"Urlo mi arrampico e frano". Dopo averci ragionato più intensamente, sono giunta alla conclusione che questa Nonsense (con la N maiuscola) sia graffiante. Le parole 'portanti', per così dire - urlo, arrampico, frano - mi hanno dato una sensazione di strappo, graffio, taglio. Questa determinazione di risalire alla superficie, di ritornare alla vita, è indubbiamente macchiata di sforzi, di innumerevoli tagli che lasciano la cicatrice. O forse, è proprio la vita stessa quella da cui si scappa, una vita crudele e meschina, che ci fa arrampicare e poi franare, ci sprona a ritentare e sghignazza vedendoci fallire un'altra volta, un'altra e un'altra ancora. E, alla fine, quel finale lasciato a metà, assolutamente perfetto, mi fa intuire che c'è stato un cambiamento, forse dopo la scalata c'è stato qualcos'altro, la Vita o la Morte, chi lo sa. E' un enigma che lascia senza fiato, per l'intensità e per le ripetizioni, come a simboleggiare un animo che non si arrende di fronte alle difficoltà, che dopo essere caduto ritenta, vuole arrivare in cima. Davvero un bel lavoro, complimenti. |
Mi ha lasciata decisamente sconvolta, inizialmente. Ho fissato la schermata per qualche istante, senza riuscire a capire. Poi ho scorso la pagina e credo di aver sfoggiato un sorriso - forse un po' amaro. Geniale è il pensiero che è subito seguito nella mia mente. Perché, se ad una prima occhiata può sembrare un'idea banale, o meglio insensata, nell'osservare meglio la pagina si scopre che non è così. In realtà, ti dirò, non ho letto tutte e trentanove le volte "Urlo mi arrampico e frano", ma credo a malapena una; non perché non apprezzi, anzi. Ma perché la frase si era già insinuata nella mia mente, e lì è rimasta, a ripetermelo più e più volte, senza bisogno che la rileggessi; e ogni volta assumeva un aspetto diverso. Se prima erano solo cinque parole, pian piano sono diventate un'immagine, fino a divenire una sensazione a dir poco straziante e tangibile. Per non parlare dell'ultima frase, la quarantesima riga, spezzata brutalmente, non un punto di sospensione, così come nel resto della storia, dove non c'è un solo segno di punteggiatura, ma che non la sminuisce affatto, tutt'altro. |
Diamine, l'impotenza che trasuda da ognuna di queste parole mi lascia veramente sconvolto; non so cosa dire di preciso, e se davvero valga la pena di dire qualcosa, ma io ti faccio i miei complimenti per questo lampo di genio incredibile..... |
salgo, mi arrampico, scivolo a terra |
Quell'ultima parola lascia semplicemente morti. Morti ANCORA, è proprio il caso di dirlo. Quella parola omessa, con una semplice distruzione. Forse non si riesce a pronunciarla per il troppo sangue in bocca, perchè le mani sono stanche di arrampicarsi, di ritrovarsi ogni volta sommerse da massi, e l'anima è stanca di urlare. Perchè SA che non ci si può aspettare una mano tesa da questi altri stupidi esseri umani che pensano solo alla propria scalata personale. e coloro che cercano di dare una mano agli altri, sono solo oggetti che verranno spremuti se si ha voglia e lanciati via quando non ci è particolarmente UTILE che siano lì. Si, decisamente intonata al mio stato d'animo di stamattina. Ho detto stamattina? No, intendevo sempre. Perchè la "facciata" è diversa dalla verità, spesso. Ma perchè te lo dico? Se hai scritto questo lo sai. |
E' straziante. |
L'aspetto visivo della storia,accompagna il significato che sembrerebbe scontato delle 4 parole messe. Urlo,m'arrampico e frano. E l'ultima ripetizione che non viene completato,lasciando presupporre che al posto di frano,ci sarà un altro termine,quale ad esempio la risalita,riprendere il successo ed il potere di se stessi. Non importa quante volte ripeterai lo stesso errore,ma basta che nel tuo intento riesci. Anche dopo mesi di disperazione,di buio ed apatia. Ci vedo questo significato,rapportato anche al mio personale stato d'animo. Va nei preferiti. A presto:P |