Una bellissima ff, complimenti!
Confesso di non condividere la tua propensione alla colpevolezza di Mycroft nell'incrinatura del rapporto con Sherlock (ma sono di parte: sono una sorella maggiore io), a parte questo però mi sono gustata tutta l'introspezione psicologica dei due, tutta la tenerezza inespressa e l'affetto imbarazzato.
Ti faccio un unico appunto: forse a volte ti dilunghi più del necessario; è evidente che scrivere di questi due e dei loro pensieri ti piace, e a volte ti fai prendere troppo la mano.
Spero di leggere ancora qualcosa di tuo, =)

Pensavo di avere letto tutto sul rapporto tra i due fratelli, ma mi sono sbagliata perchè nella tua fic ho trovato qualcosa di nuovo, interessante e ben scritto nonostante l'argomento, come ho già detto, sia stato analizzato da tutte le possibili angolazioni. Hai dissezionato momento per momento la situazione affettiva tra gli Holmes, cogliendo anche le più piccole sfumature che ci hanno portato ad una nuova conquista: un'inaspettata tenerezza che riesce a farsi largo nella spietata razionalità di Mycroft e nella sociopatica genialità di Sh. Bello l'averla resa concreta identificandola nello sfiorarsi delle mani, quasi a voler cogliere nell'altro il calore rassicurante di un umanissimo sentimento fraterno. Cito la descrizione di Sh piccolo che mi è piaciuta molto: "...piccola, ingestibile calamità su gambe..." e lo sguardo attento a particolari importanti ma poco visibili a chi non osserva attentamente (è riferito a Myc e lo connota in maniera efficace):
"..aprendo e chiudendo le dita intorno al bastone arcuato...". Ben tornata.