Ho gli occhi rossi e la testa ancora scompigliata dalle mille sensazioni che sei riuscita a trasmettere tramite le righe della tua ff. Io ti adoro. Ho amato ogni singola riga e l'ho riletta più e più volte perché non riuscivo a farne a meno. E' stato un crescendo di emozioni ed eventi che mi ha avvolta perché è esattamente questo ciò che viene fuori dai due personaggi che per troppo tempo sono stati lasciati in balia di "forse" e "magari".
L'evoluzione del tuo racconto è a dir poco mozzafiato, ci hai accolti con un nodo alla gola per il ricordo della piccola Sophia e per ciò che è stata per Carol e Daryl; ci hai fato modo di viaggiare nei pensieri che traspirano dagli sguardi stanchi di Daryl per lasciarci a bocca aperta. Ci hai accompagnati verso una lenta evoluzione della storia di due personaggi che si cercano e si sfuggono da troppo tempo.
<A un tratto, nel silenzio più totale, Daryl aveva allungato una mano tremante e le aveva dato una lieve carezza su una guancia. E poi aveva detto: "Non voglio perderti più. Non voglio...perderti. Non te." Ci sono momenti nella nostra vita in cui l'amore sconfigge tutto: sfinimento, insonnia, dolore, rabbia... tutto. Quel momento fu uno di quelli. La paura che per mesi lo aveva bloccato e gli aveva impedito di fare quel passo con la donna, ora gli sembrava solo stupida. Ogni cosa che faceva con Carol si stava dimostrando più stimolante di quanto avesse mai immaginato. E lo aveva fatto. Tanto e per molto tempo.> [...] <"Ti voglio qui" grugnì Daryl infastidito, cercando di farla desistere dall'andare avanti con quella storia. "Ti voglio con me, sempre" ripeté con enfasi, voltandosi a guardarla negli occhi per rendere chiaro quanto fosse sincero e, conoscendo le difficoltà di Daryl nel dire certe cose, Carol non poteva certo non crederci.>
E' stato bello vivere nella gelosia di Daryl per un pensiero così umano come quello di aver desiderato di essere l'unico per Carol.
<Gelosia. Calda, cattiva, instabile. Era una cosa nuova per lui anche quella. Le sue mani corsero a stringere ancora di più Carol e la spinsero verso un altro albero vicino, dove Daryl la costrinse a restare appoggiata mentre lui continuava a spogliarla. Sua. Carol era sua. Non come una proprietà, ma coma una donna che desiderava gli desse il permesso di proteggerla e amarla. E l'avrebbe fatto. L'avrebbe protetta. Amata. Sempre.>
Il mio cuore ha mancato qualche battito quando finalmente, tutto ciò che avevano attorno si è annullato per dare spazio a ciò che conta veramente. Un equilibrio perfetto fatto di amore e passione, di dolcezza e di completarsi nella maniera più primitiva che si conosca. E' un sentirsi continuo. E tu ci hai regalato queste emozioni intense e bellissime. Spero davvero che anche nel tf, dopo quattro anni, ci conducano in questo incontro di anime che si appartengono per diritto e che, in un certo senso, appartengono anche a noi.
<Non erano cenere. Bruciavano e divampavano. Ma non erano cenere. E mentre Carol si sporgeva di nuovo a catturare le sue labbra, Daryl pensò che ci avevano messo molto per arrivare a quel punto, ma le cose migliori non erano mai quelle più facili del resto. Erano però quelle che restavano anche sotto la cenere. Indelebili. Indistruttibili. Eterne. Sempre.>
Sono ancora senza fiato!!
Spero di leggere al più presto altro di tuo, ergo, continuerò a stalkerizzarti perché tu capisci a pieno e ci fai vivere il mondo Caryl!
Grazie con tutto il cuore, è stupenda e sei stata grande... Ti ho già detto che ti adoro?? |