Recensioni per
L'Isola delle Bambole
di shevaara

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
15/02/15, ore 16:44

Bonsoir cara, sono Tsunade del forum di EFP e passo per lasciarti il giudizio del contest tramite recensione! (Perdona il ritardo ma ci sono stati un po' di problemi tecnici.)

Sesta classificata al contest "Left Behind - Storie di Ruggine e Abbandono" e vincitrice della menzione speciale "Miglior Introspezione"

Grammatica e Lessico: 18/20

La costruzione grammaticale è molto buona ed il lessico è appropriato. Abbiamo trovato qualche refuso qua e là, come: “vesto” invece di “vento”, “compare” invece di “comprare”, “la buio” invece di “al buio”. Attenzione alla frase “la bacinella tremò sull’orlo di cadere” perché l’espressione corretta è “la bacinella tremò, sul punto di cadere”. Tu hai usato il termine hoodoo al posto di voodoo; sappiamo che si tratta di due pratiche diverse ma nelle descrizioni della magia e della religiosità che appaiono nella tua storia si capisce che in realtà si tratta del voodoo. Approfondiremo meglio questo punto nel parametro dello Stile. Ci sono altri due errori, nello specifico le frasi “era arrabbiato con lui” al maschile ma riferita alla bambina e “mentre legava la corda a uno dei gli alberi” in cui l’errore parla da sé. Un punto che ci sentiamo di sottolineare è contenuto in questa frase: “un respiro gelido gli prese la spalla sinistra” l’espressione suona un po’ strana per via della scelta del verbo “prendere”. Personalmente avremmo scelto un’altra formula per rendere la frase più scorrevole.

Stile: 12/15
I periodi brevissimi e la concitazione nel narrare sono accompagnati da un ottimo uso della punteggiatura, che conferisce alla storia un’atmosfera inquietante e sospesa, decisamente azzeccata per lo spirito del contest. L’angoscia di Julian ed il suo rapporto con la bambina sono ben inseriti nell’ambiente dell’isola, così come l’ossessione di lui per le bambole che lo porta alla follia e ricalca la vera storia dell’Isola delle Bambole. La nostra perplessità riguarda principalmente due punti. Il primo è la questione hoodoo/voodoo. Il voodoo è strutturato come una religione vera e propria, i Loa fanno parte del pantheon di questo credo che è stato poi contaminato dalla variante della Louisiana, che ha aggiunto ulteriori riti magici a quelli già previsti. L’hoodoo invece è solamente un insieme di rituali e non prevede divinità; Baron Samedi e Maman Brigitte fanno parte dei Loa del voodoo e quindi dobbiamo penalizzarti per questo. È un vero peccato perché ti sei documentata per bene sui loro ruoli ma hai sbagliato la categoria di appartenenza. Il secondo interrogativo che ci poniamo è quello sulla decontestualizzazione dell’isola: l’hoodoo è diffuso nel sud degli Stati Uniti ed il voodoo principalmente nei Caraibi, invece l’Isola delle Bambole si trova in Messico, Paese che ha tutt’altre credenze e religiosità popolari. La decontestualizzazione dell’isola era possibile ma rendendo vago il luogo, senza dargli una collocazione nello spazio e all’interno di una cultura specifica. Anche solo una nota d’autore alla fine della storia ci avrebbe aiutate a capire le tue scelte stilistiche, purtroppo così la storia perde qualche punto poiché non riusciamo a dargli un contesto. Ultima cosa, non siamo riuscite a capire se alla fine la bambina sia stata veramente uccisa da Julian o se si trattasse unicamente di una sua paranoia dettata dalla follia che lo caratterizza alla fine della storia.

Originalità e Uso del Luogo: 7/10
L’isola è stata sfruttata nel suo potenziale inquietante, quello di un luogo misterioso e dimenticato da tutti, tranne che da Julian. Gli ambienti sono ben descritti, la narrazione è coerente con ciò che possiamo sapere dell’isola tramite i racconti che si trovano in giro e quindi hai centrato l’idea che stava dietro al contest. Purtroppo (e ci dispiace moltissimo) l’aver totalmente decontestualizzato il luogo senza avvisare ti ha penalizzata, da questo punto di vista.

Uso del Pacchetto: 10/10 (+3)
L’uomo adulto è Julian, ben inserito nella storia e dal profilo psicologico abbastanza evidente ed inquietante, consono allo spirito della tua storia. Anche il libro diventa una delle fonti di sapere del protagonista e domina la storia come il primo elemento. Il punteggio, quindi è di tredici punti complessivi.

Gradimento Personale – Tsunade: 4/5
Ho amato questa storia per il suo mood inquietante e per lo stile che hai adottato. Il personaggio di Julian che scivola sempre di più nella pazzia è molto affascinante, il suo ripetere certi gesti e certe frasi senza più curarsi della realtà che lo circonda è una modalità di racconto che ho apprezzato davvero tanto, una sorta di alienazione dal mondo volontaria ma necessaria. La figura della bambina, prima quasi benevola ed alla fine più inquietante ed ossessiva mi ha fatto venire i brividi. Complimenti, davvero. (Purtroppo dobbiamo penalizzarti entrambe per via delle mancanze sopracitate nella sezione sullo Stile.)

Gradimento Personale – Ino;Chan: 4/5
La storia mi è piaciuta: mi ha colpito molto l’atmosfera particolare, inquietante in maniera sottile, così come il modo in cui hai strutturato la narrazione, rendendola rapida con un susseguirsi di momenti febbrili alternati ad altri più sospesi nei quali ci si chiede cosa accadrà in seguito. L'ho trovata intrigante e scritta con molta cura, sia per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi che per l'ottimo uso della punteggiatura.