Recensioni per
Pių importanti sono le cose che si perdono, pių forti si diventa.
di Najade

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano

Prima classificata al S.Valentine flash contest: Più importanti sono le cose che si perdono, più forti si diventa. di Najade

Correzioni

1. Ma non c’è bisogno[…] --> Non mi piace l’uso di un’avversativa in questo caso, in quanto la frase non è “avversa” al dialogo precedente, ma solamente a quanto viene sottinteso nella narrazione lineare, ovvero “Dice Asuma”. E solitamente io sono favorevole ad evitare espressioni come “Dice lui” o “Risponde l’altro”, davvero, però in questo caso sarebbe necessario fare un’eccezione: leggendo si ha la netta impressione che manchi qualcosa, e questa sensazione va inevitabilmente a influire in negativo su quello che altrimenti sarebbe un buon incipit.
Molto meglio sarebbe qualcosa del tipo:
«Mi sei piaciuto in missione.» Sussurra all’improvviso il tuo maestro.
Ma non c’è bisogno […]

2. […] la scacchiera del Shogi […] --> Ci vuole l’articolo “lo” davanti a “Shoji” --> “la scacchiera dello Shoji
3. […] con te a parole. Hai capito che fosse soddisfatto non appena lo hai visto avvicinarsi con la scacchiera del Shogi tra le mani; e come […] --> Qui invece c’è solo un uso poco corretto della punteggiatura:
[…] a parole: (o ,) hai capito […] tra le mani. (a capo facoltativo)
E come […]

4. […] il suo kakugyo, l’alfiere […] i suoi due cavalli, kei, e poi il ginsho, il prezioso generale d’argento […] --> Non mi è piaciuto molto questo doppio utilizzo del nome originale giapponese e quello tradotto in italiano perché è comunque una ripetizione, anche se in due lingue diverse.
Se vuoi utilizzare i nomi giapponesi ben venga (dopotutto con sensei non ti sei fatta problemi ad utilizzare solo il termine giapponese, e il discorso è identico; inoltre, per chi non sa cosa sono, puoi sempre mettere le spiegazione nelle note della storia), altrimenti utilizza soltanto i corrispettivi italiani.
Tanto più che, invece, poi scrivi “l’oshu le seguirà a breve”, senza specificare cosa è l’oshu.
5. […] di stimoli, impulsi, persino di conoscenza. --> Piccola pignoleria: o utilizzi la preposizione “di” solo all’inizio, creando un unico complemento di specificazione (ma te lo sconsiglio, perché non è bello a leggersi) oppure, meglio, la utilizzi per tutti e tre gli elementi --> […] di stimoli, di impulsi, persino di conoscenza.
6. […] ti impedisce di pensare, porti domande scomode, scalfire la superficie non ti è mai piaciuto. Preferisci […] --> Con questa punteggiatura non riesco a capire la “scissione logica” della frase. Mi spiego meglio: non so se “porti domande scomode” si riferisce a “ti impedisce di pensare” o a “non ti è mai piaciuto”.
Meglio sarebbe scindere la frase con una punteggiatura più forte.
a) Nel caso si riferisca a “ti impedisce di pensare” --> […] ti impedisce di pensare, di (oppure e) porti domande scomode. Scalfire la superficie non ti è mai piaciuto, preferisci […]
b) Nel caso si riferisca a “non ti è mai piaciuto” --> […] ti impedisce di pensare. Porti domande scomode e scalfire la superficie non ti è mai piaciuto. Preferisci […]
7. […] il suo gioco non poteva reggere […] --> Solo una minuscola noticina strettamente personale: io avrei messo in corsivo anche il “non”, credo che renda il tutto più calzante --> “[…] il suo gioco non poteva reggere […]”.


Griglia di valutazione

Aderenza al tema: 5/5
Partendo dal presupposto che io adoro questa coppia, tu sei riuscita a parlarne con la giusta delicatezza, sottolineando i sentimenti confusi di Shikamaru e analizzando con cura il rapporto che lo lega ad Asuma.

Utilizzo della citazione: 10/10
Inserita completamente, senza alcuna modifica e in un contesto azzeccatissimo: punteggio pieno ben più che meritato!

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Non è facile gestire bene un personaggio criptico come quello di Shikamaru, eppure tu ci sei riuscita alla perfezione, riuscendo a conciliare questa sua apparente apatia con quel sentimento ancora sconosciuto che gli sta nascendo dentro.
Lo stesso vale per Asuma, descritto sia attraverso gli occhi di Shikamaru che in quelle due piccole battute dette in prima persona, è tratteggiato splendidamente.
In particolare ho apprezzato il riferimento alla “Volontà del Fuoco”: è un argomento molto importante nella storia originale, e l’averlo ripreso nella tua flash ha sicuramente giovato alla verosimiglianza di questi due splendidi personaggi.

Introspezione: 10/10
So di ripetermi, ma hai veramente analizzato Shikamaru alla perfezione, sottolineando tutte quelle piccole sfumature di gesti, pensieri ed emozioni che lo rendono così perfettamente lui.
Soprattutto molto calzante è la descrizione di come Shikamaru si sia accorto di questo sentimento scomodo che gli sta nascendo in petto… ma preferisca immergersi negli scacchi per non pensarci.

Stile: 9,5/10
Non mi è piaciuto quel “Ma” iniziale (punto 1) né l’accoppiata nome giapponese/nome italiano per quel che riguarda gli scacchi (punto 4), ma per il resto niente da eccepire: stile semplice, lineare, che scorre senza intoppi (a parte quelli dei punti 3 e 6) fino alla fine e coinvolge il lettore a tutto tondo, facendolo immergere quasi senza accorgersene nella testa – contorta? – di Shikamaru.

Grammatica e sintassi: 4,25/5
Per la grammatica c’è soltanto l’errore del punto 2, altrimenti è perfetta. Per la sintassi, invece, nei punti 3 e 4 ti ho solo fatto notare delle piccole imprecisioni, mentre l’errore che ho considerato di più è quello del punto 6: quella frase, con quella punteggiatura, potrebbe essere interpretata in due modi completamente diversi e quindi va assolutamente modificata.

Originalità: 4/5
Di base una flash incentrata su una partita a scacchi tra Asuma e Shikamaru non è molto originale, dato che sono scene presentateci nello stesso manga. Tuttavia ho apprezzato moltissimo tre cose (oltre a tutta la storia, che comunque mi è piaciuta un sacco), che hanno mantenuto il punteggio abbastanza alto: Shikamaru che si rifugia negli Shoji per non pensare a cosa sta succedendo dentro di sé; la teoria secondo cui Shikamaru non è pigro ma solo “affamato di stimoli” [cit]; Asuma che, per una volta, sconfigge il suo allievo (mentre sappiamo che spesso succede il contrario) e ne approfitta per impartirgli una lezione sulla Volontà del Fuoco.


In conclusione

Aderenza al tema: 5/5
Utilizzo della citazione: 10/10
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Introspezione: 10/10
Stile: 9,5/10
Grammatica e sintassi: 4,25/5
Originalità: 4/5
Totale griglia: 52,75/55

Bonus citazione: 1/1
Bonus narrazione: 2/2
Bonus avvertimenti: x/1
Bonus pairing: 3/4
Totale bonus: 6/7



Totale definitivo: 58,75 punti.

Ciao, una flash fic davvero molto bella e ben strutturata.
L'ho trovata scorrevole e ben scritta.
Inoltre, mi č piaciuto il modo in cui hai fatto riflettere Shikamaru, personaggio che amo molto ed il suo rapporto con Asuma attraverso anche la passione del Shogi che li accomuna.
Brava.
Alla prossima, kiss

Mi č veramente piaciuta molto. Se una delle poche che vede Shikamaru come lo vedo io.
Scrivi anche in maniera piacevole e pulita.
Sono onorata di essere la prima a recensire questa storia.
Veramente gradevole e delicata.

a presto
Shikatema77