Recensioni per
Regina Mills e Robin Hood. Una Notte in Una Pagina.
di Onaila

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Nuovo recensore

''Avrebbe voluto proteggerla da ogni male, metterla dentro una campana di cristallo, in modo che nessuno potesse sfiorarla nemmeno lui, nel terrore di poterla danneggiare, ma sapeva anche che la sua Regina, non era una farfalla, ma una tigre. Una sopravvissuta. E mai, si sarebbe fatta mettere in gabbia.'' Adoro questo pezzo è davvero bellissimo! Potrei rileggerlo mille volte*-* La storia forse ha qualche errorino qua e la ma non fa nulla:)
Un consiglio: usa il codice html perchè cosi risulta un po' troppo attacato:)

Recensore Veterano

Ciao, purtroppo non sono venuta a tessere lodi. Mi spiace che ci sia una critic, avrei lasciato stare se fossero stati degli errori isolati o se fossero stati pochi. 
Ti porto alcuni esempi: 
-I periodi. Molte frasi erano corte e secce, la maggior parte senza ragione. Soprattutto all'inizio e alla fine della storia. 
Altre, invece, erano dei periodi tremendamente lunghi e prolissi. 
-C'è una frase in articolare, in cui sono presenti alcuni errori: 
"Uscì dalla stanza da letto del mausoleo per trovare le scarpe, ricordando vagamente di averle abbandonate all'entrata del nascondiglio. Infatti fu lì che le trovo e con esse anche il cellulare, che ora squillava"
Innanzitutto, è una cripta. Poi sono certa che non c'è una vera e propria stanza da letto, probabilmente un divano o dei vestiti sistemati per terra, a meno che non abbiano usato il lettino di Mairon, ma mi sembra improbabile. Anche se ci fosse un letto creato per l'occasione non credo ci sia una Stanza da letto. Ma questo è un opinione personale. Non sono d'accordo nanche con l'uso di nascondiglio, ma è una scelta dell'autore. 
"nascondiglio. Infatti" qui ci andava la virgola. Bloccare la frase a nascondiglio non sarebbe stato un errore se solo il secondo periodo non fosse cominciato con infatti. 
La frase sarebbe douta essere "nascondiglio, infatti fu lì....". 
Oppure se volevi il punto a "nascondiglio" dovevi iniziare la frase direttamente con "fu". 
"nascondiglio. Fu lì che..."
Non si può iniziare la frase con una congiunzione come "infatti". 
Poi "fu lì che le trovo", credo che tu sappia benissimo dove è l'errore. Il verbo "trovò" va con l'accento. 
Numero 3: "fu lì che trovò le scapre e con esse anche il cellulare" sinceramente trovo che "fu lì che trovò le scarpe e accanto a esse anche il cellulare" confonde meno la lettura. Ottimo però l'uso di esse, la maggiror parte avrebbe scritto loro. 
In seguito troviamo "Che ora squillava". Stona. In ogni caso sarebbe stato più opportuno e coerente " che stava squillando" oppure "che squillava". 
-Questo più che un errore è uno sconvolgimento della storia. Hai definito Biancaneve sua figlia. Al massino la sua figliastra, non perché non è biologicamente la madre o simili, ma perché il loro rapporto non ha niente a che vedere con il rapporto madre-figlia. Preticamente stai mettendo Biancaneve al piano di Henry. 
-ORRORE: si SEDE'. Hai scritto si sedè. Si sedette. 
-GLI AGGETTIVI VANNO SCRITTI CON LA LETTERA MINUSCOLA. Il Ladro, anche se rifertito a Robin, va scritto minuscolo in quando è un aggettivo, in realtà  appellativo, ma stai attribuendo a Robin la "qualità" di ladro. Come la si vuol mettere la si metta va scritto in minuscolo. 
Poi c'è anche qualche errore di minuscole dopo il punto. 
-La punteggiatura è un altro tasto dolente Spesso e purtoppo non volentieri, ho notato la mancanza di virgole o queste messe nel modo sbagliato. TI lascio solo due esempi, oltre quelli sopra citati, ma ce n'è sono molti di più. 
"Anche se la sua mente diceva così il suo cuore diceva altro" 
Tra "diceva" e "Il suo" ci va una virgola. 
"Anche se la sua mente diceva così, il suo cuore diveca altro" 
La seconda che ti lascio: 
"Eppure perché era anche altrettanto certa, che anche se non ci fosse stata Marian, qualcos'altro si sarebbe intromesso fra loro?"
O "eppure" o "perché". Con eppure non sussiste l'interrogazione. 
"eppure era altrettanto certa, che anche se non ci fosse stata Marian, qualcos'altro di sarebbe intromesso fra loro" 
è un'affermazione, una constatazione, 
L'interrogazione si deve già dare all'inizio (non so se hai presente lo spagnolo, loro lo fanno graficamente, noi foneticamente) 
"Perché era anche altrettanto certa, che anche se non ci fosse stata Marian, qualcosaltro si sarebbe intromesso fra loro?" 
Tipica frase interrogativa. 
Poi. la punteggiatura di questa frase. 
Correttamente sarebbe una cosa del genere: 
"Eppure era altrettanto certa che, anche se non ci fosse stata Marian, qualcos'altro si sarebbe messo fra di loro" 
La frase "anche se non ci fosse stata Marian" è una subbordinata, e se ci fosse o meno non cambia il significato della frase. 
Ultima cosa.
-DIaloghi: In primis fai questo: “Non lo so, è apparso quando Henry ne aveva bisogno. E' pieno di storie sugli eroi e i cattivi” “Indovina tra chi mi trovo io” 
Tralasciando il fatto che i dialoghi così sono scomodi da leggere, i questa frase è sempre Regina che parla, e la frase finisce con cattivi. Se ci fosse qualcosa i mezzo sarebbero sensate le virgolette per far ricominciare il rdiscorso, ma non c'è nulla. quindi era preferibile contiuare la frase. 
Poi fai una cosa simile anche con più persone che parlano. 
“C'è un altro libro?Su che scaffale?” “No, era nella mia sacca” “Cosa?”
L'alternarsi dl botta e risposta di Robin e Regina. C'è da confondersi se non si conosce la storia. Dividi con degli intermezzi, o vai a capo, ma così è solo molto confusionario. 
Credo di aver osato anche troppo. Arrivederci 
Pepper Snixx Heat