Sorrisi infranti, situazioni dolorosi, le solita percezione delle cose, o perché no, una mia visione dei fatti.
C'è chi come me scrivere nascondendosi dietro i suoi personaggi ma parla di se, chi, come te, parla di se senza paura, senza veli, con la consapevolezza di non conoscere o non essere conosciuta da nessuno.
Ma vedi, qui c'è un errore grave.
Scoprirsi ci rende vulnerabili, e forse conoscerò più io di te, che tutti quelli che ti circondano. Perché se ciò che scrivi sei tu, io leggo di te, leggo delle tue necessità, dei tuoi bisogni, della vera te stessa, senza maschere, senza finzioni.
Ed io, senza alcuna pretesa, sarò li ad ascoltare come una piccola ombra che non copre nulla, che non significa nulla, ma conosce quel tanto che basta per riflettere, comprendere e capire una piccola parte della tua vita, quella più vera, quella più reale.
Hai scritto tanto, un pensiero forte, che permette, a chi ha la giusta sensibilità, di proiettarsi nei suoi momenti sopracitati.
Intanto hai acquisito un lettore. |