10^ classificata al contest "Secondario a chi?" sul forum di EFP con un punteggio di 35.7/42.5
PUNTI BONUS
+0.5 per aver scelto uno “sfiga-pg” nella sezione di EFP (21 storie circa su un totale di 1040, per una percentuale di 2%). Mi sono imposta la regola di dare il punto a chi si aggirava intorno all’1% (o chi stava sotto), per questo di fronte al tuo 2% sono rimasta un po’ pensierosa: sforavi di poco e nella totalità, 21, sono poche. Perciò di fronte alla scelta: sì o no, ho optato per la via di mezzo.
GRAMMATICA: 4.5 /5
- perché e poté con l’accento sbagliato, un po’ ovunque. (edi nel documento) -0.1
- La ripetizione di Girodelle in “sussurrò Girodelle, mentre dell'altro sangue gli scivolava lungo il mento, rovente e stranamente delicato. Girodelle sentì delle voci” -0.1
“Quel giorno, lui sperava di essere di fronte alla svolta della vita e invece una ragazzina altera e arrogante gli aveva rubato il futuro splendente che tanto aveva desiderato.” l’uso dell’imperfetto, in “sperava” è sbagliato per due motivi: 1) stai raccontando un fatto avvenuto e concluso nel passato, l’imperfetto non è indicato per questa frase.
2)Poi continui con “aveva rubato” e “aveva desiderato”, quindi per concordanza avresti dovuto scrivere, appunto, “aveva sperato” e non “sperava”. -0.2
-”Dovette ripararsi da un colpo di coltello, e parò abilmente un pugno.” virgola e “e” di fianco non vanno d’accordo (tranne che in alcune occasioni, ma non è questo il caso) -0.1
STILE E LESSICO: 4.7/5
-Le introspezioni sono abbastanza semplici e si snodano in una serie di domande che Girodelle pone a se stesso, quando ormai sente di essere arrivato al termine. E’ una tecnica che ho apprezzato molto, si coglie la confusione, i rimpianti, senza che vengano citati palesemente. Mi sono piaciute molto perché mettono il lettore in una posizione quasi di protagonista: si trova di fronte delle domande e in qualche modo si sente tirato in causa a cercar una risposta, non è un semplice spettatore passivo. E poi credo che niente possa rendere più esplicativa una confusione se non delle domande… +1
-L’uso del lessico anche mi è piaciuto particolarmente. Il testo non è carico di paroloni (difficili da gestire, ma che a me insolitamente piacciono tanto :P) e nemmeno grandi metafore, se non qualcuna interessante (come Andrè il cane ammaestrato), è semplice, però si fa apprezzare molto. Non è troppo semplice, qualche bella parolina c’è, ma è nascosta, è leggera, passa quasi inosservata, caricando il testo lo stesso di bellezza ma senza appesantirlo (“la ragazzina altera” ne è un esempio) +0.8
-Lo stile mi è sembrato in linea con l’opera originale, Lady Oscar ha uno stile abbastanza serio (sarà per questo che da bambina non mi piaceva xD), incentrato molto sull’aspetto storico/introspettivo, racconta una storia importante, ma lo fa con semplicità per permettere anche ai ragazzini di seguirlo, ed è proprio quello che ho visto qui: semplicità, ma non troppa, caratterizzata comunque da belle introspezioni e pensieri profondi. +1
-Come ho già detto sopra, ho trovato il testo semplice (ma non banale!) e perciò sicuramente scorrevole. C’è stato solo un periodo che personalmente ho trovato troppo “abbondante” (e in contrasto con il resto dello stile, perché in genere fai periodi brevi, perciò trovarsi improvvisamente di fronte a queste frasone pieno è un po’ disturbante, ma nemmeno troppo), ed è“Davanti ai suoi occhi, Girodelle rivide un'ultima volta il viso giovane ed impertinente dell'Oscar che l'aveva battuto a duello, vent'anni prima, quando erano ancora entrambi giovani e con tutta la vita davanti, ignari di quello che il futuro li avrebbe costretti a sopportare. “
Non sono mai incappata in frasi che ho dovuto rileggere per capirne il senso (tranne, forse, quella dove dici che Oscar sarebbe stata l’unica donna che avrebbe mai amato, ma probabilmente è solo stata colpa dell’incisivo che mi ha “momentaneamente distratto”). Direi, comunque che è un buon testo, non troppo faticoso, nonostante l’intensità che trasmette e la delicatezza del momento. +0.9
-Le descrizioni mi sono piaciute un sacco! E’ vero, non hai descritto ogni singola cosa che vedeva, il testo non trabocca di particolari, ma quelle 2/3 che ci sono le ho trovate perfette. Il sapore e il calore del sangue, ma soprattutto la descrizione della rivolta all’inizio, perché da proprio l’idea di confusione, non si capisce chi sia contro chi e perfino loro non capiscono più cosa stanno facendo. Penso che sia veritiera come descrizione, perché in un casino come quello come puoi cogliere perfettamente ogni suo aspetto? Mi piace davvero molto il senso di caos che trasmette e il fatto che quelle poche cose su cui hai deciso di focalizzarti (il sapore e il calore del sangue, il raggio di sole, il rumore degli spari) siano comunque molto suggestive. +1
CARATTERIZZAZIONE: 10/10
Intanto ti dico che secondo me hai centrato perfettamente la mia richiesta: ho guardato qualche puntata di Lady Oscar (a saltelli, giusto qualcuna) per darmi un’idea di chi dovessi aspettarmi e ho sentito proprio il salto da “personaggio marginale” a “centro dell’universo”. Soprattutto durante la Rivoluzione, che tu hai descritto, Girodelle si vede pochissimo e nemmeno sappiamo che fine faccia, ma tu gli hai dato voce per un’ultima volta.
Una cosa che risalta subito è l’amore per Oscar e il risentimento per non essere riuscito ad essere “abbastanza”, il dolore per essere stato messo da parte e aver ceduto il posto a Andrè. Continua a pensare a lei, anche durante quel punto cruciale, tanto che in punto di morte l’ultimo respiro lo dedica a lei, pronunciando il suo nome.
Un’altra cosa che risalta molto è la confusione mentale in cui si trova, non solo per il caos della Rivoluzione, ma anche con se stesso: si interroga su che posto abbia in tutto quello, se stia dalla parte dei nobili o dei Rivoluzionari.
Questa frase “Soldato, rivoltoso, nobile, uomo innamorato... Cos'era?” penso che sia il fulcro di ogni cosa. Tutto è riassunto qui.
Nel bando chiedevo esplicitamente “fatemelo conoscere meglio” e penso che tu ci sia riuscita.
TRAMA E ORIGINALITà: 8/10
Ammetto che più che alla trama, sono stata coinvolta nei suoi pensieri, nelle sue introspezioni e sentimenti. La guerriglia che ha intorno non mi ha preso molto, non ero tanto interessata a quello che gli stava accadendo e probabilmente è perché tu stessa non ti sei concentrata molto su questo aspetto. Però ho comunque trovato bello il fatto che in mezzo a tutto quello, lui si prenda il suo spazio per riflettere su se stesso.
Inoltre (ed è soprattutto questo che ha girato a tuo favore) mi è piaciuta l’idea di dargli un destino. Nell’anime non si capisce che fine lui faccia, perciò l’hai inventata tu. E ho apprezzato la scelta di farlo morire in quel modo, nel modo che lui diceva che “non gli piaceva” perché non era una morte gloriosa, ma come quella di tutte le persone che aveva attorno.
GUSTO PERSONALE: 8/10
Come si può capire da tutta l’analisi fatta sopra, le cose che ho apprezzato molto di questo testo sono più che altro il senso di caos che dai nella descrizione della guerriglia. Non si capisce chi faccia cosa, c’è solo tanta confusione, tanto che perfino lui stesso si ritrova ferito ma ne sente dolore solo quando se ne rende conto o non capisce come sia successo. Ho apprezzato molto le introspezioni, dove si interroga su se stesso, su chi è e l’unico punto fermo sembra il suo amore per Oscar. E ho apprezzato la scelta di dare una fine a chi nell’anime originale non ce l’ha avuta e dare una tua personale versione dei fatti alla domanda “E Girondelle?”.
Ammetto solo mi abbia coinvolto e emozionato un po’ poco, a parte qualche punto particolare, però, secondo me, hai fatto un bel lavoro: è scritta molto bene e trasmette emozioni e pensieri. Molto bello, brava :) |