Recensioni per
Scire nefas — Non è lecito saperlo
di Amens Ophelia
Ciao, scoperta ora e letta tutta in un sol fiato! Meravigliosa!! Scritta in modo impareggiabile, ben ordita e con i personaggi e i loro intimi pensieri delineati perfettamente; in più i riferimenti letterari e poetici sono citati eccellentemente in ogni occasione e come riferimento ad ogni fine capitolo! Sono piacevolmente sorpresa e spero di cuore tu possa pubblicare presto la continuazione di questo appassionante racconto! Ps. A differenza dei protagonisti, resto positiva e credo nel lieto fine...almeno per loro! Complimenti ancora e a presto. |
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Più vado avanti a leggere, più mi convinco che Hinata sia veramentente una creatura eterea, "imbevuta di vita e di luce". Rispetto al capitolo scorso, questo è completamente su un altro tono: povero Naruto... Non avrei mai immaginato che qualcuno potesse riuscire a ritrarlo così timido in maniera tanto spontanea: in circostanze normali non riuscirei nemmeno a immaginarlo avere quasi timore ad avvicinarsi ad Hinata. Non ho capito bene la faccenda delle cabbale, però anche questo nuovo capitolo, come tutti i precedenti, mi ha emozionata in ogni sua parola, tanto che l'ho letto tutto d'un fiato: sembra di immergersi nel cuore di Naruto: avvicinandoglisi, si va da lui ad Hinata lungo la linea del suo sguardo, finché non ci si perde in lei quando si raggiunge finalmente la destinazione. Sembra un paradosso sentirsi persi una volta arrivati, ma dopotutto il cuore di Naruto è perso dentro di lei e non ne uscirà nemmeno una volta che lui stesso se ne sarà al fine reso conto, perché è proprio quello il posto a cui appartiene. |
Naruto ha occhi solo per lei, lei sola, e la tesi rimane lì, incompleta. |
Ophelia ♥ |
Mi sento veramente una stupida per non essere giunta qui prima, come ho potuto permettere che questa opera sempre più lucente mi sfuggisse dalle mani quando avevo l'occasione per coglierla? |
Ahahah! Ed eccolo qua, finalmente, il motivo del titolo... Deformazione professionale da letterata classica, eh? |
Carissima, la mia presenza qui non ha alcun senso probabilmente, visto che ho letto solo l'ultima flash di questa raccolta -e dovrò quindi andare a ritroso per comprendere la storia xD
Ma vedi, sull'altro nostro lido -come dici tu ;) - ho adocchiato il post della raccolta, il suo titolo e quello che avevi scritto tu come descrizione... E non ho proprio potuto non aprire. Così mi son trovata davanti questo tuo adattamento di quella geniale, meravigliosa intuizione oraziana che è il carpe diem. Tesoro, sappi che ti adoro. ♥♥
È probabilissimo che ti scriva una marea di sciocchezze, visto che io la storia non la so, eppure voglio lasciarti ora, a caldo, le mie impressioni. Da lettrice profana.
La tua non è una semplice citazione, l'hai lasciato penetrare, il carmen, nella situazione che volevi raccontare, curandone i dettagli (del resto la minuzia è una dote che giustamente t'appartiene, mia cara, e tra pochi mesi potrò chiamarti a pieno titolo filologa!). Già a partire da quel decanter si inizia a sentire il profumo di questo vino da filtrare, e quanto sei stata brava nello sviluppare questo passaggio del sangue, o forse, piuttosto, dell'anima di Naruto (oddio, è Naruto, vero?) che va filtrata, appunto, purificata, setacciata, lasciata fermentare come fosse vino, così che tutte le impurità, tutti i dubbi, le paure, le incertezze rimangano sul fondo e a galla emerga il coraggio d'uscire dalle proprie sovrastrutture e viversi la vita per quello che è, per quello che può darti ogni giorno, simpliciter, quella dell'hic et nunc.
Perché questo ragazzo l'ha persa, la sua Hinata, lasciandosi incatenare dalle inquietudini con cui la vita si diverte ad angosciarci, ma la verità è che, mentre ci lasciamo ossessionare dalla vita, il tempo scorre, scorre veloce, e quella stessa vita pian piano si dissolve, il momento che dovevamo afferrare passa e forse non potremo avere mai più altre possibilità. Per quanto ci affanneremo, per quanto ci impegneremo, il dopo potrebbe essere sempre troppo tardi.
È il tremendo del vivere, queste estrema precarietà, e anche la sua bellezza: se avessimo un tempo infinito, come coglieremmo la straordinarietà di ogni attimo?
Vogliamo, poi, parlare della suggestione stilnovistica di questa donna che è quasi un balenare di luce, rarefatta coltre dell'Empireo mescolata a ossa. Oh, questa è bellissima, Ophelia, dico davvero, ti sei superata!
E a proposito, la traduzione è tua? Mi piace tantissimo, il diem tradotto come oggi è perfetto, molto più che attimo, perché più che sulla fugacità dell'attimo, l'accento si pone sulla necessità d'agguantare il momento presente, l'oggi, non affidarsi all'ignoto, oscuro e imprevedibile domani.
Immagino si sia capito che Orazio mi piace parecchio (u.u) ma al carpe diem ho sempre legato una mia interpretazione, questo vivere approfittando d'ogni momento per me ha sempre significato vivere cercando costantemente e spasmodicamente un senso, un senso che lo colori quell'attimo, non lo lasci mai ingrigire... È una carme a cui sono affezionata, e vedere come ne hai permeato il tuo lavoro mi ha fatto tanto, tanto contenta. Mi hai motivo per andare a rispolverarlo, che fa sempre bene xD
Grazie per la pazienza, ti ho tediato anche troppo, ma non ho potuto frenarmi... E scusa le insensatezze, ti sono piombata così all'improvviso a metà raccolta, sconvolgendoti tutti i significati magari u.u
Pardon, e grazie ancora per questa perla*-*
Un abbraccio immenso ♥♥
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Questo "Settembre" mi ha stregata. Sto cercando di carpire tutte le sfumature di questa raccolta, ma mi sento davvero troppo "sciocca" per individuarle tutte, questo è il motivo per cui ho letto tre volte questo capitolo. Nonostante cerchi di classificare ogni sensazione, mi manca sempre quel "quid". |