Ciao! :)
Le pagine di diario di William Bailey mi inteneriscono sempre. Mi vien voglia di comprargli un mega pianoforte a coda anche se costa un fottio improponibile di soldi, piazzarlo in salotto sacrificando la televisione che tanto fa schifo (trasmettessero qualcosa di intelligente...), adottarlo e dirgli "Suonalo quando vuoi, anche tutto il giorno. Adesso è tuo!"... ma non si può... lui era da qualche parte a Lafayette a prendersi sberle per ben meno di una richiesta del genere. E poi la gente si chiede perché sia lo stronzo che è diventato...
Secondo me all'epoca, proprio come hai scritto tu, sognava di cantare e fantasticava riguardo una certa "February Rain" o un qualche altro titolo storpiato, che un giorno sarebbe stato un pezzo di storia. Faceva bene a sognare. Crederci è il primo modo per realizzare un sogno – e lui non solo ci credeva, ma ne aveva un fottutissimi bisogno, di andare via da là, conoscere gente nuova e liberare tutto quello che per vent'anni era stato represso. Sono felice che ci sia riuscito, ma sono un po' meno felice perché, anche se nessuno sa che cosa gli ronza nel cervello né ha mai rilasciato interviste o biografie, credo che il suo passato incida ancora sulla sua vita. Del resto mi sembra più che normale.
Bene! Mi è piaciuta! Anche perché tutti preferiamo scrivere di quel William Bailey che ce l'ha con tutti e che si fa chiamare "Axl" dal suo amico Jeffrey Isbell, ma questo lato debole, dolce e indifeso del piccolo Bill non mi dispiace affatto! :D
Spero di leggere qualcos'altro di tuo!
Buon Natale! ⭐️
Angie Mars Halen :) |