Ma come angst?
Io ti mando prompt che sono fluff e più fluff non si può, e tu mi scrivi l’angst. Ma spero che sia vero quanto hai detto prima, che è solo una parentesi.
Incrocio le dita e spero nella fluffosità della prossima os.
Ma parlando di questa, devo dire che mi è piaciuta molto. Ribadisco, che l’angst ti esce bene, anche perché hai scelto un momento che è molto difficile per loro. La storia scritta tipo dopo la morte di John è più facile da rendere angst, mentre questo momento lo trovo ancor più straziante. Perché potrebbero stare insieme, ma non possono né vogliono.
Mi è piaciuto moltissimo anche il paragone che John fa tra Paul e Yoko, sia fisicamente che emotivamente.
Ma soprattutto ho amato la parte finale.
“Lascia che le note ti nevichino addosso, così puoi sperare di coprire il pensiero assillante di quel qualcuno.
Lascia che cerchino di coprire il volto di Paul, lasciale fare questo tentativo, dopotutto tu sai che non ci riusciranno.”
La meraviglia dell’angst. E’ un qualcosa che ti prende il cuore e lo stritola per bene. Perché la neve può essere fluff e romantica, ma anche tremendamente triste. E tu hai scelto la parte triste. Sigh. Ma comunque quest’immagine è adorabile, la neve che cade e cerca di coprire il volto di Paul nella mente e nel cuore di John. Per quanta ne può cadere, non potrai mai farcela.
E va bene, allora, complimenti, tanti complimenti perché stai migliorando a vista d’occhio.
E buon natale.
kia |