Recensioni per
Di tutto un po'
di Bombay

Questa storia ha ottenuto 24 recensioni.
Positive : 24
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/04/15, ore 23:04
Cap. 23:

Hai dato un po' più di respiro all'idea precedente che , secondo me, vale veramente la pena di non essere lasciata lì, chiusa in un'unica drabble e cioè il porre l'accento sul John soldato e sul mistero di uno Sh che, come agente segreto o giù di lì, non stona affatto, anzi. Ci ritroviamo a Baker Street, al 221b, a casa. E comincia un'altra storia, la storia più bella.

Recensore Master
16/04/15, ore 22:56
Cap. 21:

"..dopo cinque anni di guerra...": dal Medioevo alla seconda guerra mondiale, trasporti ed adatti i personaggi con una grande capacità di adeguarli ai contesti più diversi e, quello che più mi piace, è che li fai viaggiare nel tempo con il bagaglio di quello che sono. Cioè sono tanto AU che finiscono per rimanere splendidamente IC. E questo mi interessa molto: lo stravolgimento del carattere dei vari "attori" delle storie non può sconvolgere tutto lo scenario che tanto ci ha attratto, altrimenti sarebbero altre storie, altri personaggi. In differenti vesti , in un'altra epoca, ma anche qui fai affiorare la diversità estrema di John e Sh, quella lontananza che li farà avvicinare per sempre.

Recensore Master
16/04/15, ore 22:47
Cap. 22:

"...Tu e lui non potreste essere più diversi...": e proprio qui sta l'intuizione che ciò che può rendere grande un sentimento è la diversità complementare dei due soggetti. Non è una formula matematica ma una realtà di vita quella che afferma che gli opposti si attraggono. Mycroft e Greg, nulla di più lontano e diverso, ecco il segreto vincente di questa invenzione narrativa che ha avuto tanto successo nel fandom. e che tu interpreti con efficacia,"...Senza riflettere...": è ciò che salverà Holmes senior dalla sua fredda solitudine, l'abbandonare, per una frazione di vita, il suo controllo razionale.

Recensore Master
16/04/15, ore 22:41

"..davanti a quella lapide nera...": eccoci di nuovo in quel cimitero, dove tutto è cambiato. Dove, effettivamente un morto c'è stato ed è lo Sh del pre-Reichenbach, presuntuoso ed arrogante, unico nella sua affascinante unicità ma colpito dalla luce umana e rassicurante della presenza affettuosa di John. Qui hai immaginato che, veramente, lui se ne sia andato per sempre, lasciando Watson custode fedele di un sentimento grande ed inarrivabile. Scrivi bene, con buona scelta lessicale, avvicinandoti molto al ritmo ed alla dolcezza del testo poetico ("...Sollevi il viso al cielo plumbeo osservando le foglie scivolare nel vento...").

Recensore Master
16/04/15, ore 22:33
Cap. 20:

Un pezzo simpatico, questo, che sdrammatizza l'angoscia e la solitudine che circonda lo Sh del dopo Reichenbach. La supposizione che Holmes si potrebbe affezionare in modo particolare ad un'ipotetica figlia di John non è tanto illogica, perché il consulting, conscio dell'impossibilità di vivere una vita al fianco di Watson come suo unico amore, considera Amanda come un suo surrogato e cerca di farla partecipe il più possibile delle cose che lui sente più sue. Mi danno fastidio, sinceramente, John e Mary che, di fronte ad uno Sh che cerca disperatamente una ragione di vita in una creatura non sua, scuotono semplicemente la testa. Ma hai ben rappresentato il dignitoso adattamento del consulting a quello che la vita gli offre, ottima via di scampo per non lasciarsi annientare dal vuoto.

Recensore Master
16/04/15, ore 22:20
Cap. 17:

"...e con un svolazzo di mantello.. e ammantasse di nero tutto quanto..corridoi del castello...": il fascino delle grandi storie e delle FF che ne derivano è la loro estrema duttilità. Inaspettata la trasposizione nel Medioevo, epoca forte come sono i sentimenti che scorrono nelle vene dei personaggi che tanto amiamo. Quel Mycroft scalzo ed in una vestaglia di broccato verde scuro, poi, è quello che di più selvaggiamente sensuale si possa immaginare, e il povero Greg (".. la mano tremante...") appare infinitamente più piccolo e debole...

Recensore Master
16/04/15, ore 21:44
Cap. 15:

“…La voce di Mycroft Holmes le dettò rapidi e precisi ordini…”: lui non c’è, “l’Inghilterra” nella sua essenza di potere, ma tu l’hai reso presente con due rapide ma efficaci pennellate. Hai, poi, usato un personaggio secondario ma particolare, per contrastarne il rigido autocontrollo e la freddezza. Anthea è una figura marginale, non determinante nelle vicende BBC, ma ne hai colto le varie potenzialità narrative. In questa fulminea storia, lei diventa un’alternativa al mondo solitario e formale di Mycroft e, pur facendone parte, ed una parte attiva ed efficiente, esprime una sua splendida volontà di distinguersi e di ribadire, come hai espresso magnificamente in un precedente capitolo, che “ogni donna è fantastica”. Anthea afferma se stessa, la sua libertà di vivere e spiazza Mycroft che, da persona estremamente efficiente quale è, capisce che, per non perderla, è necessario liberare il cuore. Splendido l’ultimo “Yes, sir!”, apparentemente condiscentente ma ricco di una sua grande libertà.

Recensore Master
16/04/15, ore 16:38

"...aveva qualcosa di magnetico...": ci riporti un personaggio importante nelle vicende di Sh anche perché è accompagnato da una scia di mistero e dal dubbio riguardante le reale influenza che lei ha avuto sul cuore di Holmes. Mi sono rivista (per l'ennesima volta!) "A Scandal in Belgravia" e, ad una successiva più precisa osservazione di chi agisce, di come lo fa e di che reazioni fa scattare, effettivamente Sh non è indifferente, nella sua pur lontana solitudine, ad Irene. Bello il tuo espediente narrativo di porla in relazione a Molly, l'esatto contrario. Inoltre il tuo racconto fluisce con disinvoltura, ben scritto. "..ogni donna è fantastica...": grazie, appartenendo alla specie in questione, non posso che sentirmi lusingata da questa frase, efficace perché non scontata.

Recensore Master
16/04/15, ore 15:30
Cap. 23:

Allora... eccomi di nuovo. In generale le ho trovate molto carine. Alcune mi sono piaciute di più e le ho trovate emotivamente più rilevanti. In particolare: 'Solo foglie nel vento' che mi è piaciuta davvero, anche come immagini che hai dato. La tomba di Sherlock. L'autunno. Il fare la stessa cosa anno dopo anno: "finché le ossa reggono". Malinconica e molto triste, forse io avrei calcato la mano sulla poesia, dando al tutto uno stile più evocativo ed espressivo. Ma mi rendo anche conto che nei drabble event non c'è molto tempo ed è tutto molto caotico. E a proposito di questo, in generale ho notato degli errorini sparsi qua e là (ti segnalo solo 'Becker street' di quest'ultimo capitolo, ma ce ne sarebbero altri). E molto bella anche 'Completiamoci'. Mi piace il Mycroft descritto da te, è molto enigmatico ma profondo anche in storie tanto brevi come questa.

Alla prossima
Koa

Recensore Master
16/04/15, ore 15:01
Cap. 17:

Ciao, molto interessante questo promt che ti è stato dato. Il medieval!AU è un'ambientazione particolare, affatto scontata, e che mi è cara visto che Captive Hearts è in assoluto la mia fanfic preferita. In parte me l'ha ricordata perché anche lì, Mycroft è il Re e Lestrade è il capo delle guardie. Devo ammettere che mi è piaciuto l'approccio di Mycroft a Greg e il suo invitarlo nelle sue stanze, in un tentativo di approccio che Greg non può non capire, l'ho trovato proprio da lui. Distaccato, scostante, come se il chiedere al tuo capo delle guardie di venire nelle tue stanze in piena notte per "giocare a scacchi" non fosse un qualcosa che ti riguarda. Il mostrarsi indifferente è una caratteristica di Myc e mi piace ritrovarla.

Corro a leggere le altre.
Koa

Recensore Junior
16/04/15, ore 14:02
Cap. 23:

Ma come sono fiera di questi promt?? Troppo! Quindi sappi che al prossimo drabble week mi scateneró, soprattutto con questi due patati venuti dal '47 ♡

Recensore Master
11/03/15, ore 11:06

Ciao, ho letto con molto piacere anche queste ultime flash di questa tornata. E mi sono piaciute davvero molto, in modo particolare le Mystrade, ma anche la storia incentrata su Anthea... mi è piaciuta molto non solo l'idea che ti è stata data, ma anche il fatto di voler incentrare una storia su di lei. In quella storia ribalti i ruoli in un modo originale ed apprezzabile e Anthea diventa - per un momento - il capo. Il suo modo di fare, e di raggirare la situazione a proprio vantaggio, fa vedere perfettamente la sua validità professionale e il suo carattere bello forte e dominante. Mi è piaciuto come hai fatto risaltare la sua intelligenza. Insomma è stata una bella sorpresa ecco.

Le altre sono tutte molto carine, specie 'oroscopo' e più che altro per quel bacio alla fine, che è decisamente lontano da qualcosa di dolce e tenero, ogni tanto ci vuole un po' di passionalità e questi due ne hanno da vendere. Anche 'gelosia' l'ho apprezzata molto perché io Mycroft me lo immagino proprio così, dominato da una gelosia molto irrazionale e che magari di principio nemmeno riesce a capire, ma che prova in modo molto appassionato.

Insomma, considerando anche queste storie (oltre che quelle nel fandom di Skyfall) è stato un buon drabble event per te.
Complimenti.
Koa

Recensore Master
25/02/15, ore 23:12
Cap. 11:

Scena piacevole quella che tu descrivi con precisione e piacevole partecipazione. Bello, ma l'ho detto altre volte, l'accostamento tra il mondo rumoroso e vissuto di Greg e la perfetta compostezza di Myc. Myc che non sa rinunciare a stupire l'uomo di cui è sinceramente innamorato ed immaginarselo con una scatola di cioccolatini ed una rosa rossa, balbettante nel porgere il tutto è veramente unico. L'amore che azzera il potere. Proprio.

Recensore Master
25/02/15, ore 23:05

Come ti sia venuta in mente questa potenzialità nella kidlock non lo so proprio, ma mi hai fatto divertire... Immagino il normalissimo John con un reggiseno rosso e, a fargli da sponda, l'elegante distacco (ma non troppo!) di Sh. “E poi lo strambo sarei io.”: divertente ed originale.

Recensore Master
25/02/15, ore 23:00
Cap. 7:

Molto tenero questo quadro di intimità domestica con Sh alle prese con l'influenza ed il povero John impegnato ad arginare ("...Sherlock era insopportabile...") la tragica, pesante irrequietezza del suo partner. La dinamica di coppia, lì a Baker Street, è l'equilibrio perfetto tra la grande umanità di Watson e la lunatica genialità di Holmes. Quindi, alla fine
( "...Avere cura di lui..."), fai trionfare quel sentimento unico ed irripetibile tra uno che non vuole essere curato ed amato ma in realtà lo desidera più di ogni altra cosa e l'altro che vorrebbe vivere tranquillo ma comprende che la sua vera essenza è l'adrenalina che gli viene trasmessa stando accanto ad un meraviglioso psicopatico. Cose scritte con leggerezza, molto piacevoli.

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