VALUTAZIONE CONTEST A TURNI
Grammatica e stile
- Nelle ultime battaglie mi hanno riportato indietro cadaveri talmente maciullati che non potevo nemmeno resuscitarli.
Prima di tutto potresti scrivere “portato”, visto che poi segue “indietro”. Secondariamente avrei concluso con “da non poter essere resuscitati” o qualche formula simile, invece di quella utilizzata.
- Lascio scivolare la mia mente sul campo di battaglia
Hai usato questa stessa formula solo poche righe prima. Consiglierei di provare alternative (è qualcosa che accade anche a seguire nel racconto).
- Abbiamo vinto, come sempre, mi domando perchè si ostinino
Il “perché” vuole l'altro accento.
- Non metto tanto tempo per soggiogarli, ma ormai sono ridotto a uno straccio.
Se proprio vuoi usare questa formula (personalmente la eviterei), dovresti inserire un “ci” fra “non” e “metto”. Altrimenti ci sono moltissime alternative più adatte ad uno scritto.
- Mi sveglio di soprassalto, un rumore?
Forse sostituirei la virgola. Un punto o due punti.
- Mi guardo attorno, tutto è avvolto dall'oscurità.
Qui certamente al potno della virgola inserirei i due punti.
- “E' comprensibile. Il de Domus non è famoso per la sua dolcezza con i nemici.”
Forse volevi scrivere “re Domus”.
- Sorrido, se lo convinco potrei anche non sigillarlo e giocarci più a lungo.
Questa frase è uno degli esempi di debolezza stilistica del testo. Al posto della virgola inserirei un punto, la seconda parte della frase non è scorrevole e avrei preferito “porre su di lui il sigillo” o qualche variante, perché “sigillarlo” viene letto istintivamente come “chiuderlo”.
- Sussurro accanto a lui. Lo sento trattenere il fiato.
“Hai paura di me?” Sussurro dolcemente
Ti segnalo la ripetizione di “sussurro”.
- In questo buio non vede nulla. Io riesco a vedere, almeno un po', c'è troppo buio per vedere chiaramente, ma mi bastano le ombre.
Ripetizioni di “vedere” e “buio”.
- devo curarlo o muore entro poche ore.
Questo è un errore. “Morirà” è la forma corretta.
- “Ora vieni, sdraiati sul letto, ti curo meglio. Non voglio che muori oggi.”
Questo, invece, è un Errore con la “e” maiuscola: Non voglio che tu muoia”.
- Mi sdraio accanto a lui, a pancia sotto, metto le braccia sotto al cuscino, il suo braccio è contro al mio fianco.
Ripeti “braccio”. Capisco possa essere complicato trovare un sinonimo, ma tutte le ripetizioni che si susseguono interrompono la fluidità del testo.
- Il mio cuore batte impazzito, non solo per l'eccitazione, cos'è questa sensazione dentro al mio petto?
Dopo “eccitazione” metterei un punto.
- La sua confessione mi fa impazzire il cuore […] Il mio cuore è impazzito.
Altra ripetizione, per di più dell'intera formula.
- “Perchè dobbiamo essere nemici?” Sussurra appoggiando il viso contro al mio colo, ci abbracciamo.
Qua è “collo”.
- Lo spingo fuori dalla tenda. E lui sparisce nella pioggia. In pochi secondi non lo vedo più, cos'è questa strana sensazione che sento nel petto?
Un punto dopo “più”.
In generale questa storia ha davvero molte debolezze a livello grammaticale – con errori anche gravi – e stilistico. In ambito di stile, infatti, ho trovato la scrittura troppo semplificata, le immagini ricorrenti, i dialoghi forzati.
Questa valutazione è drastica e io non faccio, solitamente, valutazioni drastiche. Quindi sono a disposizione per qualsiasi dubbio. Sappi che non sto assolutamente riferendomi a te come persona/scrittrice in generale, ma solo al testo che mi hai sottoposto.
Come per tutto, l'allenamento è la chiave per migliorarsi (vale anche per me medesima).
Caratterizzazione personaggi (o IC personaggi in caso di fanfiction)
Inizialmente ero contenta di questa storia perché il protagonista è un “cattivo” e ai cattivi si lascia sempre troppo poco spazio. L'idea di partenza in relazione al personaggio, insomma, mi sembrava valida. Il tutto si è perso un po' per strada. Mi rendo conto si sia solo al primo capitolo, ma avrei voluto comprenderlo meglio, avvertire cosa lo motivi, connettermi empaticamente con lui.
L'altro protagonista, poi, è avvolto completamente dall'ombra essendo il POV quello del protagonista. La prima persona è insidiosa e difficile da utilizzare in modo adeguato (per questo, credo, molti non la gradiscono).
Non si capisce cosa muova i personaggi, come possano finire a letto essendo nemici. Ok, spieghi che si tratta di un'attrazione immediata e forte, ma il lettore resta – a mio parere – frustrato dalla mancanza di spiegazioni anche minime.
Insomma, premesse interessanti, ma manca qualcosa.
Sviluppo trama
Altro punto dolente è la trama ed anche su questo punto le premesse per un buon sviluppo c'erano tutte. Poi gli accadimenti si susseguono ad una velocità tale per cui è molto difficile star loro dietro. Dalla battaglia siamo ad un'altra scena in un battito di ciglia, poi i due finiscono a letto in uno starnuto. Si arriva alla fine della lettura un po' frastornati da tale velocità. Non so esattamente quante parole siano, ma molti sono riusciti a sviluppare nelle 3000 parole (o poco più) un capitolo dal giusto ritmo quindi non credo sia impossibile. Alcune parti potevano essere approfondite, altre tralasciate (qualche indizio sul mondo in cui si svolge la storia per esempio). Anche qui buone premesse che sfumano un po'. Come se il tutto fosse un “contorno” alla scena erotica.
Originalità
La storia promette. Il protagonista è un “cattivo” e questo mi piace, è apprezzabile, fornisce un nuovo punto di vista. Poi però si risolve in una meccanica un po' conosciuta: due nemici finiscono per innamorarsi (molto, molto velocemente, in questo caso), fanno sesso, il cattivo si “converte”. Diciamo che un punto forte è proprio l'idea di base che poteva essere sviluppata meglio. |