Recensioni per
Falling
di Martichan97

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
13/01/15, ore 21:31
Cap. 1:

Grammatica: 10/15
Giudizio personale: 35/35
Totale 45/50
Oddio. Cominciamo con questo, anche se non rende pienamente tutto ciò che avrei da dire, però semplicemente “oddio”. È stata la prima cosa che ho pensato dopo aver finito di leggere la tua storia, ed è quella che sto ancora pensando. Voglio partire proprio da qui, innanzitutto approvando la tua scelta di inserire i “Florence and the machines” ad accompagnare la fan fiction, e a biasimarti giusto un po’ perché a me personalmente la coppia non piace molto. Più che altro non mi piace proprio Ciel, ma vabbé. Questo comunque mi ha fatto storcere il naso solo un po’ all’inizio, poi è passato in secondo piano rispetto alla storia, che pecca un po’ in originalità. Lo scenario lei/lui angelo e l’altro/a malato e in fin di vita è un po’ letto, ma l’hai saputo trattare molto bene, adattando i personaggi tanto da far sembrare che quella sia la loro ambientazione originale. La caratterizzazione è davvero buona, infatti: Lizzie è la solita, sciocca ma dolcissima Lizzie con tutte le sue frivolezze. Il “lato oscuro”, chiamiamolo così, che ha, quello di ricercare il suicidio, non so ancora se catalogarlo come una cosa positiva o una cosa negativa, nel senso: non so se reputarlo come qualcosa da poter definire come un elemento richiesto dal contesto, oppure qualcosa che dovrebbe stonare un po’ sul personaggio, almeno per come ce lo hanno mostrato.
Ciel. Lui… Okay, te l’ho detto che non mi piace come personaggio, troppo infantile, troppo cocciuto, troppo altezzoso. Tutte caratteristiche che tu hai inserito benissimo anche nella storia, facendolo risaltare come il solito, burbero Ciel Phantomhive. Anche Sebastian, nonostante la sua breve comparsa, è stato caratterizzato alla perfezione: per quel che ne hai mostrato l’ho trovato davvero ben fatto, ben caratterizzato. Anche lui, come gli altri, si muove nel contesto come se fosse quello a cui appartiene.
Mi trovi un po’ perplessa su una cosa, comunque: la famiglia di Elizabeth non è molto presente. Tranne suo fratello, con il quale per lo meno la ragazza passa un po’ di tempo in una scena, per il resto i suoi genitori compaiono poco o nulla. Sembra che lei trascorra praticamente tutto il tempo da sola nella sua stanza, senza nessuno che vada a trovarla, nemmeno mamma e papà. Io non me ne intendo, ma credo che i genitori siano le persone che più dovrebbero stare con la figlia malata e senza possibilità di salvarsi.
Comunque, il tuo stile mi piace molto, lo apprezzo perché l’ho trovato vagamente ironico e molto frizzante, oltre che immediato e diretto. Grazie a ciò l’intero testo scorre davvero bene ed è una piacevolissima seppur breve lettura.
Anche dal punto di vista puramente grammaticale non ho molto da dire. Ho trovato solo un errore di punteggiatura che purtroppo ripeti molto spesso per tutto il testo, e un paio di piccole imperfezioni che non hanno avuto un gran peso sulla valutazione finale.
1) Per quel che riguarda la punteggiatura, hai utilizzato molto i punti e virgola, cosa che in generale non si fa non perché sia scorretto, ma solo perché ha pochi utilizzi. In generale, infatti, è un segno poco utilizzato. L’errore più comunque è quello di sostituirlo alla virgola benché le funzioni siano piuttosto diverse, ma ci sono alcuni casi in cui la virgola non può essere sostituita da altri segni di punteggiatura: nei vocativi (“Non sono il tuo angelo custode[;] Lizzie”), per separare le subordinate temporali dalla principale (“Se era riuscita a frequentare dei corsi di scherma nonostante la debolezza fisica[;] avrebbe potuto portare a termine.”, “Come per cogliere un ultimo miraggio della luna prima di abbassare le palpebre e volteggiare finalmente tra le braccia di Morfeo[;] voltò la testa”…), con le preposizioni ma, anzi, però, tuttavia, eppure… (“soffriva terribilmente (virgola) eppure…”, “non riuscì a comprendere il sottile collegamento tra un'anima danneggiata e un innocuo attacco di tosse (virgola) però…”), quando si specificano i soggetti non nella vocativa (“Che perdita di tempo[;] gli umani”), nelle relative (“intrappolata in una realtà più grande di lei[;] la quale sperava”, ) e infine per collegare le frasi che assieme hanno un senso logico, sostituendo le congiunzioni (“Solo una cosa era rilevante[;] solo una andava fatta notare”, “si posarono sulla figura in basso[;] riscoprendola di poco differente dall'aria”).
Ti ho riportato solo alcuni esempi, i principali, per farti capire a cosa mi riferisco: in questi casi i punti e virgola devono essere sostituiti dalla virgola secondo regola grammaticale, poiché altri segni d’interpunzione – o la loro assenza – darebbero alla frase tutt’altra intonazione anche sbagliata, portando il lettore a non capire il senso logico.
2) “[Oggi] però non sarebbe stata una di quelle giornate leggere”. Il narratore in terza persona è di norma esterno alla vicenda –che poi conosca o meno tutto non è importante-, per cui si esprime come se raccontasse una storia altrui. “Oggi” lo si usa quando si parla in prima persona, se un personaggio racconta da sé la storia, ad esempio, per cui ti consiglio di sostituire “Oggi” con “Quella”, in questo caso, che è probabilmente più adatto. Oltretutto non modifica nemmeno il senso della frase.
3) “ragazzetta stupida e ciarlatana”. Questa è più che altro un’imperfezione lessicale e te la segnalo per correttezza. Immagino che tu volessi intendere che Lizzie fosse chiacchierona e logorroica, e in tal caso il termine più simile è “ciarliera”, poiché “ciarlatana” significa solo imbrogliona.
Concludo dicendo che a parte questo, nonostante la coppia da me poco apprezzata, la tua storia mi ha colpito particolarmente perché hai saputo muovere bene i personaggi in questo contesto rendendoli reali e rendendo reale la stessa situazione.