Da poco mi sono buttata nella lettura delle poesie, e la tua è la prima che ho letto, attirata dall'introduzione nella pagina di ricerca.
Ora, non voglio darmi alla critica letteraria da grande filosofa o autrice esperta, in quanto io, al mio livello, non c'azzecco un benemerito cavolo con te; ma in ogni caso ho un paio di appunti da fare. Per quanto riguarda il campo semantico, trovo tu abbia grandi potenziali, il linguaggio è vario e ben articolato. La metrica è decisamente molto frammentata, e questo non l'ho apprezzato particolarmente; in futuro prova a darti un limite di sillabe per verso, e non lasciare tutta la poesia a versi sciolti e liberi, in quanto anche il ritmo di lettura ne risente. Cerca di fare anche qualche metafora, da sapore a tutto il testo -che, nonostante la frammentazione, è veramente meraviglioso.
Per quanto riguarda il commento personale alla poesia, il significato è particolarmente profondo, credo: si parla di una amore rifiutato, rinnegato, di una sofferenza interna, di una vita che si aveva, una coppia andata a naufragio, mi sembra. Mi è piaciuto particolarmente il fatto che spieghi come l'uno dava forza all'altro, insegnava l'altro a vivere, come si promettevano di essere presenti sempre e comunque.
Ho deciso di metterla come opinione neutra in quanto totalmente positiva tipo "oh mio Dio quant'è bella, e che significato, e che belle parole" non è; ho fatto le mie critiche e considerazioni e, per quanto giovane io sia e tu possa prendermi in giro, trovo sia la cosa giusta da fare.
La poesia va nei preferiti, assolutamente, pollice in su per la tua scrittura!
Anna. |