Recensioni per
против мира - Contro il mondo
di Ghen

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
25/03/19, ore 21:24

Ciao,
intanto mi dispiace moltissimo trovare e leggere questa storia solo ora, quattro anni dopo.
E Dio forse era meglio leggerla allora che non adesso, in cui l'Italia davvero viene sorvolata da presagi orrendi...
Bando ai brividi...
Sono colpita.
Dallo stile, ricco ma scorrevole e non eccessivo; dalla trama che sa di tragedia shakespeariana eppure è ai giorni nostri(più o meno), con cellulari e incursioni digitali; dall'attualità fredda e cruda; dai personaggi lasciati all'immaginazione e descritti quel minimo per essere amati per la loro totale innocenza; dal colpo di scena prevedibile ma assurdamente amaro.
E soprattutto, su ogni cosa, San Pietroburgo che è non più sfondo ma assoluto protagonista, molto meglio descritto di tutti gli altri, molto più caldo, preciso e amaro...e disperato.
Già la disperazione.
Chiave di volta di sicuro, il vuoto che investe e annienta chi "molla"(Irina) e lo strappo che cresce a suon di frustate chi resta (Marla).
Bella la scelta del titolo in lingua, bella quella dei soprannomi e di tutti i dettagli che sottolineano una tua ricerca diretta sull'argomento.
Un'incubo che io donna, lesbica, sposata(anzi unita) ho il terrore di vedere.
Insomma che mi sia piaciuto è palese.
Mi ha terrorizzato? Sicuro.
Brava davvero...ti perdono senza nemmeno doverlo dire l'assoluta solitudine, l'innocenza in eccesso e l'adolescenza delle protagoniste(realistica ma tachicardica) che rende il tutto fatale.
Chapeau.

Recensore Master
08/08/15, ore 22:15

Buonasera!
Ho questa storia nelle da recensire da un sacco di tempo, ma la sua lunghezza mi ha sempre spaventato un po’. Ho approfittato del momento libero per sbrigare gli arretrati.
E l’ho trovata bellissima! Davvero, davvero meravigliosa. E ancora più sorprendente il fatto che non si tratta di un’epoca lontana, ma del presente. Che non è un mondo distopico, ma un paese a poche ore di volo dal nostro.
Il finale è sicuramente triste e pieno di dolore e rassegnazione, ma è... giusto. Fare altrimenti avrebbe significato peccare di ipocrisia e rovinare il realismo che contraddistingue dall’inizio alla fine.
Purtroppo, secondo me dovresti rivederlo, perchè ci sono numerosi errori qua e là. Comunque tranquilla, non si tratta di qualcosa di grave.
Ancora complimenti,
Viviana

Nuovo recensore
12/06/15, ore 21:28

Ciao!
Scorrendo tra le pagine dei tuoi racconti, mi ha colpito questo. É così incredibilmente reale da farmi sentire male: ho sentito davvero la nausea.... Già di norma la provo quando leggo qualche notizia relativa alla Russia, figurati un racconto che potrebbe (e sono sicura sia) una storia da quasi tutti i giorni lì. Devo dire che la forma è nettamente migliore rispetto alla serie (che adoro), forse la brevità ti ha aiutata (?). Comunque complimenti perché non mi prendo spesso così male quando leggo qualcosa di drammatico.
Un saluto,
Poèsie.

Recensore Master
21/04/15, ore 21:05

Giudizio per il contest "Le notti bianche di San Pietroburgo", premio speciale Miglior San Pietroburgo Drammatica

Contro il mondo - Ghen 

Aspetto formale 

Partiamo dalla parte più “tecnica”. Ci sono alcuni errori, ma nulla di grave. Un paio di volte hai concordato male i verbi, non rispettando la consecutio temporum, per esempio in “La scientifica poté dimostrare come il ventunenne spostò (aveva spostato) il corpo e lo gettò (aveva gettato)” oppure, più sopra: “Se fuggire dalla sua vecchia casa non fosse (fosse stato) l’unico modo per vedere Irina, si sarebbe data per malata da (per) non dover più uscire dalla sua stanzetta”. C’è una frase poi: “Usciva e si guardava attorno come se da un momento all’altro qualcuno avesse potuto rapirla”, in cui correggerei “avesse potuto” con “potesse” perché il pov è interno e della protagonista, che non sa cosa le potrebbe accadere in quel dato momento presente. Comunque nel complesso non c’è niente che abbia inficiato la scorrevolezza del testo, né errori ripetuti. Un altro appunto sono le virgole che a volte mancano, soprattutto prima dell’avversativa “ma”. Le ho segnate nel file che mi hai mandato, se vuoi te lo mando così correggi – edit: a quanto ho capito hai già corretto. 
Venendo allo stile, mi è piaciuto come hai scritto la storia, in maniera semplice, ma non semplicista, fluida e scorrevole, descrivendo la città con pochi, ma incisivi tocchi, così come le emozioni delle protagoniste. La scelta di inframmezzare la loro scena più intima (e quel che viene dopo) con il discorso che poi si saprà fatto da Marlena è azzeccata e coinvolgente. Non ho messo un voto altissimo perché non ho ravvisato un’impronta più personale, lo stile è ancora un po’ acerbo, forse, ma indubbiamente ti sai muovere e alcune frasi o passaggi sono particolarmente belli. Insomma, è stata una piacevole lettura. 

Aspetto contenutistico

Per la voce “originalità” ovviamente non intendo originalità dell’idea, altrimenti nulla sarebbe originale, dato che ormai tutto è stato raccontato ^^ Intendo più che altro il modo in cui viene sviluppata una storia perché anche un cliquè trito e ritrito può essere interpretato in modo innovativo e personale. Tu racconti una storia più comune di quanto si pensi, lo hai fatto in modo sensibile e delicato, ti assicuro anche che non si sente il tuo disprezzo di voce narrante, perché hai lasciato parlare i tuoi personaggi, astenendoti da un giudizio che arriva semmai da loro, da quel che subiscono e provano loro. Non ho trovato le cose forzate e scontate pur muovendoti da vicende come dicevo, ahimè, comuni. Diciamo che in sé la storia non brilla per originalità, ma non è banale. 
La narrazione è scorrevole, poi ogni indizio lasciato (l’ostilità del fratello di Marlena per esempio) ha il suo perché nello sviluppo finale. Forse il finale è un po’ “pilotato” per suscitare un certo tipo di emozioni, però non sei andata sopra le righe, anzi, sei stata parecchio amara e realistica nell’ultima parte in cui si vede Marlena che mente sul proprio orientamento. Riguardo i personaggi, li ho trovati ben fatti nei limiti, un tantinello troppo “buoni” (loro due contro il mondo, per l’appunto) nel senso esenti da sfumature più variegate, ma questo non ha troppo inficiato la loro resa ed era in funzione dello scopo della storia, alla fin fine. 


Uso San Pietroburgo storia 

La città è utilizzata bene: in un certo senso diventa anch’essa protagonista o meglio l’antagonista. Richiedevo per il bando proprio delle storie che non utilizzassero l’ambientazione come mero sfondo. Più attenzione all’aspetto descrittivo e avrei messo un punteggio più alto, ma comunque sono rimasta molto soddisfatta nel leggerla perché, per l’appunto, sei riuscita a darle un ruolo, una voce. 

Aderenza alla sezione scelta 

Non molto da dire neanche qui: sei aderente al genere che hai scelto, considerata la fine della storia. Una storia romantica che finisce in tragedia e che parla trasversalmente di tanti temi come la libertà, il diritto di essere se stessi, la ribellione ecc 

Gradimento personale 

Come dicevo è stata una piacevole lettura, una storia scritta bene e scorrevole. Soggettivamente, lo ammetto, la vicenda personale delle due amanti mi ha preso fino ad un certo punto, sono stata più che altro interessata a tutto il contorno. Ho apprezzato particolarmente il realismo: la fine è una doccia fredda, ma optare per una scelta più lieta a mio parere avrebbe vanificato il senso della storia, che è sostanzialmente di denuncia, e credo che tu non abbia voluto fare sconti proprio per questo motivo. Il momento più triste è stato quando Marlena dice alla madre che Irina era un’amica. In quel punto ho sentito tutto, tutta l’oppressione, tutta la costrizione e la paura della protagonista; in un certo senso è stato ancora più triste del momento della morte – un po’ come Pietro quando rinnega Gesù, scusami il paragone biblico, ma mi è venuto in mente. Triste, vero, fa riflettere senza calcare sul sentimentalismo. Hai fatto un bel lavoro, ti faccio i complimenti. 

Nuovo recensore
21/02/15, ore 14:10

Terza classificata al contest "Slash e FemSlash Contest".
Titolo: 10/10 
Inserire il titolo in russo è stata un'idea fantastica, con l'aggiunta della traduzione. E' adeguato al contenuto del testo, lo trovo perfetto e bellissimo! 
Formattazione: 5/10 
Hai avuto un voto negativo perché nel tuo testo una vera e propria formattazione non c'è: mancano l'allineamento al margine destro (giustificato) e le rientranze per i cambi di paragrafo e per i dialoghi (tasto tab). 
Grammatica e stile: 10/10 
Sinceramente, non so quante parole compongano il tuo testo, è la prima volta che in un testo così lungho ci sia soltanto un errore. Davvero, mi sembra così strano, eppure è così! Ti segnalo l'errore qui sotto. 
"[...] solo per il gusto di scoprire cosa sentissero le atre ragazzine" -> le altre. 
Riguardo il tuo stile, è ricco e mi piace davvero moltissimo. 
Brava. 
Originalità: 5/5 
La tua storia è a dir poco originale: è la prima che ho letto su un argomento di questo tipo, e hai saputo trattarlo in modo eccellente. Mi è piaciuto il colpo di scena, quando Marlena realizza il sogno di Irina, che purtroppo, non ha potuto realizzare lei stessa. 
Gradimento personale: 4,5/5 
La storia nel complesso mi è davvero piaciuta molto: ho deciso di toglierti un mezzo punto solo perché non mi aspettavo una fine così brutale... lo ammetto, una parte di me sperava che le due riuscissero a scappare, sposarsi, aver figli e cani. Ma a quanto pare, la realtà ha prevalso nella storia. 
Attinenza al prompt: 20/20 
Ti sei affidata alla fortuna, e ti ha aiutata molto. L'innocenza è presente nella tua storia: si capisce dalle due ragazze, che pensano in modo innocente un futuro in un altro paese, dove possono essere felici: sei stata molto brava nella scelta. 
In un totale di: 54,5/60 

Nuovo recensore
07/01/15, ore 14:58

Ciao!
Inizio col dirti che la tua storia mi è piaciuta moltissimo.
Anch'io partecipo al contest che ti ha dato ispirazione. Di solito non leggo le altre storie che partecipano al mio stesso contest per non scoraggiarmi e avrei dovuto evitare anche stavolta, perché davvero è scritta benissimo in termini di lessico e stile e si nota che sei molto informata su gli argomenti trattati.
Non nascondo che ci sono veramente rimasta male leggendo la scena della morte di Irina e credo che resterò a pensarci per un bel po' ed è proprio questo che apprezzo maggiormente nelle storie, la capacità di farmi riflettere e farmi affezzionare ai personaggi.
Ti dirò che queste due ragazze mi erano piaciute a tal punto che pur avendo avuto all'inizio il presentimento che la loro storia si sarebbe conclusa male, nel corso delle righe mi ero attaccata alla speranza che ce l'avrebbero fatta e sarebbero vissute contente. Mi hai davvero spezzato il cuore insomma! :,(
Non sapevo a che livello fosse la situazione in Russia, anche se avevo letto qualcosa dai commenti della canzone Take me to church, ma venire a sapere tutto così mi ha davvero scioccata.
È possibile che il mondo stia regredendo invece di andare avanti?
Beh, concludo il mio papiro e spero di leggere altre tue storie!
(Recensione modificata il 07/01/2015 - 06:33 pm)

Nuovo recensore
07/01/15, ore 14:44

Wow.
Fantastica, davvero.
L'ho letta e mi sono quasi messa a piangere. La storia di queste due ragazze trasmette tutta l'angoscia di vivere in un paese che non ti accetta per quello che sei, che ti da la caccia come a una bestia.
Mi hai fatto sentire come se assieme alle due ragazze mi fossi dovuta nascondere pure io, mi è sembrato di essere parte del racconto da tanto che l'ho trovato coinvolgente.
La paura e il terrore di Irina e Marlena sono intensi, ti contagiano.

Sei stata bravissima :)



Ignis_eye