Anche se questa storia è troppo corta perché venga fatta una recensione completa sul tuo stile ci tengo a dire che devi assolutamente rivedere l'introduzione: non è necessario che tu ripeta un aggettivo due volte come forte o debole per sottolineare la fermezza lapidaria del tuo personaggio. Penso che si dovrebbe puntare, quando si scrive una storia a far capire questo genere di caratteristiche proprio dal punto di vista della descrizione del personaggio a seconda dei tipi di atteggiamenti che ha nei confronti di ciò che lo circonda, non necessariamente descrivendo a proprie parole il suo carattere. E faccio un esempio molto pratico, ad esempio io non intendo più che altro di editoria, e di tecniche di narrazione perché studio quello che osservo dai libri ai fini di scrivere delle storie dinamiche che possano piacere: serviva dare un'occhiata a una delle storie che sto scrivendo capitoli appositamente per questo sito, perché magari si può dare una mano dato che anche il mio personaggio ha più o meno una psicologia simile al tuo. La protagonista del mio romanzo ad esempio è una persona forte perché è una persona aggressiva, che non si lascia mettere i piedi in testa da nessuno e a un brutto rapporto con la sua famiglia esplorato nei primi due capitoli che sono abbastanza brevi; critica la madre perché non è in grado di lasciare il suo compagno, un uomo che nell'ottica della protagonista tratta male la sua famiglia e vuole costringerla a compiere delle azioni, come ad esempio un trasloco, totalmente indesiderate e rifiutate agli occhi della ragazza. Tuttavia questa protagonista è anche debole perché in un secondo momento, nel terzo capitolo facciamo la conoscenza del suo moroso e scopriamo che la persona che lei critica, la personalità del suo patrigno, è in realtà la stessa del suo fidanzato, che è un ragazzo pieno la appaga a livello sentimentale, la tratta con sufficienza. Questo è un escamotage molto semplice per fare capire di una persona che ha diverse sfaccettature; non ho scritto semplicemente per dirti di dare un'occhiata alla storia, è solo per farti capire che per far comprendere che una persona ha più sfaccettature o è semplicemente metterla davanti ad una situazione che sono simili, ma che hanno sul piano emotivo una diversa importanza per lei: ad esempio nel caso della mia protagonista la situazione è simile, ma è diversa perché nel caso del patrigno lei non per affetto, non nutre amore nei confronti di quest'uomo, anzi lo percepisce come una presenza ingombrante; mentre invece nel caso del fidanzato provando amore non è in grado di osservare lo stesso atteggiamento che critica nell'uomo di sua madre. La differenza sostanziale anche tu puoi farlo nella sua storia: hai detto che la coprotagonista è debole ma che contemporaneamente è forte: quindi potresti mostrarlo mettendola davanti a una situazione che ci fa capire l'ambivalenza del suo atteggiamento. Il mio ultimo consiglio è quello comunque di iniziare a scrivere dei capitoli più lunghi, e di dati più spazio per indagare psicologicamente i due personaggi.

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