Storia particolare, piuttosto originale. Sono stata incuriosita dal titolo ma, dopo aver letto le prime righe, sono stata tentata di chiudere. Perché?
Il primo periodo è innanzitutto troppo lungo, con troppe virgole. Qualche punto in più non avrebbe certo guastato.
Ci sono molte ripetizioni, suppongo volute, ma appesantiscono il testo.
L'uso degli aggettivi possessivi è spropositato e completamente inutile. La mia bocca, i miei polmoni, le mie mani. Non serve dire "mio/mia/mie", è sottinteso dal momento che il narratore è anche il protagonista.

Ci sono anche molte discordanze di tempi verbali. Un secondo narri al presente, e l'attimo dopo passi al passato remoto senza alcun motivo preciso per farlo. Prova a rileggere, ti accorgerai di errori banali.

Come già detto non ho apprezzato le frequenti ripetizioni ma, dato che dovrebbero servire ad enfatizzare il testo, non mi soffermerò più di tanto su questo punto.

Per il resto, la storia è scritta bene ed è piuttosto originale.
Un buon lavoro, insomma.

Sperando di leggere altri tuoi scritti in futuro,
Iama
(Recensione modificata il 28/12/2014 - 11:14 am)