Per quanto possiamo prenderne le distanze, non fuggiremo mai del tutto dall'amore: esso ci tiene prigionieri, prende il nostro cuore e lo tortura brutalmente. Perché spesso noi amiamo senza essere amati, e spesso la persona da noi amata non ci corrisponde. Perciò soffriamo, e ci pare che il dolore sia davvero troppo, ci sembra di ardere vivi al rogo, quasi come se mille e più frecce fossero conficcate al nostro interno. La cosa positiva di tutta questa sofferenza però è che ci spinge a riflettere e a meditare su tutto questo, spingendoci infine a trasformare il dolore in poesia, sfogo, componimento scritto; tutto questo racchiude in sé una particolare bellezza e ce ne sentiamo parte immedesimandoci. Dunque bel componento, l'ho apprezzato molto.

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Scritto molto profondo. Il tema dell'Amore con la A maiuscola e della sua disperata ricerca non tramonta mai.
Ci si ritrova a vagare come un ramingo, appunto, in cerca dell'Amore che non sente i nostri richiami, le nostre suppliche, che si chiude le orecchie e ci ignora.
Da questo deriva una profonda sofferenza che ci fa ardere, bruciare e poi spegere, morire, come cenere in un camino.

Particolare la struttura che richiama quella delle poesie, sempre che di poesia non si tratti. Sinceramente, mi sento di dirti che questo scritto è più adatto alla sezione "poesia", nonostante sia sì introspettivo. Poi la decisione l'hai presa tu, niente da obiettare.

Sperando di leggere al più presto qualche altro tuo scritto,
Iama

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