Recensioni per
Valzer per violino, solitudine e perdono
di allonsy_sk

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/01/15, ore 13:33

Ciao, eccomi di nuovo. Lasciami dire innanzitutto che io amo in maniera particolare la seconda persona, per l'angst e per le storie introspettive poi è perfetta perché dà la possibilità di scavare a fondo e far emergere molti sentimenti nascosti dentro il personaggio. La amo perché è come se l'autore e il protagonista si incontrassero, come se la distanza tra il narratore e il narrato venisse azzerata. La prima persona è troppo limitante, la terza a lungo andare risulta noiosa, ma la seconda non mi stancherò mai di leggere storie scritte in questa maniera. Specie se sono angst. Devo dire che più che angst, questa mi è parsa malinconica. Questo Sherlock che ritorna e si rende conto che durante la sua assenza il tempo non si è fermato e che nemmeno il suo appartamento lo ha aspettato intatto, così come John, lascia in bocca un'amarezza che raramente ho trovato in una serie televisiva, o una ff in questo caso. Accenni più volte al matrimonio e giustamente. Io penso che Sherlock non ci volesse andare e che se non fosse così incline a fare tutto quello che John gli dice di fare, forse gli avrebbe anche potuto dire di no. Anzi, avrebbe davvero potuto gridargli contro e dirgli che non ci voleva venire e sarebbe passato per il solito sociopatico di sempre. Niente di nuovo sotto il sole. Eppure dice di sì, e qui ritrai alla perfezione tutto il suo dolore e il suo sentirsi da solo.

Una storia dura e tosta da un punto di vista emotivo. Sherlock strappa il cuore e il tutto si unisce alla consapevolezza che è più di una ff, perché è così che è andata nella serie.
Alla prossima...
Koa

Recensore Junior
17/01/15, ore 18:38

Passando per le tue storie mi sono soffermata su quest'altra, attirata dall'angst e da Sherlock :3

E che dire? E' davvero splendida, cara scrittrice! Sembra dare voce al palazzo mentale di mr Holmes, alle sue fissazioni, alla sua sociopatia buona e a tutti i problemi assurdi eppure anche comprensibili che si costruisce da solo quando si tratta di sentimenti e relazioni. L'ho davvero adorata, dalla prima riga all'ultima, completamente.

Un altro aspetto su cui voglio farti tutti i miei complimenti è la scelta lessicale: trovo che tu abbia avuto la capacità di azzeccare davvero ogni parola, ogni precisa accezione di significato perfettamente adatta a Sherlock. Sono parole che direbbe lui, senza alcun dubbio. Volevo segnalartelo, perché probabilmente è ciò che ho amato di più di questo bellissimo lavoro.

Dunque ecco sono arrivata alla fine: non so quanto professionale e ben fatta sia questa recensione, ma sappi che ho adorato la tua fanfiction, se non l'avessi ancora capito :)

Cri