Recensioni per
Arda Anno Zero
di Ernst Schmitt

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
21/01/15, ore 17:05

Ciao Henluar, perdonami il ritardo!

Un bel capitolo, in cui si arriva alla fine alla città che era la principale rivale di Barad-dur, e che ora E' semideserta, in attesa di ciò che sarà.

La tua scelta di far iniziare la scena seguendo il protagonista di questo capitolo lungo le strade della città e fin dentro una locanda è un ottimo modo per rendere questa atmosfera fredda, troppo silenziosa, troppo in attesa.
Ha colpirmi è stata anche l'ochiata speranzosa del locandiere all'armatura del capitano: i cittadini di Minas Tirith, ancora per la maggior parte all'oscuro della sconfitta dell'esercito di Aragorn, ma sempre oppressi dall'ombra di Mordor, sperano ancora nella protezione che ha sempre garantito la guardia della città...
Un'immagine che racchiude tutta l'amarezza della situazione.

E infine la terribile scena finale.
Pensavo che quel capitano si stesse aggirando per i vicoli più bassi della città per dimenticare, e invece no: era lì per scoprire il primo colpo dato alla città, la morte per suicidio del reggente.

La semplice immagine di questo uomo che, trovatosi all'improvviso a dover affrontarei suoi peggiori incubi, non è riuscito a reggere questa prospettiva di guerra e rovina, è angosciante.

In questo capitolo però mi permetto di darti qualche consiglio, per poter rendere più interessante, almeno secondo me, questa storia.
Per quanto sia interessante il cambio in ogni capitolo dell'ambientazione, penso che dovresti dare un po' più di descrizioni e di caratterizzazione al protagonista di ciascun capitolo, per permettere al lettore di capire meglio con che tipo di personaggio ha a che fare e poterlo conoscere meglio e ricordarlo poi nel caso ritorni nel corso della fanfiction.

Questo potresti ottenerlo per esempio anche allungando e arrichendo un po' i capitoli: qualche riga e qualche dettaglio in più potrebbero, sempre secondo me, aiutare a entrare meglio nella trama e nell'atmosfera della storia.

I miei sono ovviamente semplici consigli!

Intanto complimenti per l'attenzione nello scegliere e gestire le ambientazioni: le trovo davvero particolari!

A presto!
Tyelemmaiwe

P. S. Due mie domande: il capitano protagonista di questo capitolo è il capitano incontrato nel primo capitolo ambientato a Cair Andros?
E... chi sarebbe, all'interno della tua storia, il reggente rimasto a Gondor?

Recensore Veterano
03/01/15, ore 15:56

Ciao Henluar!
Mi ha fatto davvero piacere trovare il tuo aggiornamento, un bel regalo di inizio anno!

Purtroppo però i protagonisti di questo nuovo capitolo non sono esattamente persone piacevoli....
Me li aspettavo, però: dopo aver visto i disperati sopravvissuti della stirpe degli uomini, era il turno di vedere i vincitori di questa ucronia, quelli che diventeranno i conquistatori di quelle che erano le terre dei popoli liberi della Terra di Mezzo.

Hai descritto in maniera inquietantemente perfetta il disprezzo degli orchi per gli uomini, il modo in cui si prendono gioco persino dei loro cadaveri....
Il modo in cui provano gusto a vedere la sofferenza dei loro avversari e nel fare a pezzi i loro corpi.
Mi hanno ricordato gli episodi del libro, in cui si vede il crudele divertimento che provano gli orchi nello schernire e torturare vivi e morti (penso per esempio al modo in cui vengono trattati Merry e Pipino e allo scontro tra quegli stessi orchi e i Rohirrim).

Un'altra cosa che mi ha colpita è il modo in cui l'orco protagonista osserva la propria immagine e dedica un momento di riflessione alla propria esistenza. Hai reso benissimo quello strano miscuglio di rabbia e accettazione che prova l'orco: odia le frustate e la vita misera che conduce, ma ha imparato ad accettarla e ad arrangiarsi, imparando ad odiare non il padrone che li ha spinti alla guerra, ma i nemici, i veri responsabili della loro condizione.
Ha imparato a usare la guerra per vendicarsi di uomini, nani ed elfi, per poterli schiacciare e fare di loro ciò che vuole.
E questo pensiero porta il capitano degli orchi a radunare nuovamente i suoi compagni e a prepararsi a riprendere tutte le terre dei loro nemici, terre occuperanno, devasteranno e renderanno loro per sempre.

Questo capitolo non può che portare a riflettere sulla razza degli orchi: ai meccanismi che li portano ad essere quello che sono, generazione dopo generazione. Sono creature che sembrano in grado di capire solamente la paura per i loro padroni, il disprezzo per i loro nemici e la sopravvivenza all'interno delle tribù in cui si sono divisi, la legge di uccidere per non essere uccisi.
è inquietante e terribile pensare che questa stirpe così misera e crudele è stata creata da Morgoth utilizzando gli elfi...


Per quanto riguarda i rituali e i canti che hai descritto alla fine del capitolo: devo ammetterlo, non mi sono mai soffermata a pensare se gli orchi avessero o no simili rituali.... Li ho sempre immaginati tutti desiderosi di portare distruzione senza permettere a nessuno di opporsi a loro, ma mi sono sempre immaginata le loro tribù basate sulla legge del più forte piuttosto che su rituali più calcolati.
Ma ovviamente è una visione mia, e il modo brutale in cui tu hai descritto i gesti degli orchi li rendono abbastanza verosimili.

Aspetto con curiosità il prossimo capitolo!
A prestissimo!
Tyelemmaiwe

P. S. Ti ringrazio ancora tantissimo per la tua dedica, mi ha comossa.... sei stato davvero gentilissimo!

P. P. S. Quell'accenno che fai all'elmo nanico preso come trofeo da un orco... è percaso un accenno alla morte di Gimli?

Recensore Veterano
26/12/14, ore 20:43

Ciao Henluar,
sono passati parecchi giorni dalla pubblicazione di questo primo capitolo della tua fanfiction, ma purtroppo solo ora riesco a trovare il tempo per recensirla come si deve.

Questa storia mi ha colpita subito: hai avuto un'idea davvero originale a voler raccontare cosa sarebbe successo se gli eroi della guerra contro Sauron avessero fallito, e di narrarlo dal punto di vista di un capitano qualunque, ancora senza nome, un guerriero tra i tanti che hanno combattuto in quelle guerre.
Pochi parlano degli anni successivi alla Guerra dell'Anello, che sia seguendo il canone o con un what if come questo, e pochi provano a usare come protagonista un personaggio che non è tra quelli che già ci ha presentato Tolkien.

Hai descritto alla perfazione tutta la rabbia provata da questo capitano che, mentre i grandi vanno a combattere per le loro grandi cause, si ritrova solo a difendere l'isola di Cair Andros (interessantissima anche la scelta di quest'isola come ambientazione), un'isola che ormai è piena solo di cadaveri e rovine.
Si sente tutta la disperazione della situazione in cui si trova questo capitano con i suoi pochi compagni, costretti a lottare stancamente per difendere ormai più se stessi che l'isola.

Ma oltre alla disperazione e alla rabbia si sente anche tutto il disincanto di questo personaggio: tutti gli eroi e i protettori su cui tanto avrebbero dovuto fare affidamento in quella guerra per lui ormai non sono altro che folli andati incontro a morte certa, persone sconsiderate che non si sono preoccupate dei tanti guerrieri che hanno sacrificato per vincere le loro battaglie.

Particolare poi la riflessione di questo capitano che, a costo di macchiarsi di codardia, non ha voluto prendere parte a tutto questo, scegliendo di non trascinare i suoi uomini in una guerra senza speranza da cui molto probabilmente non sarebbero più tornati (E la notizia dei corvi che riempiono il cielo sopra il Morannon sembra confermare questa sua visione....

Molto significativa anche la descrizione della sentinella, un giovane di nemmeno 20 anni, che la guerra a logorato al punto che ne dimostra il doppio.
Quella guerra li ha sfiniti, consumati, e ora non fanno altro che continuare a difendersi persopravvivere, in attesa di assistere a ciò che succederà ora che il nemico a vinto.

Tantissimi complimenti, per il modo in cui hai saputo caratterizzare i tuoi personaggi, e per come hai saputo rendere le loro emozioni e sensazioni in una situazione così devastante.
E complimenti anche per le descrizioni dei paesaggi e delle situazioni, davvero efficacissime!

Spero davvero che, nonostante il ritardo di questa mia prima recensione, vorrai continuare questa storia affascinante.

A presto, spero!
Tyelemmaiwe