Ora però io voglio sapere il vero motivo perché Sasori non vuole che Deidara dorma nudo, al punto di buttarlo sul pavimento XD a parte gli scherzi, i pensieri di Deidara a riguardo sono spassosissimi:
...odiava che dormisse nudo perché “Lo inquietava”. “Ha parlato l’essere più normale del mondo”
Ma l'iralità sfuma presto in una seriosità pesante, quasi angosciante. Un miscuglio di angoscia e serenità. Forse dico così perché la sto rileggendo una seconda volta, avendo già in mente la fine? Non fraintendermi, la adoro. Anche se mi hai spezzato il cuore in tanti piccoli pezzettini.
La prima volta che l'ho letta non mi aspettavo che decidessi di concludere con quella frase, un colpo di coda che oscura la dolcezza con l'amarezza. È un finale doloroso, agrodolce, ma è perfetto.
Non voglio sprecare parole sullo stile che hai usato, ti dirò soltanto che ho trovato la lettura davvero piacevole anche per come è impostata (oltre per i meri contenuti), per i termini che hai usato, per i dialoghi, ecc.
Deidara e Sasori.
Non vorrei sembrarti esagerata ma... sono loro. Deidara, orgoglioso, che non si azzarda a dirglielo alla luce del sole, quel ti amo. Che non si azzarderebbe nemmeno a dirglielo, ma glielo sussurra nel buio, convinto che l'altro dorma.
E Sasori subito dopo, l'ho amato come non mai. Sasori che gli risponde e sorride, aprendo un solo occhio, quasi sorridendo per l'ingenuità e per l'orgoglio dell'altro.
Non so dirti quanto abbia amato il loro scambio di battute. Dolcissimo ma assolutamente non smielato. E Sasori, oh Jashin come mi hai trattato Sasori... poche volte lo trovo scritto così bene. A me piace che Sasori sia leggermente "superiore" a Deidara, ma non troppo. Mi piace che, in fondo, loro due siano alla pari - come li hai fatti tu!
Vorrei soffermarmi un attimo su questa frase di Sasori:
-Niente, niente. Mi sorprende che tu sia ancora sveglio- spiegò il rosso- E mi sorprende che in alcuni casi il tuo idiotissimo difetto di pronuncia scompaia.
Sembra che ti abbia citato una frase con poco significato, ma per me in questa frase c'è tutto.
C'è tutto l'IC di Sasori: intelligente, ironico, e al tempo stesso fa capire a Deidara che ha sentito cosa lui gli ha detto, ma vuole che glielo ripeta (uno schiaffo all'orgoglio del biondino, ma uno schiaffo gentile e pregno di sentimenti) (sperando di non aver capito male, ovviamente. In tal caso chiedo umilmente perdono). In alcuni casi... Infatti Deidara coglie subito l'allusione.
Insomma, non so più come dirlo... finalmente una storia che non "spreca" i ti amo. In troppe storie Sasori e Deidara (ma non solo loro!) si dicono ti amo con troppa leggerezza, e invece no, tu hai capito che dire ti amo è un problema, è uno schiaffo all'orgoglio di Deidara (innanzitutto). Sono parole pesanti, da elaborare, e diventano importanti solo se gli si dedicano i giusti spazi, le giuste pause, i giusti silenzi.
Ed eccola lì, quella "superiorità" di Sasori che però rimane solo accennata: cogliendo l'imbarazzo dell'altro, gli accarezza la schiena, al tempo stesso - o almeno io ci ho visto questo - per fargli capire che anche lui ci tiene. Di nuovo, quella frase che ti ho citato prima, quest'ultimo gesto... sono tutti piccoli, discretissimi segnali che Sasori manda a Deidara, per fargli capire che ricambia. È un atteggiamento quasi paterno, questo di Sasori (dopotutto, Deidara è solo un ragazzino...), ma non troppo, rimangono sempre alla pari, chi per un verso e chi per l'altro.
Anche l'insistenza di Sasori, che vuole sentire quel ti amo uscire forte e chiaro dalla sua bocca, ma contemporaneamente gli bacia i capelli, quasi come cercasse di togliergli l'imbarazzo.
Aww, basta, sto per collassare.
Non smetterò mai di lodare la non-platealità di questa tua storia. Hai saputo dare alle parole il loro giusto peso.
Vorrei concludere citando quest'ultimo scambio di battute:
-Sono un pezzo di legno-
[...]
-E quindi? Io ho quattro bocche, un-
Non c'è da ridere, anzi, di nuovo in questo scambio di battute che sembrerebbe leggero, io ci ho visto tanta... roba dentro. Sasori che riflette sulla sua condizione, forse pensando che i sentimenti di Deidara vadano sprecati. E Deidara che, con una replica carinissima, cerca di mettersi al suo stesso piano.
Potrei citare quest'ultima perla di frase (pianti a catinelle...): sorrise poco, appena perché solo la notte lo venisse a sapere, ma non lo farò, sssst.
No ok, non posso non sprecare due paroline anche su questo. Questa volta è l'IC di Deidara che devo lodare, per la sua reazione alle parole di Sasori. Grazie al cielo, graziealcielo (lo ripeto) non gli hai fatto dire un "ti amo anch'io danna, un", ma l'hai fatto restare girato di spalle, in silenzio, a sorridere nel buio.
Io boh. Semplicemente perfetto. Quando dico che sai dare il giusto peso alle parole, intendo questo. Il silenzio a volte valorizza le parole che sono già state pronunciate, lasciando che echeggino fino alla fine.
La fine... no, non dico altro perché è troppo dolorosa. Dico solo che odio tutti, Chiyo, Sakura, Sasuke... e ora vado a piangere in un angolino della mia mente.
E io che pensavo che il SasoDei fosse morto e sepolto nel dimenticatoio ormai... questa tua storia fila dritta dritta nelle ricordate di sempre.
Li adoro, adoro questi due personaggi, adoro il modo in cui si rapportano, adoro il modo in cui tu li hai rapportati, e adoro te per aver scritto questa storia.
Grazie.
Silvar
p.s. scusami se alcuni pezzi della recensione ti risulteranno confusionari, ma l'ho scritta veramente di getto (era un bel po' che non accadeva...)
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