Aggiunta!
La recensione di Bonnie l'avevo già letta, ma mi ha fatto molto piacere scoprire che grazie al contest ne hai ricevuta anche un'altra, e sono totalmente d'accordo con l'indignazione di Jules per il fatto che questa storia non sia recensita, non me ne capacito.
Per questo ho deciso che la metterò per un po' (se mi ricordo come si fa) nella storia che posso consigliare per via del punteggio nel sistema recensioni. Non credo nessuno se ne accorgerà mai, diciamocelo, e la storia che ho inserita è probabilmente la migliore che abbia mai letto su questo sito, ma mi farà piacere tenere la tua per un po'.
Inoltre ho deciso di suggerirla per l'inserimento nelle Storie Scelte, appena ho un attimo. Non so se se la fileranno mai (le uniche due storie che ho proposto non ci sono finite, ahimé, eppure dovrebbero darmi un po' di credito per tutte le recensioni che ho scirtto! xD), ma io ci provo. Fammi sapere in caso l'accettino^^
Isidar
Edit: Nella voce 'grafica' ho dimenticato di suggerirti di inserire il titolo nel testo! Secondo me è importante :)
Terza classificata e vincitrice del Premio Giuria
Soldatini – Severia85
Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo delle eventuali coppie: 14.5/15
Ci sono vari personaggi, e buona parte sono OC. Analizzerò questi in ordine di apparizione, e chiuderò con Silente e Piton.
Jeremy: incarna in pieno la curiosità e lo spirito d’osservazione tipico dei bambini ed ho trovato una scelta intelligente quella di descrivere Babbo-Piton attraverso i suoi occhi.
Nathan: l’ho trovato un perfetto marinaio, schietto, allegro e lontano dalle formalità. Non mi sarebbe dispiaciuto se gli avessi dato davvero un accento straniero, invece di limitarti a dirci che ce l’ha (onestamente dopo la prima lettura avevo rimosso la cosa, invece chi si dimentica – per dire – dell’accento di Krum?). Ho amato il modo in cui spiattella a Severus i bonari avvertimenti di Silente sul suo carattere, così come la sua tranquillità davanti ai commenti scettici e astiosi di Severus.
Dadà: è l’unico personaggio che non mi ha convinta del tutto. Ha atteggiamenti abbastanza tipici di un elfo (l’inchinarsi profondamente, per esempio), ma qualcosa del suo modo di parlare mi lascia perplessa. Forse avresti dovuto farla parlare in terza persona, come Dobby, per rafforzare l’idea. Inoltre trovo che il suo nome sia poco adatto al Polo Nord… Colpa sua se ti ho levato 0,5 punti!
Raikenen: Babbo Natale è esattamente come lo immagino! È allegro, bonario, ottimista ma allo stesso tempo empatico, capace di comprendere quali corde tirare per stimolare Severus. Inoltre è assolutamente credibile che fosse amico di Silente e che si sia rivolto a lui quando necessario. Ce li vedo troppo a mangiarsi insieme il sorbetto al limone!
Harry: è presente solo tramite le lettere (per la caratterizzazione non conto il momento in cui lo vediamo dormire), ma queste sono bastate a farmi intravedere il vero Harry: un bambino educato e intelligente, ben lungi dall’essere viziato e dal pretendere troppo, ma come tutti i bambini desiderioso di veder realizzato almeno un sogno, seppur piccolo. Inoltre ho amato i suoi commenti su Dudley: trovo sia tipico dei bambini fare constatazioni di questo tipo senza sentirsi a disagio, senza peli sulla lingua.
Silente: l’ho trovato molto IC. Le frasi che gli hai fatto dire gli si addicono molto, così come la sua calma e l’essere divertito dalla situazione. Anche il fatto di girare attorno all’argomento – in contrapposizione a Severus che vuole arrivare subito al dunque – credo sia molto tipico di Silente.
Severus, infine, è magnifico. Ancora mi chiedo come diavolo sia possibile che tu abbia raccontato di lui vestito da Babbo Natalefacendo sì che rimanesse IC. È scettico, cinico, poco empatico e disponibile a fare più di quanto abbia promesso a malincuore. Al tempo stesso, però, c’è in lui terreno fertile per far germogliare il seme che Babbo Natale getta. È da quello stesso terreno fertile che nasce il desiderio di cercare la lettera di Harry – pur sapendo che doveva essere piena di richieste come lo sarebbe stata quella del suo arrogante padre, da là che sgorgano le lacrime finali, da là che cresce il desiderio di guardarlo negli occhi. C’è solo una cosa che forse manca: mi sarebbe piaciuto che anche solo per un attimo pensasse a Petunia.
Originalità: 9/10
Ti ho tolto un punto solo perché l’idea ti è arrivata da terzi, e mi sono sentita obbligata a ‘penalizzare’ la cosa in qualche modo. Comunque il modo in cui hai gestita questa idea è superbo: immaginare che Babbo Natale esista anche nel Mondo Magico (e che sia un mago) e raccontarci di come Severus porti ad Harry il suo regalo sono cose che vanno al di là della mia immaginazione.
Gradimento personale: 10/10
Ho profondamente amato questa storia, mi ha sorpresa e incantata.
Mi aspettavo dall’intro qualcosa di completamente diverso, pensavo di star aprendo una storia po’ comica, invece ho trovato una favola estremamente dolce e quasi commovente. Ho aprezzato moltissimo l’attenzione ai dettagli:
Piton che passa i confini del castello prima di smaterializzarsi (purtroppo non sono molti ad aver letto ‘Storia di Hogwarts’ e a ricordare questo dettaglio!), il porto con un molo dedicato ai viaggi magici e i Babbani che non se ne rendono conto (peccato non avesse qualcosa di magico anche il viaggio, a parte l’incantesimo iniziale!), il fatto che ti sia ricordata di far sbattere i piedi a Severus per scrollare le scarpe dalla neve prima di entrare in casa, il fatto che i folletti di Babbo Natale siano in pratica elfi domestici, l’accenno alla motocicletta nella lettera di Harry (è stato un colpo al cuore), il fatto che Severus desidera che Harry lo guarda e che alla fine questo non accada, il ps della seconda lettera di Harry…
Mi sono davvero chiesta come possa essere passata inosservata: credo che la risposta sia un po’ nell’introduzione, un po’ nell’incipit.
Per quanto riguarda l’introduzione, trovo sia poco accattivante e che trasmetta la sensazione di qualcosa di un po’ comico, anche se facendo attenzione ai generi si capirebbe che non è così. Ti dico la verità, letta l’intro ho pensato che fosse un’idiozia quella di mettere Severus nei panni di BN, e probabilmente non sono stata l’unica: forse cercherei di far capire che dentro c’è qualcosa sul rapporto Harry-Severus…
L’incipit è interessante, ma non così fondamentale, e il fatto che la primissima parola sia il nome di un perfetto sconosciuto secondo me non invoglia troppo la lettura (almeno, questo vale per me, che di solito non stravedo per gli OC). Non saprei dirti se la storia funzionerebbe meglio senza quel prologo – o con quel prologo dal pov di Severus – ma ho la sensazione che abbia stimolato alcuni lettori ad abbandonare la lettura prima ancora di arrivare all’inizio vero e proprio…
È sicuramente la tua storia che mi è piaciuta di più fino ad ora.
Stile e lessico: 5/5
Trovo lo stile semplice e fluido e il lessico modesto e accessibile, proprio come mi aspetterei da una favola su Babbo Natale che coinvolga ben due bambini.
Ho solo un appunto da farti:
- calligrafia stentata → grafia stentata (come scrivi correttamente la seconda volta). Questo perché “calligrafia” significa “bella grafia”, e dubito che una scrittura stentata possa davvero essere bella…
Grammatica e sintassi: 4/5
L’ortografia è perfetta, fatta eccezione per un Funny che dovrebbe essere Fanny e un perché con l’accento sbagliato.
Penso però che ci siano davvero troppi punti e virgola, di cui invece non dovresti abusare (meglio virgole e punti); inoltre penso sarebbe meglio evitare l’uso di “ed” davanti a tutte le parole inizianti per vocale/h+vocale: sfrutterei questa forma solo davanti alle parole inizianti per E (personalmente sono arrivata da poco alla conclusione che questa sia una scelta migliore, e ho corretto io stessa le mie storie).
Ti ricordo inoltre che quando dopo una battuta di un dialogo si aggiunge qualcosa (tipo “disse caio”), non ci vuole il punto.
Ti allego un elenco delle poche imperfezioni che ho trovato, per cui complessivamente ho tolto un punto.
- Funny → Fanny
- “uscito dal proprio letto perchè”→ Perché
- ed iniziò; Ed io ho pensato a te
- Ora, si trovava di fronte → la virgola è di troppo
- In testa, portava un berretto rosso, rifinito in bianco, → eliminerei la prima virgola e – pur non essendo errata – anche la seconda
- Il complesso faceva pensare a Jeremy → avrei messo “fece”
- “Naturalmente.” Rispose scettico → “Naturalmente” rispose scettico (non ci va il punto, dovrebbe essere); …mio caro ragazzo.” Continuò Silente → …mio caro ragazzo” continuò Silente (etc!)
- Prego si accomodi. → qua ci vuole una virgola: prego, si accomodi.
- …punto nell’orgoglio. Poi riprese: “Credo si tratti → qua avrei continuato direttamente evitando in particolare i due punti: …punto nell’orgoglio. “Credo si tratti
- troppo affaticato. “è → qua ci va una virgola, non il punto
- Ci pensa a come ci rimarrebbero → avrei costruito la frase evitando di ripetere “ci”
- quella discussone però, non era → o metti due virgole, una prima e una dopo però, o le levi entrambe.
Titolo: 3/3
Mi ha incuriosita molto, e dopo aver letto la storia l’ho trovato davvero azzeccato. Sono contenta che tu abbia evitato cose su Babbo Natale, avrebbero accentuato l’idea che fosse una commediola natalizia.
Grafica: 2.5/3
L’impaginazione va bene, perché è giustificata e non è un muro di testo. I paragrafi sono separati al punto giusto, le lettere si distinguono dal testo (e avendola scritta un bambino mi va bene che non ci sia una riga vuota tra destinatario e corpo del testo), la dimensione è adeguata. Il mezzo punto è dovuto al font: non è il mio preferito, e ci sarei passata sopra se non fosse quello standard del sito.
Totale: 48/51 (Recensione modificata il 11/04/2015 - 10:22 am) (Recensione modificata il 14/04/2015 - 01:01 am) |