Povero John, preso nel vortice di ciò che è allusivo, sofisticato ma coinvolgente come la danza...E' un'atmosfera, questa, in cui Sh lo ritrai, giustamente, a suo agio, strambo com'è (" ...Ora devi solo seguire la musica...") ma elegante anche nella sua diversità. E' un mondo lontano ed astruso agli occhi del pratico Watson, ma l'amore incondizionato che ha per il suo coinquilino lo induce ad accettare esperienze impensabili per uno come lui. "..rimasero a fissarsi per un lungo momento...": è inutile, quei due non li può separare nessuno e tu l'hai fatto risaltare chiaramente nel tuo racconto.

Ciao :)
Che carina questa storia di San Valentino!!! Mycroft Holmes con una scatola di cioccolatini a forma di cuore e le mani tremanti suscita una gran tenerezza proprio per il fatto che è un comportamento in contrasto con il suo atteggiamento consueto. È proprio la dimostrazione che l'amore (in questo caso quello che prova per Greg) fa sciogliere chiunque.
Alla prossima. Baci,
Alex

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Ciao, eccomi a commentare anche questa raccolta. Non mi soffermo su tutte quante singolarmente, ma un paio di cose te le voglio dire. Innanzitutto credo che 'Shell we dance' sia la migliore tra le undici che hai postato. Mi è piaciuto sia il promt, sia il modo in cui lo hai sviluppato, ambientando tutto nell'800 e creando una situazione che richiama ai film con Robert Downey Jr e Jude Law *___* e io adoro quella scena in cui ballano al termine di 'Game of Shadow' e poi l'immagine di Sherlock, molto aggraziato, elegante che insegna al goffo Watson a ballare sulle note del Danubio Blu... insomma, hai creato un'immagine fantastica.

Tra le altre che hai fillato, mi sono piaciute molto le ultime due e per un motivo su tutti. Pochissimi dei promt che ti sono stati dati mi è piaciuto. Uno per un motivo, uno per l'altro, ma alcuni li ho trovati molto banali (specie - e mi dispiace per chi te lo ha dato - quello del pesce rosso che ho trovato allucinante nel concetto che esprime). Però ho adorato, letteralmente, come sei riuscita a svilupparli. E sopratutto come hai descritto Mycroft. L'ultimo promt, quello di San Valentino è a mio avviso stucchevole, ma tu ci hai mostrato un Mycroft molto credibile: timido e che quasi si vergogna di quello che sta facendo perché Mycroft non è uomo da fiori e cioccolatini a San Valentino, ma per Gregory fa un'eccezione e la fa essendo sia poco convinto della cosa, sia vergognandosi di quanto sia caduto in basso in fatto di sdolcinatezze. Per quel che riguarda quella del pesce rosso, come accennavo, non mi è piaciuto affatto il promt che ti è stato dato. Ma hai descritto la scena in maniera molto naturale. Questi John e Sherlock che si accarezzano e stanno, evidentemente, per fare l'amore sono il simbolo di un'intimità che probabilmente hanno raggiunto non da molto tempo e che li rende carini e dolci, ma non in modo esagerato. La naturalezza con la quale interagiscono e il modo con cui Sherlock dice quella cosa del pesce rosso, come sia riuscito a capire le intenzioni di suo fratello soltanto da un gesto che, come ribatte John stesso, da chiunque è considerato come niente... ecco tutte queste cose rendono tutti i personaggi (anche Mycroft che non c'è) decisamente IC. Poi, molto carina anche quella del carnevale per chi apprezza un certo tipo di storie un po' più spinte quello sarebbe stato un incipit perfetto.

Insomma, a mio avviso hai fatto un buonissimo lavoro e più prosegui a scrivere in questo fandom, e più ti sento a tuo agio con Mycroft che è il personaggio che fino ad ora ti sta vendendo meglio di tutti.
Alla prossima
Koa

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Ciao, premesso che mi sono accorta lunedì del fatto che partecipavi anche tu al Drabble Event... ma lasciamo perdere e non soffermiamoci sulla mia sbadataggine. Le ho lette una dopo l'altra e mi sono piaciute molto soprattutto l'ultima, che però avevo letto già ieri nel gruppo. Hai sviluppato tutti i promt nel migliore dei modi e per me sei migliorata molto nelle storie più brevi. Aspetto sempre, e lo sai, una storia più corposa in questo fandom, magari una Mystrade...

Un bacio!
Koa

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"..Il buon dottore rincasò, sistemò la spesa nel frigo...": John è casa, tranquillità, sicurezza; "..si rintanava nel suo Mind Palace....": Sh è inquietudine, discontinuità, rischio. Ma entrambi hanno un vitale bisogno l'uno dell'altro e le loro opposte caratteristiche le hai fuse genialmente in quella psswd che è la chiave per entrare nella loro storia che è fatta proprio delle loro unicità che tu hai colto bene. "...JohnLoveSherlock...". Ma va letta anche al contrario...
(Recensione modificata il 05/02/2015 - 01:22 am)

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Ancora Greg e Myc, nel loro gioco di sintonia tra somiglianze impossibili, tanto sono diversi l'uno dall'altro. Ma è proprio questa diversità estrema che li trasforma in esseri perfettamente complementari. Bella l'immagine della disordinata presenza di Lestrade nell'elegante metodicità di Holmes: "...il ronfare sommesso del poliziotto al suo fianco...".

Un bel gioco di dialoghi che si svolge con piacevole ironia, rivelando l'affinità che lega i due. L'infantile trasporto di Greg che riesce a smuovere l'assoluto autocontrollo di Myc. Divertente proprio perchè fai rimbalzare le parole dall'uno all'altro con ritmo, senza pausa, come in un rituale di accanito corteggiamento. Efficace.
(Recensione modificata il 05/02/2015 - 01:08 am)

Hai trasportato la coppia più interessante del secolo (per me, almeno) in un altro contesto, con altre fattezze. Ma, proprio perchè hai colto l'essenza dell'unicità del loro legame, li hai fatti rivivere in modo perfettamente IC, con tutto quel non espresso che, fino ad ora, la Johnlock ci ha fatto sognare: l'immediatezza di Watson, il fascino irripetibile di Sh, la profetica fatalità del loro incontro. Ti rimando, con riconoscenza, la tua bellissima, ultima frase:"...e decise che non l’avrebbe lasciata più..". Da non dimenticare.

Veloce, fulminea, efficace. Questa, secondo me è la tipologia delle storie che stai postando sotto il titolo (azzeccato) di "Di tutto un po' ". La dinamica di questa flash è lo scontro tra l'irruenza di Greg e la glaciale compostezza di Mycroft. Ne scaturisce un momento di piacevole scoperta di quello che l'uno conta per l'altro. Interessante.