Mi accorgo che ogni santissimo giorno che passa divento sempre più arrugginita con le recensioni, boh, le recensioni non le so proprio fare. Però ci provo comunque - dopotutto avevo accennato che avrei letto e forse recensito qualcosa scritto da te, no? -, magari esce fuori qualcosa di decente.
Prima volevo solo dirti che per fare la "e" accentata e maiuscola ("È") bisogna premere ALT + 0200, che è più corretto rispetto alla "e" con l'apostrofo (detto così sembro puntigliosa orz,,). Tolto dai piedi questo accorgimento, passiamo alla recensione vera e propria!
I due Kirishima mi stanno parecchio a cuore; devo dire di preferire Touka che mi ha stupito in positivo durante il suo chara devolopement, ma anche Ayato è un ottimo personaggio che spero tanto abbia delle apparizioni in Tokyo Ghoul:re - l'ho appena iniziato. Una piccola parte di me incrocia le dita e crede che un giorno quest'ultimo la smetta con tutte queste paranoie che mi fanno stare male (in particolare dopo il flashback sui due fratelli mi sono sentita distrutta dentro, pensare che una volta Ayato fosse così… non saprei bene come spiegare, perché anche da cresciuto ha il suo lato tenero) e vivere felice e contento con la sorella— ah, in Tokyo Ghoul? Ma quando mai? Well, spero almeno che apra un po' gli occhi.
Anch'io penso che il suo voler proteggere Touka sia in bilico fra coscienza e incoscienza, come se la sua parte ghoul lo spinga a fare cose che lui non vorrebbe fare ma al contempo sia un'arma (l'Ukaku in particolare è meraviglioso, tch) per proteggere Touka. Ovvio che il lato ghoul sia il lato Es/Mr. Hyde della situazione, o almeno a grandi linee ho interpretato il ghoul come il lato che ogni singolo uomo ha. Un po' come la luna che ha due facce, in fondo!
Inoltre ritengo che per lui, dopo che il padre gli ha intimato di proteggere la sorella - e considerando l'affetto che prova per lei -, sia una cosa meccanica; quei gesti che ti vengono spontanei, del tipo che fin da piccolo dici "Non faccio quella cosa perché ne ho paura" e conservi quell'idea inconsciamente negli anni fino a quando da cresciuto ti dici "Non faccio quella cosa perché… perché… ah, sì, da piccolo ne avevo paura, che stupido!". Una strana abitudine, diciamo? L'ho spiegato un po' alla cavolo, ma son pigra e non voglio di proseguire la recensione a parlare di questo. Tra l'altro sto usando già troppi "che", per i miei gusti.
Mi piace di come tu abbia sottolineato che ad Ayato il caffè non sia mai piaciuto; questa cosa mi ha sempre fatto tenerezza, pare quasi un bambino che storce il naso di fronte a un piatto che odia. Chissà, magari un avvenimento o una sua percezione l'ha portato a non apprezzare tale bevanda. No, perché i miei headcanon sono per il novantanove per cento delle volte basati su dettagli stupidissimi e negli ultimi tempi ho in mente proprio un headcanon su questa caratteristica di Ayato. Il fatto che non gli piaccia il caffè è importante, ecco! /vaneggia e fangirleggia
Ho trovato dolcissimo di come Ayato pensi alla sorella nei momenti più strani [cit.], così come non voglia ammettere di avere delle debolezze fra cui la sua umiliante "sconfitta" per mano di un umano. Tra l'altro si usa dire di essere "codardi come un coniglio" e simili… e lui s'ostina a pensare di essere un negativo della sorella, non tanto più importante degli ideogrammi impressi sui libri. Confonde il dolore e la rabbia perché lui ha solo quello, non ha bisogno della sorella o di qualcun altro, lui è solo come i passerotti caduti dal nido che non aiuta mai - ed in fondo lui non aiuta se stesso, vuole quasi scomparire fra tutte quelle lacrime inutili a sua detta. È indubbiamente una cosa triste, il suo Ego che si vanifica fra tutto l'odio da lui covato quando ha solo bisogno di un po' di sano affetto (dopotutto come ha detto Kaneki è questo il suo "segreto", no?). /abbracc Ayato
Also, l'idea dei passerotti mi è piaciuta parecchio poiché m'ha ricordato dell'uccellino di cui si prendevano cura Touka e Ayato da piccoli e l'ho sempre trovata una cosa simbolica, molto importante, per quanto insignificante possa essere io la amo. Interessante anche la trovata delle due facce della luna, che sa collegare bene le maschere dei due Kirishima e i due Kirishima stessi!
Ayato vuole apparire forte anche per Touka, in fondo; soffre al solo pensiero di lei che sa della sua situazione miserabile, lei che l'ha visto piangere nella sua pozza di liquidi e le sue urla si fanno bisbigli perché neppure urlando riesce a dimostrarsi forte - perché urlare non vuol sempre dire di essere coraggiosi, perché lui è come gli scrittori dei libri che vede spesso.
Sono i piccoli dettagli che in questa fanfiction ho apprezzato di più, dal caffè ai passerotti e le urla che mutano in bisbigli; e a me i dettagli piacciono molto, quindi questo è un punto a tuo favore! Alla prossima, complimenti e buon proseguimento, attendo qualche altra tua fanfiction.
~ Hitsuki |