Recensioni per
Il Teatro del Sogno
di Leoithne

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/06/19, ore 20:13

Ciao, ed eccomi qui di nuovo per recensire questa storia. L'impressione che avevo avuto leggendo il primo capitolo introduttivo, o prologo (sebbene atipico nella forma, con questa scena dialogata quasi da sceneggiatura e che oltretutto richiamava uno dei più grandi capolavori del cinema ovvero il Settimo Sigillo), era quella di trovarmi di fronte a un qualcosa di unico nel suo genere. Senza ombra di dubbio di originale anche semplicemente per la forma con cui hai scelto di aprire questa storia. Andando avanti mi sono invece resa conto che questa particolarità, questa originalità è contenuta anche nella trama, anzi è ciò che più di tutto salta all'occhio. Ci troviamo davanti qualcosa di unico in questo fandom. Sebbene il contesto non mi si ancora del tutto chiaro, ma per delinearlo c'è tempo.

Nell'introduzione parli di storie antiche, leggende quasi. Che cambiano forma nel corso dei secoli, ma che si mantengono spesso inalterate per contenuti e senso o ancora per morale. Mi domandavo in quale senso tu lo intendessi e in questo primo capitolo si comincia ad avere qualche risposta. Già si comincia a capire qualcosa. Il sognatore che nel primo capitolo prende la scena e gioca a scacchi col miracolo, ho scioccamente pensato che fosse l'uomo che sogna, colui che si addormenta e che cade in un sonno profondo. Ma ora capisco che la stratificazione narrativa che hai ideato è molto più sottile di quanto non pensassi. Qui si intuisce che il "sognatore" è una figura vera e propria, leggendaria direi. Che appartiene a miti antichi, un essere che fa sognare, che conduce le persone nel mondo onirico e che le guida. Sì, forse il modo in cui ciò avviene non mi è ancora perfettamente chiaro, ma è anche vero che per ora sto conoscendo il contesto. E qui c'è una presentazione di coloro che alla fine sono i protagonisti della tua storia, ovvero John e Sherlock. Il secondo trasportato in un vero e proprio AU, un universo di cui ancora non sappiamo molto, ma a che a un primo impatto non mi è sembrato affatto contemporaneo. E poi c'è John che invece indossa strani abiti, nel sogno, e che fa sogni altrettanto contorti, di cose che sono assurde, o almeno per Sherlock. Il che mi porta a credere che John si trovi invece in un universo contemporaneo e che sia in qualche modo connesso con Sherlock. Questo ancora non lo sappiamo, tutto ciò a cui si assiste è al suo incubo che prende tutta la prima parte di questo capitolo. Hai richiamato in maniera egregia un qualcosa della storia canonica su cui, almeno per gusti miei, non si sono soffermati adeguatamente. Non ci hanno mai fatto capire quanto Sherlock si preoccupasse per gli incubi di John. Qui ci entra addirittura dentro, ma siamo in un altro universo e quindi va da sé. Il sogno in cui ci porti è ben chiaro, John fugge da qualcosa di mostruoso, un drago per la precisione, che lo vuole uccidere e dal quale si deve nascondere. Si intuisce che il suo sogno è cambiato nel corso del tempo, che prima era altrove a sognare altre cose. Ma soprattutto ci fai capire che John è conscio di star sognando, un sogno lucido per la precisione. E questo è ancora più inquietante, perché mette John in una posizione che trovo un po' strana. Mi domando come possa essere davvero cosciente, sì, i sogni lucidi esistono e io ne ho fatti un paio ogni tanto, ma a questo livello... John ne sembra davvero, ma davvero conscio. E ovviamente sarà legato a un qualche fatto con cui c'entra anche Sherlock e già nella seconda parte qualcosa la si intuisce. Sherlock, Moriarty, Mycroft... i tre personaggi si muovono già da prima che la storia cominciasse, specialmente Moriarty che già fa le sue malefatte, già agisce in modo oscuro e già Mycroft se ne preoccupa, e ovviamente anche Sherlock. Non avanzo nessuna ipotesi per il momento, ma ci sono molte cose che mi sto domandando al momento. Per intanto posso dire d'aver apprezzato il cambio di prospettiva riguardo al sogno di John. La consapevolezza di star sognando qualcuno che lo aiuta e che lo salva, ma il non aver idea di chi sia fino a un certo momento. In cui lo vede. John vede Sherlock nel sogno e Sherlock non dovrebbe essere lì, non in quel modo e questa è già la prima cosa strana. Direi atipica che incontriamo. E alla quale presumo che la storia dia una risposta. Per intanto ti faccio i complimenti per l'idea che hai avuto, non da poco. E soprattutto per come hai strutturato questa storia, la scrittura è sempre perfetta, non una sbavatura. Sei stata davvero brava. E prestissimo recensirò anche il prossimo.
Koa