Recensione premio per il contest "Cento giorni di introspezione, fantasia e romanticismo"
Eccomi finalmente per la recensione premio. So che è passato un po' di tempo, ma come al solito non ho avuto molti momenti liberi e niente, mi manca il liceo per tutti il tempo libero che mi lasciava ^_^
Ho scelto questa storia perché, come ti avevo anticipato, dopo le tue premesse non ho avuto il coraggio per leggere l'altra storia su Tesoro. Insomma, sono temi abbastanza forti e non ce l'ho fatta a leggere un'altra storia sullo stesso argomento, spero che tu capisca.
In ogni caso, passiamo a questa storia. Ho visto, leggendo le note, che sei stata ispirata da un contest, ma in realtà questo non si sarebbe detto, visto che comunque la storia ha una perfetta organicità e il tema dell'autunno sembra scaturire naturalmente dalla trama in sé e non il contrario, come invece è stato. Credo che sia una cosa molto bella, non mi fanno impazzire le storie che ti fanno pensare, mentre leggi alcuni passaggi: "ah, ma questo è stato messo per un contest". È una cosa un po' forzata e mi è piaciuto moltissimo che nella tua storia questa caratteristica fosse assente.
Ma passiamo alla storia in sé. Noto che il protagonista è Serapion, il protagonista anche di una tua storia che avevi iscritto al mio penultimo contest. Mi sembra di aver gestito quel concorso più o meno una vita fa, ma ricordo comunque i particolari più importanti di quel personaggio. Non mi è molto simpatico in sé, ma certamente è una figura particolare e che si fa ricordare e tu in questa storia sei riuscita a dargli ancora più spessore che nell'altra. Non fraintendermi, come personaggio era comunque molto ben riuscito, ma qui mi sembra che tu sia riuscita a scavare più a fondo.
Ho apprezzato moltissimo le tue descrizioni del paesaggio autunnale e, in particolare, ho trovato adattissima e molto realistica la descrizione delle foglie marce: perfetta!
È bellissima anche l'introspezione, il duplice modo di percepire l'autunno ‒ come immagine di morte e come possibilità di cambiamento ‒ la sofferenza e gli incubi di Serapion: hai fatto davvero un buon lavoro.
Credo sia molto interessante anche la tua decisione di smorzare l'angst ‒ molto presente e molto forte ‒ di questa storia: da un lato con le scene quasi comiche con Vassilij, dall'altro per il rapporto con il bambino, che porta a una scena fluff molto intensa, ma non sdolcinata.
È un effetto abbastanza difficile da ottenere: spesso le scene fluff, anche in molti libri pubblicati, sono roba da diabete, ma nel tuo caso non è così.
Inoltre, nonostante si tratti di una storia ambientata in autunno e, a giudicare le foglie ancora sugli alberi, non in autunno inoltrato, mi sembra un racconto molto natalizio, sia per la citazione del film ‒ che anche se non ho mai visto mi fa pensare al Natale ‒ sia per alcune scelte narrative, come quella di presentare un personaggio scontroso e chiuso in se stesso e fargli trovare una sorpresa del genere, oppure il fatto che Serapion si alzi di notte e poi veda l'albero… insomma, tutte queste piccole cose.
Per concludere, si tratta di una storia molto carina e molto riuscita.
Gli unici appunti che mi sento di farti riguardano la punteggiatura: non è un contest, quindi non riporto tutti gli esempi ‒ anche perché ci metto una vita a fare questo tipo di lavoro, sono lenta dentro ‒ ma ci sono dei periodi in cui usi molte virgole, che danno un effetto un po' singhiozzante, e altri invece hanno un ritmo troppo veloce e forse necessiterebbero di qualche pausa in più. In altri punti invece avrei usato altri segni al posto delel virgole.
Questo mi è sembrato l'unico aspetto relativamente negativo, per il resto la tua storia mi è piaciuta molto.
A presto,
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