Recensioni per
Se quello era morire, non era una bella cosa...
di Adeia Di Elferas

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore

"L'attaccavano tutti...". Già... L'ipotesi della morte in battaglia si addice a Victor, ma non è la battaglia "leale" a cui ha sempre creduto. È troppo onesto, troppo onorevole, troppo cavalleresco. Nauseato dalla Corte (li disprezza), disincantato nelle relazioni (tranne che con pochissimi), veleggia su un rimasuglio di ciò che il suo Paese ha simboleggiato. Nemmeno le regole del combattimento a cui è stato educato sono più valide. Perché restare?
Fuggi, ma non stai scappando. A volte, quando ciò che ci circonda non corrisponde alle corde della nostra anima, la sola soluzione è l'estraniarsene.
"Siete maestro d'armi, di danza e rime..." pare avergli detto Sophie von Fersen, nella side story che R. Ikeda gli ha dedicato.
Che fate, qui?
(Recensione modificata il 15/10/2021 - 12:54 am)

Recensore Veterano

Mi piace come storia.
A parte l'uso di un personaggio misconosciuto (e che diamine sempre Oscar e André) ho trovato molto ben rappresentata la distruzione delle certezze di Victor che, fino alla morte, non sa bene per cosa o per chi combatte.
L'unico faro in quell'orgia di dolore e sangue è Oscar, che, nonostante l'abbia fatto sentire un idiota, da lui è amata con intensità disperata.
Brava, una delle più belle storie che abbia mai letto.

Recensore Junior

10^ classificata al contest "Secondario a chi?" sul forum di EFP con un punteggio di 35.7/42.5

PUNTI BONUS
+0.5 per aver scelto uno “sfiga-pg” nella sezione di EFP (21 storie circa su un totale di 1040, per una percentuale di 2%). Mi sono imposta la regola di dare il punto a chi si aggirava intorno all’1% (o chi stava sotto), per questo di fronte al tuo 2% sono rimasta un po’ pensierosa: sforavi di poco e nella totalità, 21, sono poche. Perciò di fronte alla scelta: sì o no, ho optato per la via di mezzo.
GRAMMATICA: 4.5 /5
- perché e poté con l’accento sbagliato, un po’ ovunque. (edi nel documento) -0.1
- La ripetizione di Girodelle in “sussurrò Girodelle, mentre dell'altro sangue gli scivolava lungo il mento, rovente e stranamente delicato. Girodelle sentì delle voci” -0.1
“Quel giorno, lui sperava di essere di fronte alla svolta della vita e invece una ragazzina altera e arrogante gli aveva rubato il futuro splendente che tanto aveva desiderato.” l’uso dell’imperfetto, in “sperava” è sbagliato per due motivi: 1) stai raccontando un fatto avvenuto e concluso nel passato, l’imperfetto non è indicato per questa frase.
2)Poi continui con “aveva rubato”  e “aveva desiderato”, quindi per concordanza avresti dovuto scrivere, appunto, “aveva sperato” e non “sperava”. -0.2
-”Dovette ripararsi da un colpo di coltello, e parò abilmente un pugno.” virgola e “e” di fianco non vanno d’accordo (tranne che in alcune occasioni, ma non è questo il caso) -0.1
STILE E LESSICO:  4.7/5
-Le introspezioni sono abbastanza semplici e si snodano in una serie di domande che Girodelle pone a se stesso, quando ormai sente di essere arrivato al termine. E’ una tecnica che ho apprezzato molto, si coglie la confusione, i rimpianti, senza che vengano citati palesemente. Mi sono piaciute molto perché mettono il lettore in una posizione quasi di protagonista: si trova di fronte delle domande e in qualche modo si sente tirato in causa a cercar una risposta, non è un semplice spettatore passivo. E poi credo che niente possa rendere più esplicativa una confusione se non delle domande… +1
-L’uso del lessico anche mi è piaciuto particolarmente. Il testo non è carico di paroloni (difficili da gestire, ma che a me insolitamente piacciono tanto :P) e nemmeno grandi metafore, se non qualcuna interessante (come Andrè il cane ammaestrato), è semplice, però si fa apprezzare molto. Non è troppo semplice, qualche bella parolina c’è, ma è nascosta, è leggera, passa quasi inosservata, caricando il testo lo stesso di bellezza ma senza appesantirlo (“la ragazzina altera” ne è un esempio)  +0.8
-Lo stile mi è sembrato in linea con l’opera originale, Lady Oscar ha uno stile abbastanza serio (sarà per questo che da bambina non mi piaceva xD), incentrato molto sull’aspetto storico/introspettivo, racconta una storia importante, ma lo fa con semplicità per permettere anche ai ragazzini di seguirlo, ed è proprio quello che ho visto qui: semplicità, ma non troppa, caratterizzata comunque da belle introspezioni e pensieri profondi. +1
-Come ho già detto sopra, ho trovato il testo semplice (ma non banale!) e perciò sicuramente scorrevole. C’è stato solo un periodo che personalmente ho trovato troppo “abbondante” (e in contrasto con il resto dello stile, perché in genere fai periodi brevi, perciò trovarsi improvvisamente di fronte a queste frasone pieno è un po’ disturbante, ma nemmeno troppo), ed è“Davanti ai suoi occhi, Girodelle rivide un'ultima volta il viso giovane ed impertinente dell'Oscar che l'aveva battuto a duello, vent'anni prima, quando erano ancora entrambi giovani e con tutta la vita davanti, ignari di quello che il futuro li avrebbe costretti a sopportare. “
Non sono mai incappata in frasi che ho dovuto rileggere per capirne il senso (tranne, forse, quella dove dici che Oscar sarebbe stata l’unica donna che avrebbe mai amato, ma probabilmente è solo stata colpa dell’incisivo che mi ha “momentaneamente distratto”). Direi, comunque che è un buon testo, non troppo faticoso, nonostante l’intensità che trasmette e la delicatezza del momento. +0.9
-Le descrizioni mi sono piaciute un sacco! E’ vero, non hai descritto ogni singola cosa che vedeva, il testo non trabocca di particolari, ma quelle 2/3  che ci sono le ho trovate perfette. Il sapore e il calore del sangue, ma soprattutto la descrizione della rivolta all’inizio, perché da proprio l’idea di confusione, non si capisce chi sia contro chi e perfino loro non capiscono più cosa stanno facendo. Penso che sia veritiera come descrizione, perché in un casino come quello come puoi cogliere perfettamente ogni suo aspetto? Mi piace davvero molto il senso di caos che trasmette e il fatto che quelle poche cose su cui hai deciso di focalizzarti (il sapore e il calore del sangue, il raggio di sole, il rumore degli spari) siano comunque molto suggestive. +1
CARATTERIZZAZIONE:   10/10
Intanto ti dico che secondo me hai centrato perfettamente la mia richiesta: ho guardato qualche puntata di Lady Oscar (a saltelli, giusto qualcuna) per darmi un’idea di chi dovessi aspettarmi e ho sentito proprio il salto da “personaggio marginale” a “centro dell’universo”. Soprattutto durante la Rivoluzione, che tu hai descritto, Girodelle si vede pochissimo e nemmeno sappiamo che fine faccia, ma tu gli hai dato voce per un’ultima volta.
Una cosa che risalta subito è l’amore per Oscar e il risentimento per non essere riuscito ad essere “abbastanza”, il dolore per essere stato messo da parte e aver ceduto il posto a Andrè. Continua a pensare a lei, anche durante quel punto cruciale, tanto che in punto di morte l’ultimo respiro lo dedica a lei, pronunciando il suo nome.
Un’altra cosa che risalta molto è la confusione mentale in cui si trova, non solo per il caos della Rivoluzione, ma anche con se stesso: si interroga su che posto abbia in tutto quello, se stia dalla parte dei nobili o dei Rivoluzionari.
Questa frase “Soldato, rivoltoso, nobile, uomo innamorato... Cos'era?” penso che sia il fulcro di ogni cosa. Tutto è riassunto qui.
Nel bando chiedevo esplicitamente “fatemelo conoscere meglio” e penso che tu ci sia riuscita.
TRAMA E ORIGINALITà:   8/10
Ammetto che più che alla trama, sono stata coinvolta nei suoi pensieri, nelle sue introspezioni e sentimenti. La guerriglia che ha intorno non mi ha preso molto, non ero tanto interessata a quello che gli stava accadendo e probabilmente è perché tu stessa non ti sei concentrata molto su questo aspetto. Però ho comunque trovato bello il fatto che in mezzo a tutto quello, lui si prenda il suo spazio per riflettere su se stesso.
Inoltre (ed è soprattutto questo che ha girato a tuo favore) mi è piaciuta l’idea di dargli un destino. Nell’anime non si capisce che fine lui faccia, perciò l’hai inventata tu. E ho apprezzato la scelta di farlo morire in quel modo, nel modo che lui diceva che “non gli piaceva” perché non era una morte gloriosa, ma come quella di tutte le persone che aveva attorno.
GUSTO PERSONALE:   8/10
Come si può capire da tutta l’analisi fatta sopra, le cose che ho apprezzato molto di questo testo sono più che altro il senso di caos che dai nella descrizione della guerriglia. Non si capisce chi faccia cosa, c’è solo tanta confusione, tanto che perfino lui stesso si ritrova ferito ma ne sente dolore solo quando se ne rende conto o non capisce come sia successo. Ho apprezzato molto le introspezioni, dove si interroga su se stesso, su chi è e l’unico punto fermo sembra il suo amore per Oscar. E ho apprezzato la scelta di dare una fine a chi nell’anime originale non ce l’ha avuta e dare una tua personale versione dei fatti alla domanda “E Girondelle?”.
Ammetto solo mi abbia coinvolto e emozionato un po’ poco, a parte qualche punto particolare, però, secondo me, hai fatto un bel lavoro: è scritta molto bene e trasmette emozioni e pensieri. Molto bello, brava :)

Nuovo recensore

Ciao, sono qui per lo scambio!!
Secondo me Lady Oscar è l'Anime per eccellenza! Sono contenta di aver trovato una storia che parla di questo!
Intanto comincio con il dirti che è un racconto scritto davvero molto bene, è preciso, tecnico e scorrevole, ti fa immedesimare nel protagonista!
Per quanto io abbia sempre fatto il tifo per André, devo dire che in questa storia Girodelle è vero, sembra uscire dalla carta. Esprime i suoi sentimenti in maniera struggente, dimostrando infinita lealtà verso il suo capitano, ma sopratutto verso la donna che sa di amare.
La brevità del racconto lo rende ancora più intenso, perché in queste poche righe è racchiuso tutto quello che l'uomo sa di non essere riuscito a conquistare nella sua vita. Complimenti davvero, bellissima storia. :)

A presto
JessyJoy

Nuovo recensore

Ciao, sono qui per lo scambio!
Sebbene abbia già recensito tre persone, appena ho visto 'Lady Oscar' non ho potuto e voluto resistere! :3
Inzio dicendo che Giordelle non è uno dei personaggi preferiti e, certamente, non ho passato più di qualche secondo a pensare alla sua fine o ad analizzarne i sentimenti.
Per questo, la ff non mi coinvolge più di tanto, ma è una mia particolarità, sicuramente chi apprezza di più il personaggio è rimasto attaccato allo schermo e ha letto tutto d'un fiato.
Visto che non ho niente da dire emotivamente, passo alla parte sostanziale.
Nella storia hai reso bene la confusione interiore che viene rispecchiata dall'ambiente in cui si muove, e la sua incapacità di scegliere che si protrarrà fino alla sua morte [Questo mi ricorda James Joyce, in Dubliners, ovvero 'Gente di Dublino', dove lui penalizza l'immobilità e l'incapacità di scegliere dei personaggi di cui scrive; vedi Eveline].
Sono d'accordo sul fatto che abbia ripensato a Oscar prima di morire, ecco che ha capito di amarla definitivamente e la sua visione di Andrè, presentato come un cagnolino, ma da lui profondamente invidiato, poichè alla fine è stato proprio lui a conquistare e a vicere il cuore ferito da Fersen della giovane donna.
Molto brava, alla prossima, Ele46

Recensore Veterano

Ciao Bellissima storia, complimenti, davvero. Mi ha lasciato dentro insieme un vuoto e un pieno, come fanno solitamente le storie intrise di romantica drammaticità. HO sempre amato la figura di Girodelle, e il suo dolore composto e controllato, il modo in cui sembra reggere il rifiuto ripetuto di Oscar. Il suo amore per lei è bellissimo per la sua delicatezza, per il modo in cui alla fin fine la comprende, forse non come Andrè, ma sicuramente molto di più rispetto a Fersen. Ce li avrei visti bene insieme, anche se la nostra bellissima coppia Oscar/Andrè non si deve toccare. MI è piaciuta tantissimo l'ultima frase, davvero toccante, il momento in cui, morendo, rivede Oscar com'era vent'anni prima. Sarà che in questo periodo sono molto sensibile allo scorrere del tempo. Ho apprezzato molto anche il fatto che tu abbia posto l'accento tra l'aspirazione giovanile di una morte gloriosa e la realtà di una morte adulta in solitudine, senza nemmeno sapere con precisione di chi sia la baionetta da cui è partito il colpo. La solitudine che trapela da questo capitolo è molto forte, e il fatto che tu abbia deciso di farlo morire prima di essere potuto giungere a una conclusione, prima che abbia potuto trovare una risposta ai suoi interrogativi è una scelta molto originale, così come la scelta del personaggio, e il momento. Bella l'idea che hai dato nelle prime righe di una situazione confusa, confusione che si rispecchia non solo dentro il personaggio, ma anche fuori. Posso azzardare e dire che tu abbia deciso di farlo morire preso tra due fuochi perché questa è l'interpretazione che dai del personaggio? Ovvero, che Girodelle, indeciso da che parte stare, senza aver preso una netta e chiara posizione, muoia appunto tra la massa popolare, alla quale non ha mai aderito del tutto, e i reggimenti reali, dai quali non si è mai discostato del tutto? Se è così, originalissima, se no, perdona la presunzione :)
Anche la parte in cui disprezza Andrè, pur desiderando ardentemente stare al suo posto, mi è piaciuta molto, anche se non credo che Oscar l'abbia voluto "tenere fuori dai giochi", più che altro perché, da quello che si può dedurre dall'anime, Oscar non si è mai pienamente resa conto dei profondissimi sentimenti che Girodelle nutriva per lei. Io credo che, per Oscar, i giochi non siano mai esistiti, diciamo così, ma questo ovviamente è un punto di vista.
Rinnovo i miei complimenti, bel racconto, anche se forse, unico consiglio, avrei alzato un po' il tono generale, il registro, ad esempio alcune espressioni, come appunto "tenere fuori dai giochi" avresti potuto sostituirle con parole di registro stilistico più elevato, ma non è un problema.
A presto
Vedra

Recensore Master

Bello devo dire... e doloroso.
Le ultime ore di Girodelle potrebbero essere state così, in mezzo al fuoco incrociato della rivoluzione, in bilico tra le parti, e in realtà da nessuna parte; lui è un nobile che ha tradito la corona, ma non può aver fatto la scelta estrema di unirsi ai rivoltosi. Convincente che abbia pensato alla Oscar adolescente incontrata tanti anni prima, immagine che si fonde con quella di quel 'comandante' che grida ordini ai suoi uomini... potrebbe essere lei, ma forse no... tenendo conto del finale, quello è un passaggio che ho trovato ambiguo, forse è voluto...
Solo il titolo non mi convince molto, forse poco evocativo rispetto alla storia.
Comunque complimenti, bel pezzo, sintetico, ma efficace.
(Recensione modificata il 16/02/2015 - 04:29 pm)

Recensore Master

Ciao e complimenti per l'originalità dell'idea. Hai pensato ad una fine per Girodel che rispecchia molto quella che è stata la sua esistenza, sempre al margine. Carina l'idea che dedichi i suoi ultimi pensieri proprio ad Oscar, confermando che è stata lei il grande amore della sua vita. Alla prossima!

Recensore Master

Non amo molto Girodelle, ma devo dire che hai descritto bene i suoi ultimi istanti di vita, lui che una fa un bilancio della sua vita rendendosi conto che Oscar non l ha mai amato...spero che scriverai anche sui miei amati !!! Ciao

Recensore Master

È una storia carina, è stato interessante leggere che fine abbia potuto fare Girodelle dopo che l'abbiamo visto un ultima volta nell'anime durante gli stati generali.
Sicuramente amava davvero Oscar e molto probabilmente i suoi pensieri, nel fatidico giorno del 14 luglio, erano rivolti a lei, ed é stato alquanto originale renderlo presente al momento degli spari, sotto la Bastiglia, e vedere per l'ultima volta la donna da lui tanto amata e fino a l'ultimo pensare a lei e a rivederla presto, come appunto dice alla fine.
Ti consiglierei solo di riguardare alcuni tempi verbali e di coniugarli bene, per il resto direi che la storia è carina e originale :)