Recensioni per
Blacklist Asylum
di La sposa di Ade

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/03/15, ore 18:28

Valutazione La sposa di Ade - Blacklist Asylum
Grammatica 12/15

Abbiamo trovato un bel po' d errori di battitura (capita tantissimo anche a me, Nelith XP rileggo e non li trovo...) e qualche ripetizione.

Inv(i)tandole in quello che doveva essere il suo studio.
face(n)do con i piattisporchi
ranni(c)chiato in posizione fetale
Mancanvano pochi minutiall'ora di pranzo
La suo(a) voce
Recuperò al(la) chiave
E, come se niente fosse, la suora si voltò verso di loro [....] gentilmente a proseguire, ché
un'uncinetto
Li ho conos(c)iuti e li ho amati.
provvedimen(t)i al più presto
"Ti ho visto." Fu vagamente dconsapevole
indifferenteal periocolo
contin(u)ava a stringere
p(o)ercellana
tona(l)ità violacea
si(n)ghiozzo interruppe
s(t)irarsi

Le ripetizioni:
Corridoio. [...]richiamando la donna che, immobile in mezzo al corridoio
terra, mentre i loro vassoi finivano a terra
uscì dalle sue labbra quando vide la figura del fratello, uscì

Per la punteggiatura non ho molto da dire. Quindi bravissima! XD Ho trovato solo alcune virgole mancanti, in punti che a mio parere avrebbero migliorato la scorrevolezza del testo. E alcuni "punti e virgola" al posto dei "due punti".
Una cosa non ci è molto chiara in questo pezzo:
"Dottore, io ho visto il suo sguardo mentre stringeva il collo di quell'altro paziente." Riprese un attimo fiato, ancora vagamente sconvolta da ciò a cui aveva assistito.
"Non ho mai visto uno sguardo del genere, mi ha terrorizzata."
Aveva gli occhi che luccicavano pieni di piacere e gioia malsana, come se in quegli istanti si stesse compiendo il vero scopo della sua vita.
Per come è impostata sembra quasi una descrizione che la suora fa al dottore, ma sistemata fuori dalle virgolette è un po' sconcertante...
Per il resto ti facciamo i nostri complimenti.


Sviluppo della trama 12/15

Una cosa che non ci è molto chiara è il periodo in cui è ambientata. Il comportamento di medici e suore è molto “umano”: la libertà di movimento durante i pasti, ma anche la reazione di suor Jude quando trova il cadavere della donna. I suicidi non dovevano essere pochi e la crudeltà la faceva da padrona, anche durante i “trattamenti”. Se la suora assisteva i “degenti” era anche abituata a veder scorrere il sangue, un uncinetto nell'occhio non è niente rispetto a quello a cui erano abituate ad assistere. Quindi la sua reazione ci è sembrata un po' eccessiva...
Solo un appunto, 5 metri per 5 sono tantissimi per una cella XD è lussuosa, venticinque metri quadrati non sono pochi.
Comunque sia ci è piaciuta la resa dell'ambientazione e l'atmosfera.
La descrizione della follia di Helel è un po' confusa all'inizio, ma verso la fine si capisce il motivo del suo comportamento.


Caratterizzazione dei personaggi 13/15

Abigayle compare poco, attimi in cui si vede la preoccupazione di una madre per entrambi i figli. La tristezza per il maggiore pazzo, per cui ormai ha perso quasi completamente la speranza; ma soprattutto per la figlia più giovane. Teme per Gwynevere, ha paura di renderla partecipe del mondo, forse anche di non trovare le parole adatte per spiegarle cos'abbia suo fratello, perché in fondo non lo sa bene neppure lei. Sa solo che non è "normale", che magari sente delle voci.
Anche Gwynevere compare poco, ma da quel poco sembra piuttosto legata al fratello, almeno per quel che riguarda il tempo prima della follia. Si capisce dalle domande alla madre, dal fatto che voglia sapere... Ma anche dalla reazione che ha quando si trova davanti al medico, all'inizio della storia.
Helel... all'inizio è quasi "apatico", passa il suo tempo sul letto a grattarsi il tatuaggio, scorticandolo. Non sembra pericoloso, finché non guarda la sorella, qualcosa lì cambia, forse si innesca. Ci sarebbe piaciuto sentire qualcuna delle voci, invece compare solo alla fine. Peccato. Ci sarebbe piaciuto sentire i "suggerimenti", i sussurri delle voci all'interno della sua mente. E magari i tormenti iniziali tra pazzia e lucidità.
La paziente 0165, anche lei una comparsa, ma di notevole importanza dato che ci mostra ciò che è capace di fare Helel. Non che 0166 faccia molto, le tende solo qualcosa di acuminato e le suggerisce di "fare qualcosa". Probabilmente Sarah, in quanto fanatica religiosa, ha riconosciuto in lui il diavolo, e quello è stato l'unico modo per allontanarsi da lui. La lettera che ha scritto sul tovagliolo è stato il suo modo un po' contorto per comunicare agli altri che il male era tra loro. Per spiegare il motivo del suo gesto e del suo timore. Helel le mette paura, la intimorisce con un solo sguardo e la tenta come il serpente ha fatto con Eva.
Helel è enigmatico, probabilmente credeva che eliminando la sua famiglia anche le voci avrebbero cessato di perseguitarlo, ma, proprio come il paziente 0078, alla fine non è riuscito nel suo intento.


Originalità 10/15

I disturbi mentali sono piuttosto usati, comunque sia hai reso bene l'atmosfera del manicomio, come anche le problematiche di alcuni pazienti. Come abbiamo già scritto, ci sarebbe piaciuto vedere di più cosa facevano dentro al manicomio, le dinamiche tra i vari pazienti e gli inservienti, i trattamenti usati, le medicine somministrate... Ma in se la storia è ben scritta e il finale ci è piaciuto molto.
La schizofrenia credo sia una patologia difficile da trattare, nonostante siano in molti a volerla descrivere, anche se non sei entrata nel dettaglio clinico, sei riuscita a creare piuttosto bene la mentalità del "malato".

Attinenza al pacchetto scelto 9/9 (3 genere / 3 immagine / 3 prompt )

La drammaticità c'è tutta, idem per prompt e immagine. Complimenti per l'ottimo uso che hai fatto del pacchetto!

Totale 56/69

Nel complesso ci è piaciuta, nonostante le piccole perplessità che ti abbiamo illustrato ^^ Veramente un buon lavoro.

Recensore Junior
27/12/14, ore 21:11

Non ho letto tutte le tue storie, ma credo che tra quelle che sono riuscita a leggere, questa sia quella che ti è meglio riuscita. Mi piace la trama. Il fatto che puntualizzi che il diavolo non è un demone cornuto, come spesso idealizzato nei vecchi film di stampo Hollywoodiano, ma un angelo che Dio stesso preferiva a gli altri, attira immediatamente l'attenzione. Proprio per questo non ho notato immediatamente il titolo che mi ha lasciato un pò perplessa.
Blacklist, ok, lista nera, ma Asylum (se non sbaglio) significa in latino: ricovero, rifugio o un luogo inviolabile. Sto cercando di capire il collegamento tra le due cose, ma forse sono troppo concetrata su questo dettaglio, per capirlo.
Ho trovato molto bello il posto dove hai situato il manicomio. Generalmente, quando si pensa ad un posto del genere, si immagina una specie di carcere. Grigio, scrostato e sotto un temporale con tanto di lampi inclusi. Metterlo in un parco, l'ho trovato originale, perchè le persone che ci passano davanti non ci fanno caso e/o immaginano che si tratti di un posto come tanti altri, cosa ben diversa per i parenti dei suoi "ospiti".
Molto realistica è anche la spiegazione che viene data dalla madre, quando le viene chiesto cos'è la schizofrenia. Immagino non ci sia modo più semplice per spiegare a una bambina (immagino che in quel momento passato fosse ancora una bambina) una malattia mentale, se non quello di puntare l'indice alla testa.
Posso concordarre che il portapenne è realmente di pessimo gusto. Diciamo che, nemmeno Freud avrebbe apprezzato un oggettino del genere (se non sbaglio i matti notano di più i dettagli delle persone normali). Poi, dopo aver visto un gingillo del genere, uscire e trovarsi davanti una che recita l'Apocalisse non ti fa sentire molto a tuo agio.
Domanda: Abigayle, quando ha dato il nome al figlio non si è posta due domandine? No, perchè chiamare il proprio figlio con uno dei tanti nomi di Satana è proprio fashion, figuriamoci, se in futuro gli potrà dare qualche problema relazionale. Anche il mantra di 0165, però, ci mette del suo. Sentire ossessivamente sempre le stesse cose, giorno dopo giorno, mese dopo mese, dev'è essere, come la goccia d'acqua che picchia costantemente sulla roccia, fino a bucarla.
Hai fatto bene a descrivere dettagliatamente alcuni matti presenti nella sala da pranzo. Cosi hai distolto un pò l'attenzione dal protagonista e alleggerisce la lettura, altrimenti avresti rischiato che diventasse troppo monotona.
Lobotomia transorbitale? Da sola? Ahi! Povera suora che l'ha trovata, senz'altro non sarà stato un bello spettacolo.
Capisco il grattar via la pelle, ma 0166, com'è ha fatto a diventare 666? Ha tolto l'ho zero e poi? (ma quanto mi attacco hai dettagli?)
Ok, ho blaterato anche troppo.
Alla prossima.
EyeInTheNight

P.S. è bello che tu non abbia messo nessun banner, focalizza l'attenzione sulla storia.