo e per quelli di Illith (che prima sono azzurri e poi grigi).
Ripeto anche con il rischio di risultare noiosa, una bella rilettura a mente fredda ti aiuterà di certo a focalizzarti sui dettagli che ti sono sfuggiti in fase di scrittura e il confronto anche con altri scrittori ti aiuta di certo a capire dove puoi migliorare e dove vai già bene così.
Di nuovo, io non sono una maestrina e di certo non sono perfetta come ben puoi vedere, ma spero che il mio commento ti aiuti a migliorare ancora di più. ^^

Oggetto Magico: 10/10

Ok su questo parametro sono mooooooooooooooolto soddisfatta! ^^
Questo perché mi hai ingannato all’inizio della storia, facendomi credere che l’Oggetto Magico fosse una semplicissima tavoletta spezzata in quattro parti che andava riunita per sprigionarne il potere, una cosa che, in effetti, mi aveva fatto alzare leggermente gli occhi al cielo con un: “oh, sempre la solita storia degli oggetti magici da trovare e riunire” … una cosa già vista e scontata, in poche parole.
E invece, sorpresa!
La tavoletta è sì importante, perché è comunque un oggetto magico dai poteri grandissimi (o così mi è parso di capire), ma quello vero è tutta un’altra cosa.
Come idea di base non è nemmeno lei molto originale detto con franchezza, di libri magici ne ho visti a centinaia con tutti i libri Fantasy che ho letto… però mi è piaciuto particolarmente come hai deciso di gestire il tutto: ovvero che bisogna trovare la storia adatta all’interno del libro e che bisogna usarlo come mezzo per spazzare via il male.
Accidenti! Una cosa davvero geniale che mi è piaciuta un sacco! ^^
Senza contare l’aria di magia e stupore che si respira quando Victoire segue Xavier sottoterra, la storia del cielo l’ho amata particolarmente! ^^
Quindi, complimenti, mi hai davvero stupito, sei stata proprio brava! ^^

Trama: 6/10

Come Trama generale mi è piaciuta molto: ci sono quei colpi di scena che sanno tenere il lettore incollato allo schermo e gli fanno scorrere come un pazzo di pagina in pagina per scoprire ciò che accade in seguito.
Nonostante questo ho alcune cose da dirti e che, purtroppo, non penso che apprezzerai appieno: è una bella storia, ha una bella Trama, ma ci sono diversi buchi in essa e anche alcune incongruenze, senza contare che lo Stile che hai usato me l’ha fatta trovare un po’ lunga da leggersi.
Per prima cosa… come si fa a passare da un mondo all’altro così in fretta? Victoire ci è caduta dentro per via della pietra che le ha dato Leo, ma tutti gli altri…? Come fanno? C’è un portale, una formula magica, un oggetto o cosa?
Penso che sia una domanda che ci si pone spontaneamente e sarebbe carino darle una risposta, non trovi?
Questa è la domanda che mi più premeva porti, ma adesso possiamo andare con più ordine…
Parliamo di Iris (ripeto, io l’adoro! *Q*)… Iris fa parte dei Vindur, i Draghi della Terra dell’Aria, no… allora perché si trovano così bene con l’elemento acqua? Inoltre, Leo afferma che hanno riconosciuto Eneka durante la guerra per via del fuoco che sputava, solo giallo, senza sfumature, proprio come sua nonna… allora perché all’inizio della storia, parlando di Iris, scrivi che lei amava sputare fuoco e che lo stesso era di svariate sfumature? Lo decideva forse lei?
Quando compare Victoire lei si strofina gli occhi la mattina, appena sveglia, poi afferma che non dovrebbe farlo… ma questo perché? È una cosa che, sinceramente, non ho proprio capito… ^^’’ … in seguito non hai approfondito il discorso e quindi mi è rimasto il dubbio. È qualcosa legato alla sua forma di drago o a qualcosa di simile? Rischia che cosa a stropicciarsi gli occhi? Non so se è stata una dimenticanza voluta o cosa.
Saltando la parte sugli allenamenti di Victoire (di cui abbiamo già parlato precedentemente), ancora non si spiega bene come Victoire riesca a usare così bene la magia anche dopo poco tempo, penso che ci sia lo zampino di suo padre, benché le negazioni, altrimenti la cosa non si spiegherebbe e non avrebbe molto senso. Facendo ancora un passo avanti, quando arrivano al villaggio della Gilda di Xavier… com’è possibile che la comunità sia così esegua da essere raccolta tutta attorno a Victoire e Xavier? Non dovrebbero essere in molti più? In fondo sono i custodi di uno dei pezzi della tavoletta, non possono essere così pochi.
Al primo incontro con Kristjian lui afferma di non sapere chi sia Victoire, mentre due battute dopo sa che è sua figlia, che stava con Leo, che non l’aveva mai fatta perdere di vista… non è un po’ un controsenso? O la conosce o non la conosce, corretto? Avevo pensato che Kristjian avesse saputo di lei tramite Illith che aveva strappato della informazioni a Eneka (visto che era sparita proprio dopo aver parlato con lei); ma queste mie supposizioni non hanno trovato una base solida su cui appoggiarsi, quindi non credo di aver capito bene come Kristjian avesse saputo di sua figlia.
Altra cosa… da come hai descritto e da quello che ho capito io, Victoire e Candice abitano assieme… ma con anche il resto della famiglia di Victoire e la cosa mi sembra un po’ strana, cercherei di rivedere anche quella parte perché lascia intendere questo, soprattutto quando Candice dice che va a prendere il libro della nonna in camera sua.
A proposito di questo, Candice afferma che il libro di sua nonna era scritto in termini incomprensibili, ma poco dopo cerca una storia con le caratteristiche che le sono state dettate da Leo come se per lei non fosse un problema leggerlo. È forse andata a memoria? Mi pare un po’ strano visto che non riusciva a comprendere cosa c’era scritto.
Un’incongruenza piuttosto evidente è anche questa: “L’aveva visto, sua nonna glielo aveva raccontato subito dopo il suo primo incidente con il mondo magico.” Candie non sapeva nulla del mondo magico (da come ho capito io quando Leo scopre che è una Testimone), quindi non dovrebbe aver mai avuto incidenti con il mondo magico, no?
Un’altra cosa che non mi torna molto è, appunto, il rapporto tra Victoire e Candie: mesi passati a litigare che vengono dimenticati in un secondo, ma di questo abbiamo già parlato e quindi eviterò di stressarti ancora; anche se mi domando dove Candice abbia preso quelle chiavi.
La parte che poi ho trovato più confusa e incongruente è la parte finale: come fa Illith a prendere Xavier quando lo stesso era ancora chiuso in gabbia? E perché quando Leo scatta per salvarlo dall’acido, non riesce a raggiungerlo? C’era forse una barriera magica o qualcosa del genere che l’ha fermato? È possibile visto che Kristjian è uno Stregone, però sarebbe meglio specificarlo, oppure cambiare proprio la scena, mettere un po’ di azione in più.
Anche la conversazione tra Victoire in forma di drago e Leo mi è parsa un po’ strana… insomma, nel mezzo del combattimento e del pericolo loro si mettono a parlare e a scambiarsi battute? Forse è da loro visto che sono personaggi molto elastici, ma personalmente avrei fatto emergere il loro lato più maturo, almeno in un momento come quello.

Ho poi un’altra serie infinita di domande: sulla nascita di Victoire, su come Illith e tutti gli altri raggiungono il castello di Kristjian, sui rapporti amorosi in generale che, secondo me, per certi versi andrebbero rivisti, di nuovo su come Victoire sia in grado di sputare un fuoco così potente così facilmente e di come riesca a usare così bene la magia… e molte altre domande che non hanno trovato risposta e che, secondo me, la meriterebbero… il mio consiglio è sempre lo stesso: una bella rilettura generale per cercare di rispondere a tutte queste domande.
So che ci vorrebbero tantissime parole in più rispetto a quelle che io ho concesso, piuttosto non si danno così tante informazioni superflue e si predilige altro, non so se mi spiego…

Rispetto del Tema: 4/5

Mi hai parlato della vita di questa giovane studentessa universitaria che viene sconvolta nello scoprire la verità su chi è e da dove viene, viene trascinata in una guerra di cui non sapeva l’esistenza, ma in cui si tuffa anima e corpo.
Più che analizzare il suo essere un Sangue di Drago, ne hai tracciata l’evoluzione psicologica, una cosa che, benché esca un po’ dal tema proposto, mi è piaciuta molto, così come il fatto che il Drago originale della sua famiglia fosse la nonna.
Nonostante tutto hai gestito abbastanza bene questi particolari, brava! ^^

Originalità: 9/10

Anche qui sei andata molto bene, brava! ^^
Ho trovato moltissimi elementi interessanti in questo tuo magico mondo: dai fumetti che compaiono sopra le teste delle persone (una cosa che ho davvero amato, mi ricordano i fumetti che leggo sempre! ;) ), agli usi e costumi di queste società strane e bizzarre, al cielo sottoterra e quant’altro.
Hai saputo stupirmi e incuriosirmi spesso e volentieri, in alcuni momenti mi sono letteralmente attaccata al pc per scoprire come la storia si sarebbe evoluta.
Non ti do il punteggio interamente pieno perché la lotta bene contro male, il cui male è rappresentato da un genitore di cui non si era mai sentito parlare prima, è qualcosa che avevo già visto, ma hai comunque saputo dare tutta una serie di elementi interessanti alla vicenda.
Scusami se qui spenderò meno parola che in precedenza, ma per non ripetermi su argomenti già trattati, preferisco chiudere qui.
Sappi che sei stata brava, hai una bella fantasia. ^^

Gradimento Personale: 7/10

In generale la tua storia mi è piaciuta: come ti ho già detto presenta molti elementi originali che mi ha fatto piacere leggere, ho apprezzato la maggior parte dei personaggi che mi hai presentato e la trama, benché tutto, era abbastanza coinvolgente.
Le uniche cose che dovresti un po’ rivedere sono la grammatica, lo stile e provare a correggere quei buchi e quelle incongruenze della trama che ti ho sottolineato. Prova anche a prenderti più tempo per la scene un po’ più complesse come i combattimenti (che personalmente amo! *Q*) così da permettere al lettore di immedesimarsi nella scena, di poterla cogliere con più facilità perché, dal mio punto di vista, tutto si è svolto un po’ troppo in fretta.
Di nuovo scusami se non spendo molte parole in questo punto, ma ho il grande difetto di sviscerare quello che penso anche nei punti precedenti e poi arrivo al Gradimento Personale che non ho più parole… e piuttosto che fare un semplice copia-incolla dei pezzi precedenti mi limito a farti i complimenti e a passare all’argomento successivo… ^^’’

Titolo: 1,5/3

Il Titolo, purtroppo, non mi ha fatto impazzire per due ragioni: la prima è che è sbagliato, doveva essere “Paint your wings” “Dipingi le tue Ali” e non “Dipingi tu le ali”, a meno che tu non intendessi proprio quest’ultima versione, cosa strana perché… non ha molto senso, a mio modesto parere… ^^’’
La possibilità d’errore è uno dei motivi per cui non amo particolarmente i Titoli in inglese, posso confondere non poco sul loro significato.
La seconda ragione che non mi ha fatto apprezzare molto il Titolo è, semplicemente, perché non ho trovato alcuna correlazione tra questo e il contenuto della storia: si accenna alle ali della protagonista solo all’inizio e alla fine della vicenda e queste sono verdi, non sono da colorare oppure da dipingere, quindi questa scelta non mi ha convinto del tutto.
Al contrario, ho però apprezzato che ogni capitolo avesse un proprio Titolo, anche se ne ho trovato uno che forse è sbagliato e, nel dubbio, ho fatto che riportartelo qui sotto.

Long life the reckless and the brave (Lunga vita alla spericolata e alla coraggiosa) ---> Long live the reckless and the brave (Viva la temeraria e la coraggiosa).

Impaginazione: 0/2

Qui, purtroppo, devo darti punteggio nullo.
Ho trovato i paragrafi della storia poco curati, troppo attaccati l’uno all’altro, senza contare la presentazione visiva della storia stessa che mi ha un po’ scoraggio alla lettura: troppo compatta. Come dico sempre, anche l’occhio vuole la sua parte.
In poche parole avrei provato a curare un po’ di più l’estetica della storia, anche quella può fare la differenza, soprattutto con una pignola come me… ^^’’



Totale: 71,5/100

Recensore Veterano
24/12/14, ore 22:13
Cap. 1:

Un fantasy direi abbastanza classico, comunque mi è piaciuto ^.^ Ho apprezzato il fatto che hai messo la spiegazione del mondo e un po' la sua storia, anche se spero mi perdonerai se mi dimentico i vari nomi delle specie e dei luoghi :P (che poi li hai inventati tu, o ti sei rifatta alla mitologia?) Forse una pecca che ho trovato nella tua storia è che mi è parsa a tratti troppo veloce o artificiosa... nel senso... non lo so, non sono riuscito a sentirla mia fino in fondo... ma non te ne faccio una colpa, ogni autore è diverso e credo sia impossibile fare una storia che sia perfettamente adatta ad ogni lettore, in ogni caso ribadisco che mi ha lasciato delle sensazioni molto positive :) Ah, poi volevo complimentarmi con te per il tuo stile! L'ho trovato davvero molto fluido, chiaro e piacevole U.U Cavolo, devo prendere spunto! XD Ciao! ^.^ PS: ho scritto la recensione dal cell, spero di non aver messo orrori ortografici/grammaticali :P

Recensore Junior
22/12/14, ore 12:55

Ciao!
Partecipo anch'io al contest di Manu e sto passando a recensire tutte le storie ^^

Per una questione principalmente di ordine, preferisco partire con la lista degli errorini che ho trovato nella tua storia, poi fare un'analisi di tutto il resto.
Cap 1:
- "E con un tonfo, ricadde sul suo letto, e sua madre..."; secondo me la prima virgola non va bene (o ne metti un'altra prima dell'e o la togli), idem per la seconda.
- "Ma infondo, ognuno di loro nascondeva la propria vera natura."; infondo va staccato (altrimenti è una voce verbale).
Cap 2:
- "Ma perché i draghi non diedero loro retta..."; secondo me ci starebbe meglio un poiché.
Cap 3:
- "Sì, ma non avrei avuto molti altri modi, non..."; al posto della seconda virgola metterei un due punti.
- "... non voleva che lui la sopraffasse, nei..."; quel "sopraffasse" è sbagliato, mi sembra sia giusto "sopraffacesse".
- "< Molto volentieri, non ho nulla da fare. Hai voglia di confidarti con un'amica? –"; errore di battitura, hai usato < al posto del trattino.
Cap 4:
- "A proposito, dove sei andato?>" stesso errore di prima.
- "... non si era accorta fossero giunti a lei..."; dovrebbe essere più corretto "da lei".
- "Victoire si stupì della pronuncia che il Forráðamaður avesse."; non sono molto convinta del "avesse".
- "... e poi era arrivato una ragazzo..."; errore di battitura.
Cap 6:
- "Dopo pochi minuti Candice era di nuovo seduta..."; a meno che Candice non sia la vicina di casa di Vic trovo molto improbabile quel "dopo pochi minuti".
Cap 7:
- "... logica, si rifiutavano di crede che lei..."; errore di battitura.
Ecco, con questi avrei finito, vorrei solo farti due appunti generali e poi passare al resto: prima di tutto, secondo me, usi veramente troppe virgole. Spesso la lettura risulta un po' pesante a causa di queste ed è un peccato. Poi "Il punto di domanda seguito dal punto esclamativo (?!) dev’essere usato solo in situazioni eccezionali. Di quelle che non capitano quasi mai."... è più un linguaggio da sms, per farti capire.

Bene, ora che ho finito di romperti con la parte più grammaticale / stilistica, passo alla parte più importante.
Devo dire che non so esattamente come comportarmi, più che altro perché la tua storia ha degli aspetti molto interessanti e curati, ma altri messi che non sono riuscita a capire e che non mi sono piaciuti.
Partiamo da Vic: è un bel personaggio, con un'ibridazione molto interessante (per esempio il fatto che cambi il colore dei capelli a seconda di come tira il vento è geniale!) e una caratterizzazione ben fatta (l'idea che aveva da piccola di Kristjian è veramente bellissima), ma le citazioni da Harry Potter e quella de "Le follie dell'imperatore" che fa sono proprio di troppo (sopratutto l'ultima, non l'avevo neanche capita alla prima lettura). Anche a me sono venute in mente durante la lettura le due di HP, ma proprio non c'entrano con la storia. Anche Leo è un buon personaggio, ben studiato e approfondito, così come Iris e Kristjian sono e rimangono i miei personaggi preferiti (bravissima, li ho trovati veramente fantastici!). Ma trovo che altri personaggi siano completamente grigi (se capisci cosa intendo...): per esempio Xavier non mi ha lasciato assolutamente niente, e non so se sono io o se è proprio il personaggio. Almeno Eneka (nonostante a un certo punto sparisca completamente dalla storia, così come Linnie) mi ha lasciato qualcosa: chi è così c*****a da parlare con una cameriera dei suoi problemi riguardanti draghi... Da quanto ho capito è proprio a causa di questo che Vic viene catturata, o mi sbaglio? Infine c'è Candice, un altro personaggio che mi ha fatto veramente tanto incazzare. Prima di tutto perché sa tanto di deus ex machina scoprire che lei è una Testimone, poi perché, dopo aver salvato Vic ed essersi dichiarata, continua a dirle "no, rimaniamo amiche". Ma ci sei o ci fai? (È riferito al personaggio, non a te ^^").

Non mi convince come hai concluso la storia, anche se credo che questo sia dovuto al fatto che eri di fretta e rischiavi di non finirla. L'inizio è ottimo, originale, ma il finale mi lascia un po' così... più che altro per Candice. Più ci penso, più mi sembra un deus ex machina, e questo fa calare un po' il livello della storia secondo me.
Comunque, diamo a Cesare quel che è di Cesare! L'ambientazione è veramente favolosa: si vede che l'hai studiata nei minimi dettagli e che ci hai ragionato molto e per questo l'ho trovata ancor più bella di quanto lo sia già di suo.

Per il resto non ho niente da dire. In generale non posso dire che non mi sia piaciuta, ma non mi ha convinto del tutto. Spero di non essere stata troppo dura e di non averti dato fastidio, perché mi dispiacerebbe veramente tanto... per una volta in vita mia sto cercando di fare delle recensioni serie, anche per cercare di capire meglio la storia. Quindi scusami se ti sono sembrata magari troppo egocentrica o cattiva, non era assolutamente mia intenzione.
Beh, in ogni caso in bocca al lupo per il contest ^^

Recensore Veterano
15/12/14, ore 20:41

E siamo alla fine! Bel salvataggio, e concordo con la punizione inflitta da Victoire (anzi, ci è andata leggera, considerati tutti i giorni di torture... Comunque, sono contenta sia finito tutto bene!:)

Recensore Veterano
15/12/14, ore 20:36

E Candice entra in scena!^^ dopo la frase da lei ispirata in qualche capitolo fa, ne sono felice! U.u Leo ed Eneka... Mi sa che sarebbe stato meglio per tutti se Eneka avesse lasciato perdere quello stregone del marito... Ed ora vado a leggermi il salvataggio!^^

Recensore Veterano
15/12/14, ore 20:32

Il padre! Il fratello! La sorellastra! Frena, frena, troppi colpi in un colpo solo! ^^ Scherzi a parte, non credevo che il padre si sarebbe rivelato il cattivo della storia! Ma lui e Eneka si sono lasciati per colpa di lui? Quindi Victoire è per metà strega? Ora corro a leggere il prossimo capitolo!

Recensore Veterano
15/12/14, ore 20:26

Le doti di mutaforma di Victoire iniziano ad essere utilizzate! Il flashback su lei e Candice è stato triste, ma ha delineato meglio la sua personalità. Questo Xavier... non l'ho ancora inquadrato, ma se sta con Leo deve essere a posto. Bellissima la frase finale!

Recensore Veterano
15/12/14, ore 20:20

Quindi questo è il piano di Leo? Muy bien, vediamo se andrà tutto bene o ci saranno intoppi! (ci saranno? ci saranno?) Nonna Iris mi dà l'idea di essere una signora con la testa sulle spalle, ma sua figlia sembra quasi l'opposto...beh, spero per lei che questa Illith non sia pericolosa!:)

Recensore Veterano
15/12/14, ore 20:17
Cap. 3:

E ri-salve! Si inizia a capire un po' meglio i rapporti tra Leo e Victoire ( a proposito, non l'ho scritto prima ma... i capelli arcobaleno awwww!! stupendi!) e la situazione in questo mondo di draghi: la spiegazione del gatto è stata ottima! Ricorda molto i miti nordici! E... hai citato Silente!^^

Recensore Veterano
15/12/14, ore 20:12

Interessante! ^^ L'idea di nomi islandesi è molto originale, e mi intriga sapere che cosa ne è stato del regno dei draghi e cosa abbia a che fare il ragazzo-gatto con tutto ciò! La "caduta" mi ricorda molto alice nel buco del coniglio, per cui spero in una storia altrettanto interessante!:)