Recensioni per
Lì, dove abita il Male
di ManuFury

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
20/01/15, ore 16:48

Recensione primo turno contest " Escape From The House"
PREFAZIONE AI PARTECIPANTI: 

Eccoci alla chiusura della prima parte del contest, il primo turno è concluso e non vedo l'ora di parlare un po’ con te di quello che ho trovato nella tua storia. Voglio innanzitutto ringraziarti per aver partecipato e per esserti messa in gioco, spero che la mia valutazione ti piaccia e possa soddisfare le tue aspettative. 
Ti valuterò (come definito nel bando) secondo tre parametri: stile, originalità e Gradimento personale. Ci tengo comunque a dire che ho tenuto conto di altri parametri per la valutazione della tua storia: 
• - Stile: caratterizzazione dei personaggi, dialoghi e descrizioni. 
• - Originalità: comprensiva anche di commento sulla trama in generale. 
• - Gradimento personale: che terrà conto sia dei due punti precedenti, sia dell'eventuale sentimento di paura o coinvolgimento che potresti aver innescato nell'animo della giudiciA più impressionabile del mondo, me medesima appunto. 
Quindi, direi che possiamo anche cominciare. 

STILE: 5/5 
Per quanto concerne lo stile non ho nessun appunto da fare: la lettura è scorrevole, piacevole e le parole usate sono chiare e si trovano nel posto giusto e al momento giusto. Il tempo non è né troppo veloce né troppo lento, ma adeguato agli avvenimenti che presenti all'interno del tuo racconto. Ho apprezzato che tu ti sia soffermata sul locale solo il tempo necessario a far si che il lettore fosse catturato dalla curiosità nel sapere quale oscuro passato si celasse dietro la paura di Massimo rispetto agli aghi. 

Personaggi: (1.8 \1.8): 
Tralasciando che Lucio è in assoluto il mio nome preferito tra tutti quelli esistenti sulla faccia della terra, vorrei parlare della caratterizzazione che hai dato ai tuoi personaggi: tramite la lettura veniamo quasi soffocati dalla miriade di informazioni che riceviamo ma se andiamo a contarle sono poche e non stanno, forse, nelle dita di una mano. Sappiamo che Massimo teme gli aghi, ma non sappiamo i motivi (cosa che ci spinge a voler conoscere sempre più informazioni su questa faccenda, ma di questo parlerò più avanti), sappiamo che è una persona schiva, che è silenzioso, taciturno, di poche parole ma essenziali, che è gelido anche se i ricordi che lo tormentano sono tanti. 
Di Lucio sappiamo poco, ma non ci serve sapere molto di lui, quel che conta è che ci presenti Massimo e questo avviene ogni singola volta che i due amici incrociano lo sguardo. Lucio è lo specchio attraverso cui il lettore osserva Massimo e il nostro tramite per conoscere sia l'esteriorità che l'interiorità dell'amico. Ogni lettore è Lucio, in ogni istante della storia, o almeno io mi sono sentita così. 
Mi è piaciuto come hai caratterizzato i personaggi in questa prima parte del racconto. E se questo è solo l'inizio credo che avrò piacevoli sorprese nel proseguire la lettura. 

Dialoghi: (1.6 / 1.6): 
I dialoghi sono essenziali, brevi, concisi e non troppo ricchi di fronzoli; devo dire che li ho apprezzati perché non interrompevano il flusso narrativo ma lo esaltavano. Certo c'è da dire che l'apporto di Massimo a questa categoria è stato esiguo, benché sia stato chiarito che è un tipo taciturno. 

Descrizioni: (1.6 \1.6 ) 
Già dalle prime parole ho notato come mi risultasse semplice l'immaginarmi il paesaggio circostante e di come mi sembrasse di essere in macchina con Lucio e Massimo, le descrizioni dell'inizio della storia sono chiare senza troppi fronzoli, sintetiche ma essenziali. 
C'è una frase che per prima ha catturato la mia attenzione: "ma erano in Italia, in fondo, non si poteva pretendere più di tanto." La descrizione crea un quadro perfetto che sottolinea una società odierna, più legata alle mode del momento, o allo sballo generale, piuttosto che al suo patrimonio storico-culturale. Ho apprezzato molto questo inserimento all'interno della narrazione. Mi piace inoltre che Massimo viva questa sorta di paura nel vedere i due festaioli che fanno uso di droghe e che questo sia il motivo principale per cui si allontana dalla festa; è qui che ci si comincia a chiedere da dove venga quella ansia e paura che pervade l'animo di Massimo quando vede l'ago infilarsi nel braccio dei due tossici. Ho apprezzato che tu abbia scritto questo pezzo perché coinvolge il lettore e fa si che questo voglia sapere più sul personaggio, assaporarne ogni centimetro e ogni sfaccettatura, osservarlo nel profondo, dal passato al presente. Brava. 

La descrizione di Massimo è corretta, azzeccata, quasi perfetta. Ho avuto bisogno di guardare l'immagine solo una volta perché la tua descrizione dei piccoli dettagli e del vestiario era sufficiente a richiamare quell'immagine che avevo visto di sfuggita. 

La presentazione della "casa maledetta" avviene quasi di sfuggita, presentata così velocemente da sembrare quasi impercettibile: Massimo la vede dal finestrino, la osserva da lontano ed io mi sono ritrovata ad osservarla con lui, a chiedermi chi la abitasse, chi fosse l'individuo che teneva la luce accesa. Ho avuto una sorta di voglia nel voler scoprire cosa stesse accadendo all'interno della casa. Un po’ come faccio quando io stessa cammino per le strade e mi capita di posare lo sguardo all'interno delle abitazioni (questo farà di me una stalker o solo la più grande tra le impiccione?! n.d.G.) 

Durante la lettura ho ritrovato un falso boccone che mi risultava amaro da mandar giù: quello che mi turbava era la stonatura nel comportamento di Massimo, perché se nella prima parte della storia lo trovavo taciturno per la paura, nella seconda parte lo vedevo menefreghista nei confronti dell'incidente stradale che, seppur lieve, non sembrava aver smosso l'animo di Massimo. Certo è che non tutti sono mono-caratteriali. Inoltre aver scritto: "Dopo aver controllato che entrambi stessero bene" ci apre uno scenario diverso, di cui non leggiamo le parole ma immaginiamo che sotto quella freddezza ci sia comunque un animo interessato e forse anche colpito dall'avvenimento. 
E infatti ecco che la descrizione cattura nuovamente l'attenzione aprendo un'altro scenario che non mi sarei aspettata, tramite i pensieri di Lucio vedo in Massimo, quell'anima contraddittoria e tormentata, se mi passi il termine. Grazie a Lucio abbiamo la quasi definitiva chiarezza sul comportamento di Massimo, e ci avviciniamo sempre di più alla soluzione "dell' enigma dell'ago" che però non viene svelato in questo capitolo ma lascia la voglia di leggere gli altri per conoscere la soluzione. 

ORIGINALITA': ( 8.5\10) 
La storia di per sé non è essenzialmente originalissima per la comune trama del genere Horror: troviamo l'incidente, il telefono scarico e la casa abbandonata (certo è che la casa non è rientrata nel conteggio dei punti dato che era un obbligo). Ho voluto togliere due punti per una motivazione ben precisa. Il primo punto è stato tolto per la trama: la storia non è brutta, anzi, come ti ho detto precedentemente è davvero ben fatta e coinvolgente, ma se devo essere cattiva e analizzare i risvolti della trama, bé, mi risulta difficile rimanere impressionata. 

Commento alla trama: 
Qui ho solo un'appunto da fare: ho tolto mezzo punto perché non ho ben capito chi sia colui che porta Massimo nella casa. Certo c'è Lucio, ma non viene presentato il cattivo della situazione. Abbiamo delle catene che compaiono dal nulla, ma è forse la casa ad aver fatto questo, una persona fisica o uno spirito? Avrei preferito che questo aspetto fosse meglio descritto e che fosse in grado di dare un volto alla "cosa" che cattura Massimo. 
Per il resto i punti sono stati ben delineati nella trama: c'è la paura, l'incidente, che costringe i due ad entrare e c'è la perdita dei sensi. 

GRADIMENTO PERSONALE (19\20) 

Ho apprezzato tantissimo la tua storia, unica pecca come ho detto è l'originalità ma per il resto non ho nulla da dire, bravissima, la presentazione dei personaggi è stata ben fatta e non vedo l'ora di leggere il resto della storia! 
A presto! 


TOTALE: 32.5/35



 

Recensore Veterano
16/01/15, ore 22:10

Valutazione ricevuta al primo turno del contest "Escape from the House"

Stile: 4,5/5
Originalità: 8/10
Gradimento Personale: 17/20

Salve!
Parto con lo stile, che è la voce più rapida da trattare :D Come ti ho già detto nell’altro mio contest a cui hai partecipato, trovo che tu abbia uno stile molto simile al mio, dunque come non potrei apprezzarlo? Le frasi ben costruite, semplici e d’efficacia, danno scorrevolezza al testo lasciando che il messaggio che portano arrivi senza difficoltà.
Ho trovato degli errori, non molti per la verità, principalmente nella punteggiatura e in alcune parole ripetute, ma ho preferito non riportarli qui – nel caso volessi il file, non hai che da chiedere :D Sono sviste minime, in ogni caso, che non compromettono assolutamente la lettura.
Passando alla mia voce preferita, premetto che per quanto riguarda l’originalità ho preferito agire in maniera piuttosto diversa da quello che è il mio solito, giacché era piuttosto complicato essere totalmente originali in un’introduzione che doveva sottostare agli obblighi di lunghezza e di trama imposti – ma non ti abituare! Questa è l’eccezione di una volta :D Dunque l’originalità per me e per questo primo turno non è relativa solo al capitolo, ma viene fuori da un confronto con le altre storie. La tua prende spunto da un classico del cinema di genere: incidente stradale, cellulare che non prende, ingresso per lo più volontario nella casa maledetta. Sotto questo punto di vista non brilla, certo – ma sarebbe stato difficile il contrario, viste le limitazioni.
Graficamente il tuo capitolo mi piace: semplice ma d’effetto, anche se avrei preferito che il testo fosse giustificato.
Hai descritto Massimo con la meticolosità di un ritrattista, delineando la sua figura con estrema precisione – non ho internet mentre ti scrivo e non posso andare a vedere le figure scelte, segnate nel bando: eppure dalla tua descrizione riesco a d avere un’immagine precisa del prestavolto usato, tanto chiara da figurarmi bene nella testa… e io sono una persona che ha molte difficoltà con la memoria visiva :D
La tua precisione è stilisticamente affascinante e sorprendentemente naturale - non ho trovato forzato l’inserimento di tanti dettagli nel momento narrato; anzi, fa quasi gioco alla descrizione del modo di Lucio di vedere l’amico - ma incide negativamente sul gradimento personale: non amo molto veder descritti per filo e per segno i protagonisti, preferisco un accenno veloce ai tratti salienti unito a richiami sull’aspetto che si ritrovano di tanto in tanto nel testo.
Nonostante questo, ho notato che parte della caratterizzazione di Massimo passa proprio attraverso il suo aspetto fisico: lui non parla, limitandosi a lasciare il mondo in sospeso, in attesa della rivelazione che nasconde. Eppure il suo corpo combatte la volontà di chiudersi fuori dal mondo - l’indecisione e il senso di conservazione di ciò che è stato che si avverte dal colore dei capelli; il disinteresse verso le opinioni e i codici altrui che il vestire in maniera “antica e trasandata” rivela; il modo in cui, sollevando le maniche, mostra e allo stesso tempo tiene ancora più vicino, se possibile, il tatuaggio, quella sorta di talismano di inchiostro a cui si aggrappa nel momento del panico. Non so se era tua intenzione delineare un quadro di personalità contrastante come io l’ho intesa (o se sono io che mi metto ad analizzare troppo i protagonisti delle storie :D ) ma io ho notato questa impronta e ciò ha contribuito a mitigare il mio storcere il naso di fronte alle descrizioni troppo accurate.
Rimanendo in tema, devo dire che non ho ancora sviluppato un vero e proprio attaccamento verso Massimo, forse proprio a causa della sua chiusura: allontana non solo Lucio, ma anche il lettore, ammantandosi però di quell’aria di mistero e curiosità che secondo me è il vero motore di una storia. Come se la caverà Massimo, con le sue paure e il suo trincerarsi rispetto agli altri, nella casa? Come agirà rispetto alle personalità che si troverà intorno? Non vedo l’ora di saperlo!
In cuor mio spero di ritrovare anche Lucio nella storia: ho provato una simpatia istantanea per lui, per il suo affetto così tenace e frustrato.

Totale (Releeshahn): 29,5/35