È la prima fic di Another che leggo e mi è piaciuta molto! A dirla tutta, ho visto l'anime solamente questa settimana perché non l'ho scoperto prima, ma meglio tardi che mai ^.^
Passiamo all'effettivo commento.
Il modo in cui questa fic è stata scritta è coinvolgente, drammatico al punto giusto per far sentire il sentimento di inquietudine che alberga nel cuore e nella mente di Koichi. Tutti i riferimenti quali lo Stige, Caronte, il significato del salire o scendere le scale sono prese dalla Divina Commedia immagino ^.^ A mio parere sono questi il punto di forza del tuo componimento: li ho trovati perfetti per enfatizzare la drammaticità del momento narrato e la pericolosa situazione di incertezza e ansia per il domani in cui il ragazzo si trova (insieme a tutta la classe terza, del resto). Come se Mei fosse realmente quel raggio di luce, seppur buio e solitario, Koichi la cerca e la segue, e proprio nelle frasi finali si capisce anche l'affetto che prova per lei.
Un'altra parte che mi ha colpito è stata questa frase: "...corpi di ceramica e legno, contenitori delle anime trasportate dal fiume infernale." Anch'io ho fatto questa considerazione sulle bambole mentre guardavo gli episodi ambientati in quello spettrale negozio.
Infine, non ho incontrato errori grammaticali né di sintassi.
Davvero complimenti per questa storia! Spero di leggerne altre :)
A presto,
_Arly |
