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di Taira Croft

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
25/11/15, ore 14:51

Ciao :)
Rieccomi a leggere il secondo capitolo di questa bella storia.
Dunque, nella prima parte ho subito percepito qualcosa che non mi ha convinta pienamente. Descrizioni e introspezione sono un mix cui mi hai abituata fin dal primo capitolo, ma qui hanno avuto un effetto strano su di me. È come se ci sia troppo, come se fosse tutto troppo marcato. Non è una critica, assolutamente: siamo tutti liberi di scrivere come più ci piace e finché non ci sono errori grammaticali (e nel tuo caso non ne ho trovati) va benissimo, ti dico solo ciò che mi arriva di volta in volta :)
Sempre restando sulle descrizioni, che in generale adoro, ti sei soffermata sull'abito - in seta - e sui gioielli che hanno tutta l'aria di essere di classe, eleganti davvero. Mi sono chiesta perché un paio di orecchini con diamanti dovrebbe avere poi la struttura in argento anziché in oro bianco. Però vista l'età e visti anche gli altri accessori - che, per citare una firma, non sono Re Carlo ma Fossil - mi sono detta che poteva starci. Poi mi sorprendi con una Maserati, riportandomi al mondo ricco, decisamente ricco, che avevi richiamato con seta e diamanti. I dettagli sono essenziali, però non devono confondere chi legge e ammetto che mi hai confusa: non riesco a capire se la protagonista è ricca sfondata oppure vuole apparire tale. Del resto non si regala una Maserati a chiunque per i diciotto anni, insomma si presuppone un'estrazione sociale di un certo livello.
Mi sento di consigliarti una rilettura e un labor limae accurato. Ci tengo comunque a ripeterti che non è assolutamente una critica, né questi appunti servono a farti notare errori, assolutamente. Non si tratta di errori, ma di piccole imprecisioni che se corrette aiuteranno a rendere più fluida la storia.

Le emozioni dei personaggi sono palpabili e l'introspezione concentrata su Ania che vive e ci racconta la storia rende il tutto molto più vivo e movimentato. La caratterizzazione dei personaggi è ancora all'inizio e sono sicura che ci sono ancora moltissime cose che non conosciamo. Hai gestito molto bene la narrazione in prima persona sotto questo aspetto: Ania non può sapere tutto di tutte le persone con cui interagisce, perciò è molto consono il suo sentirsi spaesata da Ettore.
Il rapporto con Alessio aggiunge del pepe alla situazione generale. È uno di cui si fida, ma anche un uomo che da cui è fisicamente attratta, perciò il tutto si potrebbe complicare molto in fretta: sono curiosa di conoscere la piega di questi eventi.

Ho molto apprezzato, come per il precedente capitolo, il richiamo nel testo al titolo: è una cosa che adoro da morire. Brava brava brava!
Allo stesso modo mi è piaciuto il modo in cui ti sei giocata il colpo di scena riguardante Ettore. Anche il malinteso tra i due, che non immaginavano di far parte entrambi dell'Organizzazione, è stato interessante.

In definitiva il capitolo mi è piaciuto. Mi fa sempre piacere leggere capitoli corposi, che raccontino gli avventimenti in modo adeguato, senza saltare da una parte all'altra nel giro di quattro parole in croce.
Ti faccio quindi i miei complimenti sperando di poter procedere quanto prima con la lettura del terzo capitolo.
Alla prossima!

Recensore Veterano
23/11/15, ore 23:12

La descrizione delle scene è precisa, metodica. Non esageri con i dettagli, ma offri quelli che più sono utili a caratterizzare un luogo o una persona che vuoi mostrarci. È un modo di raccontare davvero piacevole, complimenti.
Alla stessa maniera ci presenti il contesto in cui Ania si muove: ci sono elementi molto realistici - l'opportunismo, le ochette di turno - che inducono il lettore a sentirsi parte integrante della storia perché in fin dei conti chi non è mai incappato in persone che ti prendono in considerazione soltanto perché in quel momento sei utile ai loro scopi?
Apprezzo molto scelte di questo tipo.
Per quanto riguarda Ania, mostra un caratterino non da poco. Mi ha dato subito l'idea di essere una donna determinata e ferma, convinta di ciò che fa, una che sa perfettamente cosa vuole e chi vuole essere. Naturalmente avrà anche lei i suoi fantasmi e gli scheletri nell'armadio, ma l'impostazione che le hai dato mi ha convinta.
Anche il modo in cui hai descritto cosa significa per lei sparare è accurato e coinvolgente: sai di cosa stai parlando, è evidente. Descrivi le azioni usando gli elementi giusti, senza esagerare. Questo è molto importante in generale nelle storie, ma ancor di più per te che hai deciso di raccontare tutto in prima persona: trovare il giusto equilibrio tra le emozioni della protagonista e l'armonia di fondo della narrazione non è semplice, ma fin qui ti è riuscito davvero bene.
La tensione che si crea tra lei e l'istruttore è palpabile, molto coinvolgente e ben affrontata. Ho gradito molto che tu abbia ripreso il titolo in una battuta del capitolo - probabilmente è accaduto l'esatto contrario in fase di creazione, ovvero che la battuta è poi diventata il titolo, ma non importa: il risultato è comunque piacevole.

In definitiva questo primo capitolo mi ha presa, quindi continuerò davvero volentieri a leggerti! Mi fa sempre tanto piacere imbattermi in belle storie, così, quasi per caso.
La lettura è risultata scorrevole, sul piano grammaticale non ci sono errori. Non mi resta che farti i miei complimenti!
A presto!

Recensore Master
22/11/15, ore 15:47

Ciao!
Eccomi per lo scambio!
Allora, ho inserito la storia nelle seguite.
Mi piace molto il tuo stile e adoro le tue descrizioni, vive e fugaci.
Il personaggio che hai delineato è forte e nel contempo ha coscienza di se stessa.
Mi incuriosce il perché lei faccia questo sport, ma è bello. Parecchio interessante come inizio.
Solo che... credo sia stato tutto troppo fugace con l'istruttore.
Ora leggerò il capitolo dopo, prossimamente.

Nessun errore grammaticale o sintattico.
Un abbraccio,
A presto.
Juliet

Recensore Veterano
03/06/15, ore 17:29

Allora, eccomi finalmente qui.
Non ti meriti una neutra, hai fatto un lavoro troppo buono su certi aspetti, tuttavia ci sono numerose cose perfettibili e parecchi errori. In fondo alla recensione li ho elencati tutti (forse qualcuno me ne è sfuggito, quindi ti consiglierei di rileggere).
Come storia mi è piaciuta, certo è insolito vedere un coppia "saltarsi subito addosso" al primo incontro, tuttavia direi che è in linea col carattere e la vera indole di Ania - o perlomeno quella che è trasparita in queste poche righe.
Diretta e forte è Ania, quasi brutale su certi aspetti. Non fa sconti a nessuno e benché li sopporti, non si fa remore a far notare a chi la circonda quanto siano falsi e ipocriti.
La stessa disciplina in cui è impegnata, e come racconti tu stessa, indica chi sia veramente. Eppure c'è di più. Forse problemi con la famiglia? O mancanza del fratello? Non lo so, ma credo che lo illustrerai meglio più in là.
Mi è piaciuto e hai focalizzato bene la scena finale fra Ettore e Ania.
E adesso, gli errori o imperfezioni:

-"D’altro canto non potevo aspettarmi diversamente: si sa che per una ragione oscura a noi comune plebea i" plebaglia o plebe;
-"sterrata e piena di buche con parecchie diramazioni, che portavano nei vari campi dei contadini del paese" troppe di, non è meglio nei vari campi coltivati del paese?;
-"E fosse stato solo questo nessuno avrebbe avuto a che dire ma quel coglione ci aveva provato con tutte le atlete della sezione" mancano delle virgole. Scegli come più ti è congeniale, o prima del nessuno o prima dell'avversativa (il ma);
-"compresa me che gli diedi un bel due di picche stampato a vita in faccia" consecutio temporum. Stai narrando al passato remoto, eppure qui fai ricordare ad Ania un evento ancora anteriore a questo tempo e perciç dei usare il trapassato prossimo. "Compresa me che gli avevo dato ec...";
-"la mia lingua era sempre stata perfida e ne godevo di ciò" se metti il ne il ciò è superfluo, anzi stona proprio;
-"miei scarsi punteggi ma da quando non solo li superai nelle loro stesse categorie ma finii alle nazionali" ancora consecutio temporum, caso identico al precedente (mi sembra che oltre a questi due, ve ne sia un ulteriore);
-"Mi dai una 765" 7,65, altrimenti sono settecentosessantacinque millimetri... e nemmeno so se esiste un cannone con una bocca di fuoco così larga, figuriamoci una pistola;
-"nell’esercito" maiuscola, non stai parlando di un esercito generico, ma dell'Esercito italiano;
-"Piacere Ania- -Piacere Ettore." una rigola fra il piacere e il nome, altrimenti sembra che Ania sia felice di conoscere se stessa e viceversa con Ettore;
-"estro in direzione del bersaglio, posizionato a ven" ripetizione con un altro posizionato poco prima, usa dei sinonimi. Che so, sistemato? Collocato? Posto?;
- "voce che risultava da cattiva ragazza e ciò funzionò al mio intento" non ha senso, magari " e servì al mio intento"? O un "... da cattiva ragazza favorì il mio intento"?

Sero non mi odierai, l'ho fatto solo per aiutarti. Mica sono perfetto pure io, anzi sono state proprio le recensioni come questa che mi hanno aiutato a crescere.
Alla prossima,
Aurelianus

Recensore Junior
18/04/15, ore 18:32

Ciao Taira,
scusa l'enorme ritardo, ma eccomi per la recensione.
Comincio col dirti che Ania è davvero un bel tipo. Mi piace molto e nonostante sia molto distaccata nei confronti degli altri, basta un semplice tocco di Ettore per farla sciogliere. Ho apprezzato molto anche il finale per niente scontato e che, devo ammetterlo, mi ha piacevolmente sorpresa.
Non ho notato alcun errore grammaticale ed il tuo stile è leggero e diretto e riesce a descrivere al volo l'ambiente in cui Ania agisce.
Brava davvero!
Alla prossima,
AnneC

Recensore Veterano
14/04/15, ore 13:19

Carissima Taira,
ho aperto con curiosità questa os e devo dire che mi hai colpita molto per stile e capacità narrative.
Grazie a parole dirette -ma non per questo banali-, la tua Ania si muove davvero e ci guida attraverso le scene, presentandoci i vari personaggi con cui ha a che fare. Tra tutti, ci mostra un incontro bollente, tra competizione e flirt, che ha con Ettore...e abbiamo pulsanti le sue emozioni dentro agli occhi. Davvero brava, non c'è che dire. 
Hai stoffa da vendere e sicuramente uno stile accattivante, devi solo avere fiducia in te stessa e crederci davvero. Sono certa, certissima, che questa Ania sarebbe uno spettacolo se le dedicassi una long su Efp. Pensaci su!
Lara

Recensore Veterano
03/02/15, ore 14:35

Bene, sono qui da te. Tu mi hai detto nella recensione che sono una vera scrittrice, che ho uno stile invidiabile ma a me viene spontaneo chiederti: ne sei sicura? Cioè, sei sicura di non aver sbagliato persona a cui fare una recensione così?
Insomma, vogliamo parlare del tuo stile? E' meraviglioso. Mi hai messo così tanta voglia di leggere che... wow. Sono diventata immediatamente triste nell'essere già arrivata alla fine della storia. Ci sarà un seguito, vero? No, lo voglio assolutamente leggere.
Hai uno stile sublime, racconti il tutto con una leggerezza invidiabile, piacevole, paradisiaca quasi. L'amore lo descrivi come "amore a prima vista" e la scena la descrivi davvero meravigliosamente. 
Questa ragazza mi ricorda un po' me: anche io sono così, molto distaccata nei confronti negli altri, poco paziente e soprattutto con un fare molto subordinato, un po' come una principessa, nonostante non sia regale per niente.
La forza di ammaliare un ragazzo solo da un semplice sparo è stata la mia parte preferita, per questo ti ho chiesto se ci sarà un nuovo capitolo, perchè sarò assolutamente la prima a recensire e a leggere la storia.
L'ho apprezzata davvero tanto, non so se l'hai capito da ciò che ti ho scritto, ma ho talmente cose nella testa che dire tutti i miei pensieri riguardante questa storia è quasi impossibile. Ma ti metterò non solo la bandierina verde, ma anche la metterò tra i preferiti.
Mi sono immaginata ogni singola parte, il finale è quello che mi ha divertito di più, anzi... quando ha incontrato questo ragazzo è iniziato il mio divertimento. Ero assolutamente curiosa di sapere come si sarebbe sviluppata la cosa, come si sarebbe comportata ed è stata assolutamente impeccabile, perfetta, non si è lasciata andare così come pensava di farlo.
Amo questa ragazza, basta. Amo questa storia e amo te che mi hai messo la curiosità addosso.

brighthope

Recensore Veterano
02/02/15, ore 20:35

Ciao!
Diciamo che non apprezzo molto il fatto della scrittura così piccola, per me ne risente tantissimo, sia per questione di ordine - che al contrario di molti penso sia più disordinato - sia per questione di piccolezza. Ovviamente è un parere personale, basta solamente ingrandire la pagina ma non ci sarebbe lo stesso gusto. Insomma, in un libro si deve leggere così com'è scritto; è solo per fare un esempio, non sto paragonando la tua storia ad un libro o altro.

Sulla porta incontrai forse le sole due persone che si salvavano [...] A volte mi domandavo perché continuavo a venire, ma poi mi ricordavo cosa significasse per me sparare.
Non è una ripetizione vicina, ma mi suona molto male.

Tutti lo sapevo: lui rischiava il posto lì a causa della sua nulla facenza e del suo carattere troppo egoista ed impiccione.
Penso manchi qualcosa nella frase che ti ho sottolineato. Forse volevi scrivere Tutti lo sapevano.
L’uomo di cui
poi fui felici di fare la conoscenza non era affatto male
Penso che anche qui ci sia una vocale sbagliata.

Non ho notato nessun altro errore grammaticale, si legge bene anche se ci sono alcune ripetizioni più o meno vicine che non mi sono piaciute. Ma se non te le ho segnalate vuol dire che non è una cosa particolarmente importante.
Ammetto che all'inizio ho valutato male Ania, mi era venuto un senso di antipatia e nervoso che mi ha portato a rendermela odiosa. Ma alla fine l'ho amata, mi hai messo i brividi nell'atto di "amore" che si era creato. Amo questo genere di descrizione, come le tue, e amo anche la leggerezza con cui hai descritto il tutto.
Il finale mi ha fatto sorridere divertita, non me lo sarei mai aspettato. Mi attendevo qualcosa di banale e scontato e invece sei riuscita a stupirmi anche sotto questo punto di vista.
Metterò la storia tra le preferite, sì.

Un bacio,
Love_Somebody