Finalmente una storia in cui trovo Draco così come mi piace e non come una piccola bambolina di porcellana che ha bisogno di essere protetta da Harry.
Mi piace tantissimo il mondo in cui hai reso il personaggio e credo che la rileggerò molte altre volte
Complimenti!

WOW non credo di avere altre parole per descrivere il tuo lavoro! In poche parole sei riuscita a delineare alla perfezione il carattere di Draco e adoro il modo in cui l'hai fatto! Scrivi molto bene e con questo ti saluto perché vado subito a leggere altre tue storie... non vedo l'ora *-*

Ho deciso di leggere le altre tue storie dopo aver letto Choices e non mi sono sbagliata nel farlo (anche ammetto che forse è un po' troppo presto dirlo già alla seconda fan fiction XD). Apprezzo davvero moltissimo il tuo stile che rende le tue storie immersive e scorrevoli ed adoro come delinei i personaggi. In questa storia Draco è davvero stronzo (ti prego di passarli la parola) ma, come hai scritto anche tu nella storia, è proprio questo che attrae.
Leggendo gli ultimi libri non mi stupirsi se Draco, nel caso si innamorasse davvero di Harry, si comportasse davvero in quel modo.
Non vedo l'ora di leggere le altre storie che hai scritto! A presto!
Baci, Kelian

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Anche se breve, questa fic mi ha emozionato tanto e ti faccio davvero i complimenti perché è difficile colpire nel profondo con poche parole, lasciando il segno.
Mi ha colpito tanto questo Draco che decide di non voler esser salvato perché sta bene nella prigione dorata in cui vive - prigione che gli calza a pennello e che non cambierebbe per niente al mondo- pur avendone avuto la possibilità grazie all'affetto sincero che Harry avrebbe potuto offrirgli.
A piacermi tantissimo è stata la scena di Harry che passa sempre in quel corridoio per incrociare gli occhi di Draco e, alla fine, il suo chiudere gli occhi per non guardare più.
Non ci posso fare niente, ma sono troppo sensibile verso le storie che finiscono per nostra scelta; storie in cui siamo noi stessi gli artefici del male, e forse perché, al contrario di storie che terminano a causa di fattori esterni o a causa di qualcos'altro, queste sono le storie più vere e più comuni. Le più tristi.
I nemici di noi stessi e della felicità siamo, la maggiorparte delle volte, proprio noi, e Malfoy in questo caso ne è l'emblema.
Bravissima e grazie per questa toccante.OS.
(Recensione modificata il 16/01/2015 - 06:39 pm)

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Dopo aver visto il tuo aggiornamento e aver letto ero pronta a recensire, ma poi... poi nelle note finali mi hai colpita dritta al cuore, e sto ancora sorridendo come sorrido poche volte. Non ho parole, davvero. Cioè io... mi hai dedicato la storia, questa bellissima storia... sono commossa, sei la prima ad aver fatto questo per me... grazie <3
Passando alla fic, riesci a emozionarmi come sempre. Adoro il fatto che Draco ami quello che è, che si trovi bene nella gabbia dorata in cui la vita lo ha rinchiuso, che non voglia cambiar sé stesso; sa che così facendo non otterrà altro che doni materiali e vivrà senza qualcuno che nutra per lui un affetto sincero (come avrebbe fatto Harry, se le cose avessero preso un'altra piega), ma gli va bene così. Il suo obiettivo è il piacere del corpo, più che quello dell'anima (anche se lui è convinto siano la stessa cosa), e rimane fedele a sé stesso fino alla fine, anche dopo aver incontrato la Bellezza: è quella, cioè Harry, a far muovere il mondo, ma il mondo fuori dalla sua gabbia dorata (luogo in cui il continuare con Harry lo porterebbe) non è fatto per lui, ma di nuovo gli va bene così.
Tutto, per Draco, inizia con la curiosità e la sfida, ed è ciò che gli occhi verdi di Harry suscitano in lui: desiderio per qualcosa di proibito e contro i ruoli che la società magica ha imposto loro, tentazione di fronte alla luce maliziosa dello smeraldo, interesse per qualcuno che non è per nulla frenato o disgustato dal suo infilare la lingua in bocca a uno diverso ogni sera (tanto che, una di quelle, è proprio la lingua di Harry ad esplorarla, la bocca di Draco).
Il divertimento è bello se dura poco, il caso contrario comporterebbe alla rinuncia, e Draco non è disposto a farlo. È duro con Harry, in ogni modo possibile, ma sincero, ecco perché non si pente di averlo lasciato andare: non vuole prendere in giro né lui né sé stesso, e lo rispetto per questo. Malinconico perché ha perso la Bellezza, sa che non potrà più avvicinarla e che il fiore degli anni in cui si trova inizierà ad appassire lentamente; sporco perché sa che il suo comportamento non è certo dei più puri; inquieto per il presentimento che tutto, prima o poi, finirà, che non potrà essere giovane e affascinante per sempre, ma finché può non ci pensa. E gli va bene così.
"Il mondo, del resto, è fatto cosi: glorifica i buoni ma è visceralmente attratto da chi si comporta nel peggiore dei modi": concordo in pieno. Harry (il mondo fuori) è attratto da Draco, ma non può entrare nella sua gabbia, si incontrano divisi dalle sbarre, però il freddo dell'oro contro la pelle concede loro poco tempo.
È emblematico che Harry chiuda gli occhi alla fine: è stata la loro luce a dar inizio a tutto, e sarà la loro oscurità a mettere la parola fine.
È una piccola storia, è vero, ma per me vale moltissimo <3 Spero apprezzerai anche questo papiro! Un bacione, alla prossima :*

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Nonostante la brevità, che non permette di approfondire situazioni e personaggi, mi è piaciuta!
Questa storia non ha bisogno di approfondimenti: come Draco, è così e basta e, per una volta, mi fa piacere leggere di un Draco che sta bene nella sua pelle, senza troppe complicazioni ^^

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