Recensioni per
Eadem mutata resurgo
di AlyssaR

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/01/15, ore 15:44

2 - “Eadem mutata resurgo” di AlyssaR.
Totale: 55.3/65.

1) Grammatica e ortografia: 8.3/10.

La grammatica va abbastanza bene, ci sono solo alcuni errori.
“Erano quelle stesse mani che lei aveva immaginato quella notte vagare dentro e fuori del suo corpo”: “dal suo corpo” (- 0.15).
“si era presa una cotta proverbiale per Draco Malfoy dal primo giorno che aveva messo piede ad Hogwarts”: la “d” eufonica non va davanti ai nomi inglesi che cominciano per “h” (- 0.15).
Stessa cosa qui: “Aveva provato a rilassarsi con le amiche, a prendere il sole nel parco, a fare shopping ad Hogsmade” (- 0.15).
“La verità è che si sentiva esattamente come un cerbiatto di fronte ad un Lumos Maxima”: va meglio “la verità era”, è tutto scritto al passato, non vedo perché questo dovrebbe stare al presente (- 0.10).
Stessa cosa qui: “La verità è che lei aveva sempre avuto un debole per Draco Malfoy” (- 0.15).
Stessa cosa qui: “La verità è che non si riconosceva più.” (- 0.15).
Stessa cosa qui: “la realtà è che all’inizio provava l’esigenza di spiegarsi, mentre adesso…” (- 0.15).
“«Non so Pansy»”: prima del vocativo ci va una virgola (- 0.10).
Stessa cosa qui: “«Lo sai quanto sono distratta Pans, persino mentre mastico penso ad altro»” (- 0.10).
Stessa cosa qui: “«Taglia corto Malfoy, non sono dell’umore»” (- 0.10).
Stessa cosa qui: “Mio caro Goyle, sai che sono sensibile ai complimenti!” (- 0.10).
Ci sono anche un paio di errori di battitura.
“non poté fare a meno di notare che Draco continuava guardarle le labbra”: “continuava a guardarle” (- 0.10).
“che non vedeva al di là della sua pergamena di Artimanzia”: “Aritmanzia (- 0.10).
“Devi vederlo con tuoi occhi per capirlo”: “con i tuoi” (- 0.10).

2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 8.5/10.
Devo dire che il tuo stile non mi dispiace proprio per niente. È semplice, ma efficace, e scorre in maniera molto piacevole, senza intoppi e senza pesantezze.
Mi sono piaciute anche le immagini che hai usato (come “Daphne-di-vetro”) e come hai organizzato il racconto, seguendo il ritmo degli intrecci della trama.
Non ti ho dato il punteggio pieno solo perché, per i miei gusti, ho trovato questo stile poco empatico, o meglio, mi ha trasmesso poche emozioni, non mi ha coinvolta del tutto durante la lettura.

3) Titolo: 2.5/5.
Allora, il titolo non mi piace e ti spiego subito il motivo: sebbene il significato sia davvero bello e sicuramente in pieno accordo con la storia che racconti, la scelta del latino mi sembra parecchio infelice, perché in pochi capiranno al volo e molti altri temo non ne verranno nemmeno attirati, che è il compito principale di un titolo.

4) Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo della coppia: 15/15.
Mi è piaciuto moltissimo come hai gestito i vari personaggi, li ho trovati tutti studiati minuziosamente, sempre coerenti a loro stessi. Anche l’introspezione l’hai approfondita in maniera alquanto soddisfacente, non ho mai avuto dubbi sul perché qualche personaggio si comportasse in un determinato modo.
Daphne è adorabile: dolce, delicata, fragile come se fosse fatta di vetro. Non può fare niente per evitare di farsi piacere il ragazzo della propria sorella, ma almeno cerca di nascondere i propri sentimenti per non ferirla. È molto bello questo comportamento e mi è piaciuto come hai descritto il legame fra le due sorelle.
Anche Asteria non mi dispiace, anche se restare con l’amore della propria sorella è un comportamento abbastanza discutibile. In ogni caso, si vede che la adora e cerca di non farglielo pesare.
Hanno decisamente un legame molto intenso, finché Draco decide che è il momento di divertirsi un po’ e rovinarlo. Senza dubbio, hai rispettato alla perfezione i contenuti del pacchetto: si comporta da vero bastardo menefreghista, è spregevole, illude la ragazza che lo ama e fa innamorare di sé la propria sorella. Le istiga, le mette l’una contro l’altra con delle trappole, finché il rapporto non è definitivamente spezzato.

5) Attinenza ai contenuti del pacchetto (3 punti per ogni parametro da me fissato, più un punto bonus): 8/10.
Hai usato il pacchetto in maniera abbastanza buona.
Per quanto riguarda l’Incantesimo, che doveva essere quello di Disillusione: 1/3.
Non l’hai utilizzato male e hai spiegato bene in cosa consiste, e anche a livello di trama ha una certa importanza (permette di svelare i vari intrighi), ma non gli hai assegnato un ruolo molto importante e compare in una sola scena… avrebbe dovuto essere più presente.
Per quanto riguarda la caratteristica di Draco, che doveva rivelarsi spregevole: 3/3.
Devo dire che mi ha colpito tutto quello che ti sei inventata e, senza dubbio, si è rivelato un vero bastardo, per cui non posso che darti il punteggio pieno, anche se ci tengo a ricordarti quello che ti dicevo nel quarto parametro e cioè che, con un personaggio come questo, un contesto temporale preciso era essenziale.
Per quanto riguarda la caratteristica di Daphne, che doveva essere la dolcezza: 3/3.
Senza dubbio hai saputo mettere bene in risalto questa sua fragilità interiore, il suo essere sveglia eppure ingenua, troppo fiduciosa quasi, e devo dire che mi è piaciuta molto.
Il punto bonus te lo assegno perché ho particolarmente apprezzato la caratterizzazione di Draco e la definizione “Daphne-di-vetro”.

6) Originalità della trama e dei contenuti: 5/5.
Devo dire che ho trovato tutta la storia molto originale!
Ho apprezzato, oltre alle caratterizzazioni dei personaggi, che erano tutte particolari e molto, molto interessanti, soprattutto la trama. Hai creato tutta una serie di intrighi e colpi di scena che mi hanno tenuta col fiato sospeso e mi hanno anche tratto in inganno un paio di volte (non capivo se la ‘colpevole’ fosse Asteria o se fosse tutta una messinscena di Draco). Complimenti, una storia davvero particolare!

7) Gradimento personale: 8/10.
La tua storia mi è piaciuta davvero molto, in ogni suo aspetto. Ho trovato piacevole l’atmosfera, la trama nient’affatto banale, i personaggi, dalla fragile Daphne-di-vetro, al Draco manipolatore che si diverte a giocare con le vite altrui. Anche lo stile e l’introspezione li ho trovati ben curati e interessanti.
Non ti ho dato il massimo del punteggio per un motivo semplice, non c’è un contesto temporale preciso. O meglio, tu hai messo “dal VI libro alternativo”, il che non mi piace già molto a prescindere (ma non l’ho messo nei ‘Non accetto’ per non limitare tutto i concorrenti), ma lo trovo proprio insensato se c’è di mezzo il personaggio di Draco. Ti spiego meglio: Draco ha un’evoluzione precisa nella saga, fino al quinto anno è un piccolo arrogante, al sesto anno cambia, ha paura per la sua famiglia e non insulta più nessuno, e dopo al Guerra muta ancora… quindi non mi piace un contesto alternativo, perché mi dà l’idea che il personaggio non sia più lo stesso e mi fa vivere tutta la storia come meno ‘reale’.

Nuovo recensore
17/01/15, ore 08:07

Complimenti, questa storia é fantastica !!!
L'ho letta tutta d'un fiato... 
Mi é piaciuto in particolare il discorso di Draco, la metafora del fuoco che distrugge il formicaio é geniale, brava!!