Recensioni per
Il Teatro del Sogno
di Leoithne
Ed eccomi arrivata al capitolo finale che riprende in tutto e per tutto ciò che avevamo trovato nel prologo. Uno scenario che di nuovo va a riprendere Il settimo sigillo e che questa volta assume un senso differente rispetto all'inizio. Quando lessi il prologo mi domandai cosa c'entrasse con l'effettiva trama, ora capisco invece che i due stanno giocando una partita a scacchi. Una partita che rappresenta le vite di John e Sherlock. Due esistenze che non avrebbero dovuto incrociarsi, ma che invece si scoprono e si trovano, miracolosamente e oniricamente. Sì, qualcuno ha giocato con loro e magari non doveva davvero andare così e il loro destino è stato forzato, o forse ha ragione il sognatore ma questo non importa davvero. Conta soltanto il finale. |
Una volta dato per certo che era impossibile che Sherlock potesse andare nell'epoca di John e non solo per mancanza di una magia adatta allo scopo, ma anche per una questione di integrazione in questo nuovo millennio (su questo ritengo sarebbe stato infatti ben più facile che John tornasse nel passato, ma farlo lo avrebbe privato di una vita confortevole), la cosa che tra me mi ero detta era che c'era soltanto una maniera per farli incontrare ovvero far nascere Sherlock in quest'epoca. In effetti lo Sherlock moderno c'era già anche all'inizio di questa storia, noi non lo sapevamo ma questo è un dettaglio. Lo veniamo a sapere in questo capitolo, che però comincia con toni davvero angst. La tristezza si sviluppa e si articola su concetti differenti, è come se si evolvesse trasformandosi in qualcosa d'altro. Sulle prime John è disperato, ha perduto una persona che amava e sa che non la potrà più incontrare e perciò piange e si dispera. Ma questo dolore pian piano svanisce e non perché il tempo cura ogni ferita morale e spirituale, ma perché lui se ne dimentica. Ora, tralasciando il fatto che ci sono sogni che si possono anche ricordare per tutta una vita, ma col tempo è vero che si perdono, alcuni scappano e altri li cancelliamo proprio. Il fatto che i loro sogni fossero reali e lucidi non li rende meno sogni di quel che erano. E quindi John dimentica tutto e quella che gli rimane è la solitudine. Quella nella quale era caduto prima di conoscere Sherlock e che lo risucchia nuovamente, ma questa volta è peggio. Perché sappiamo che ha perso qualcosa che non potrà più riavere, non in quella forma almeno. E qui arriva il cambiamento radicale, la svolta di trama che mi ha fatto saltare sulla sedia per l'emozione. Il cambiamento è che, e in effetti avrei dovuto realizzarlo prima, questa storia è ambientata prima di A study in Pink e quindi ecco che John un bel giorno incontra Mike al parco e da lì comincia tutto come lo conosciamo tutti, va al Barts nella speranza di poter trovare un coinquilino e trova Sherlock. E lì il punto di vista cambia e ci rendiamo conto che Sherlock qualcosa la ricordava, sebbene non tutto. Gli aveva detto di aspettarlo e John l'ha fatto, sebbene non abbia atteso per troppo tempo (solo qualche mese). Insomma, un finale davvero stupendo. Romantico e carico di promesse. Si sono amati a dispetto della realtà, del tempo e dello spazio e ora lo possono fare veramente e toccandosi con mano. Era il finale che speravo e ce lo hai dato, bellissimo. |
Ciao, sono sempre più coinvolta da questa storia così tanto particolare che infatti avevo già letto questo capitolo e il successivo un paio di giorni fa perché non ce la facevo ad aspettare. Giungo ora a lasciarti qualche impressione, tra quelle che ricordo d'aver avuto durante la lettura. |
Ciao, eccomi di nuovo su questa storia che più vado avanti a leggere e più trovo interessante, originale e soprattutto ben scritta e ben costruita. Non è un tema su cui ho letto molto, anzi le poche cose che so sui sogni e i "maghi" dei sogni le ho sentite grazie a serie tv fantasy che trattano l'argomento magia. Mi viene da pensare a Streghe, in cui c'è una figura simile che permette alle persone di sognare cose piacevoli e serene. Quindi in parte mi ha ricordato quello, ma naturalmente questa è una storia a sé. Mi erano noti alcuni riferimenti mitologici, ma la mia conoscenza è superficiale e anche per questo ho apprezzato le note molto accurate. Sono precise e si vede che hai fatto una ricerca molto approfondita sui vari argomenti. Brava già solo per questo. |
Ciao, ed eccomi qui di nuovo per recensire questa storia. L'impressione che avevo avuto leggendo il primo capitolo introduttivo, o prologo (sebbene atipico nella forma, con questa scena dialogata quasi da sceneggiatura e che oltretutto richiamava uno dei più grandi capolavori del cinema ovvero il Settimo Sigillo), era quella di trovarmi di fronte a un qualcosa di unico nel suo genere. Senza ombra di dubbio di originale anche semplicemente per la forma con cui hai scelto di aprire questa storia. Andando avanti mi sono invece resa conto che questa particolarità, questa originalità è contenuta anche nella trama, anzi è ciò che più di tutto salta all'occhio. Ci troviamo davanti qualcosa di unico in questo fandom. Sebbene il contesto non mi si ancora del tutto chiaro, ma per delinearlo c'è tempo. |
Ciao, dopo aver recuperato anche altre tue storie (ma si parla di mesi fa) ho iniziato anche questa. Avrei dovuto farlo prima, lo so, ma tra una cosa e l'altra questa storia è rimasta lì non letta per tantissimo (troppo) tempo. L'ho iniziata stamattina in un moto di curiosità e sono rimasta prima di tutto impressionata da questo primo capitolo. Mi ha ricordato immediatamente il Settimo Sigillo e infatti nelle note lo citi. Questa partita a scacchi tra il sognatore e il miracolo apre uno scenario del quale, per ora, non sappiamo nulla ma che non vedo l'ora di scoprire. Di sicuro si tratta di un'apertura o di un prologo, non so come considerarlo, estremamente originale. Non credo d'aver mai letto una presentazione scritta in questa maniera e sono ancora più curiosa di capire cos'hai sviluppato. |
È fantastica. Semplicemente magnifica! Voglio dire, fra ieri e oggi mi sono letta tutte, e dico tutte, le tue fanfiction, catturata dalla prima che avevo letto. Sei meravigliosa, questa storia è meravigliosa! Notare la cura che hai messo in ogni singolo dettaglio, dalle citazioni agli ingredienti utilizzati da Sherlock entrare nel "mondo dei sogni", tutto! L'idea è geniale, favolosa! Una storia così intricata, studiata in ogni minimo particolare, anche quelli che il lettore è disposto a non notare...! E poi il cerchio che si chiude con la partita a scacchi fra il Miracolo e il Sognatore, i capitoli divisi in due parti, ognuna delle quali segue un particolare personaggio, il modo in cui ogni particolare della storia si incastri perfettamente con gli altri! |
Credo sia la mia prima recensione, perchè io sono una tipa molto critica (per usare un eufemismo) sia per quanto riguarda le cose che leggo che le cose che scrivo, ed ho sempre il terrore di marcare gli errori degli altri e farne altrettanti...ma veramente non riuscivo a non recensire questa storia. |
Ecco, questa ce l'avevo in mente da una vita, ma io sono la regina del procrastinare, e ti chiedo enormemente scusa, ma ora sono qui e DEVO lasciare il segno sotto questa meraviglia. |
Devo dire che ho dovuto leggerla 3 volte , la 1° non ci ho capito una beata mazza , ma testardamente ho fatto un 2°tentativo , leggendo il finale che mi ha stuzzicato perche ho finalmente compreso che si trattavano di sogni . Infine alla 3° lettura ho potuto apprezzarla in tutta la sua sofisticita' mi sono piaciuti i richiamo al druidismo e la ricerca dei vocaboli in inglese arcaico per non dire dell' amore che trascende i secoli bello bello bello una lettura da ripetere ancora e ancora complimenti e bacioni , e un sereno natale. |