Anqis. Ci ho messo un po' di tempo per digerire questa storia, ti dico la verità. Perché? Perché non mi capacito di come Jean abbia messo da parte se stessa per lui quando sapeva perfettamente che le avrebbe portato nulla più che momenti sublimi immersi in un impasto di dolore e preoccupazioni. È difficile vedere da fuori questo progressivo allontanamento dai suoi valori a beneficio di qualcuno che non ricambiava, per quanto lui provasse sicuramente qualcosa per lei. È questo l'amore? Bisogna perdonare e mettere da parte l'orgoglio, oppure persuadersi ad essere di ghiaccio finché si smette di sentirsi masticati e sputati sull'asfalto come una cicca che perde il sapore troppo in fretta? Bisogna fare ciò che ci rende felici oppure ciò che è giusto fare?
È una storia difficile. Jean alla fine si ricorda di volersi bene e francamente, cosa c'è di più importante? Ma forse questo è solo un inizio, la base sulla quale costruire una nuova strada che potrebbe incrociare Louis, ma che sarà anche pronta a deviare non appena lui dimostrerà di non essere all'altezza di lei.
Umiliarsi a volte serve. Serve a non lasciare che succeda di nuovo. Questo ora Jean lo sa e forse sarà più fredda nelle relazioni future, meno incline a lanciare il proprio cuore come se fosse una palla da tennis, ma ricorderà anche la bellezza incomparabile dell'essere innamorata e per questo non chiuderà mai del tutto le porte al mondo esterno. Louis compreso.
Jean comunque sarà fedele a sè stessa, e quando cadrà di nuovo saprà come fare a rialzarsi, è questo che importa.

di orgoglio e poche sillabe
mi piace parecchio questa frase, sai quando ti entra qualcosa in testa e non te lo togli più? ecco, io penso che questa sia la frase centrale di tutta la storia, il perché, il chi e il come. 
mi è piaciuta, perché non hai sforzato le cose, c'erano dettagli essenziali, dialoghi brevi e tanti piccoli tasselli importanti. 
louis, dio mio, ci perderei - ci ho perso - la testa per uno così, di quelli che non ti promettono nulla e di dicono ancora meno. penso che la domanda "perché non ha mollato hannah?" possa venire spontaneamente, ma è lui, no? è il suo personaggio, credo che per quanto poco lo abbia conosciuto, non lo avrebbe mai fatto, non sarebbe stato nei suoi pensieri. sono i più codardi, questi, e ancora più codarde sono quelle che si fanno trascinare in fondo. 
jean mi è piaciuta perché è coerente, perché nonostante tutto si vuole bene, anche se ci vuole tempo per accettarlo. mi è piaciuta perché s'é leccata le ferite ed è andata avanti, perché ha detto no, non più. è stata orgogliosa fin da subito, non ha mai preteso, mai detto qualcosa in più, qualcosa di sbagliato. 
è una storia sottile, delicata, con quella leggerezza che non ingombra, non annoia. 
non hai alzato un polverone per nulla, anqis :)
complimenti a te e al tuo louis, nonostante tutto (è pur sempre louis)
 

Tesooooro, quanto tempo?
Mi mancano le tue storie, perché scrivi così maledettamente bene.
Amo questa One shot e, cazzo!, è toccante come poche e rispecchia in pieno il testo di fool's gold.
Sono contenta tu sia tornata e perdona questa recensione che fa ridere i siddiati, detto in siciliano, ma ho fretta che ho il corso per la patente.
È sempre un piacere leggere le tue storie, hai un talento immenso:)

-njaalls